Together At Work: focus sui giovani lavoratori

di Chiara Romanazzi

Dal 13 gennaio al 7 febbraio la campagna sulla contrattazione collettiva di IndustriAll Europe, Together At Work, si concentrerà sui giovani lavoratori. Dall’inizio della crisi, ci sono stati in tutta Europa grandi cambiamenti occupazionali che hanno reso più facile l’assunzione e il licenziamento dei lavoratori. I governi hanno spesso sostenuto che questa “flessibilità” avrebbe significato maggiori opportunità di lavoro per i giovani. Tuttavia, ciò ha lasciato molti giovani lavoratori in un circolo vizioso di lavoro instabile e a bassa retribuzione, dove le uniche opportunità lavorative sono i contratti a tempo determinato. Quando il contratto finisce, devono cercare un altro lavoro che permetta loro di costruire un po’ di vita stabile, di migliorare professionalmente e ottenere un aumento retributivo. Si dice spesso che i giovani lavoratori sono pagati di meno e hanno contratti irregolari perché sono pigri e non sanno lavorare duro. In realtà i giovani affrontano un livello di instabilità che la generazione dei loro genitori non ha conosciuto.

I DATI SUI GIOVANI
Il numero di lavoratori con contratti di lavoro a tempo determinato è in crescita tra i giovani. In Europa soltanto il 14% dei lavoratori ha un contratto a tempo determinato, mentre la cifra sale al 44% fra i giovani, che quindi non hanno una sicurezza sociale, né opportunità di formazione o di avanzamento di carriera.
Inoltre, i giovani spesso vorrebbero un lavoro a tempo pieno ma non riescono a trovarlo. Lo dichiara circa un quarto dei giovani lavoratori in part time in Europa.
Oltre un quarto di giovani lavoratori in Europa sono a rischio povertà. Le cifre sono preoccupanti non solo nei Paesi sud europei, come Grecia (40%) o Spagna (34%), ma anche in Paesi più ricchi.
In Danimarca, ad esempio, sono del 37% con una tendenza ad aumentare negli ultimi dieci anni.
La povertà lavorativa è salita alle stelle, in particolare fra i giovani. Il 10% dei giovani che hanno un lavoro sono a rischio povertà in Europa. Le cifre sono più alte in Spagna e Romania di circa il 16%, ma sono preoccupanti anche nei Paesi nordici, come in Danimarca e Norvegia, con rispettivamente il 14.5% e il 16%.
In alcuni Paesi europei sono stati raggiunti alcuni obiettivi importanti per i giovani lavoratori.
Ad esempio, in Germania il sindacato chimico IGBCE ha negoziato alcune misure per dare ai giovani lavoratori il tempo di fare della formazione. Queste misure prevedono un numero di posizioni da formare, in cui i corsi di formazione vengono svolti prima che venga assegnato un lavoro.
Inoltre, il contratto prevede 700 euro di indennità ferie all’anno, un’indennità di formazione annuale di 1.000 euro e di 1.200 euro come supplemento di apprendistato.
Per quanto riguarda l’Olanda, il sindacato FNV ha negoziato degli aumenti salariali specificamente per i giovani lavoratori nel settore metalmeccanico, di 5.49%.
Infine, in Belgio il sindacato FGTB ha concluso un contratto che assicura che lo 0.05% dei costi salariali sono al di fuori della formazione rivolta alle persone al di sotto dei 26 anni.

IMPORTANZA DEL CCNL
Mai come in questo periodo il CCNL rappresenta uno degli elementi determinanti di regolamentazione delle retribuzioni delle parti normative e di conseguenza del sistema di relazioni industriali.
L’attacco al CCNL da parte delle imprese a cui fanno sponda i vari Governi non ha solo confini nazionali, ma ha assunto con il tempo orizzonti europei e i sindacati di ogni Paese europeo avvertono questo pericolo.
In Italia il Governo non ha voluto rinnovare i contratti pubblici per oltre otto anni. A ruota sono state le aziende private che hanno voluto sferrare un attacco nei confronti del CCNL. Anche se con divisioni all’interno del sindacato, noi siamo riusciti a rinnovare i contratti perché è stata l’unica forma per salvaguardare il sistema contrattuale.
Il pericolo di smantellare la contrattazione collettiva non è stato superato e lo si avverte tuttora in ogni parte d’Europa. IndustriAll Europe ha quindi voluto lanciare questa campagna straordinaria per evitare di essere battuti nei singoli Stati.
Noi consideriamo Together At Work uno strumento importante dato che in Italia stiamo appena iniziando la discussione per rinnovare il CCNL, e i segnali europei li percepiamo anche all’interno del nostro negoziato.
La nostra missione sarà quella di rinnovare il CCNL in tempi brevi e con una conclusione soddisfacente sulla partita salariale, che è l’elemento caratterizzante di questo rinnovo.

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