Le pari opportunità nel CCSL appena siglato

di Loretta Tani

Nella giornata dedicata ai diritti della donna, l’8 marzo, quest’anno la Uilm insieme alle altre organizzazioni ha firmato il rinnovo del Contratto Collettivo Specifico di Lavoro. La parte economica è stata rinnovata per il solo biennio 2023-2024, al fine di tutelare i lavoratori dall’inflazione preoccupante, mentre la parte normativa per l’intero quadriennio fino al 2026. L’accordo è stato presentato all’Assemblea Nazionale dei delegati a Roma il 13 marzo,  che ne ha dato un giudizio favorevole, sottoposto poi a votazione in ciascuna unità produttiva dai consigli dei delegati, ottenendo il massimo della soddisfazione ed approvazione anche all’interno delle assemblee indette con tutte le lavoratrici e i lavoratori.

UN OTTIMO CONTRATTO
La piattaforma per il rinnovo del CCSL fu approvata dall’assemblea dei 500 nell’ottobre scorso, e da lì in poi iniziò la trattativa durata appunto quattro mesi, concludendosi con un ottimo contratto, che ha portato alle lavoratrici e lavoratori un incremento della paga base del 6,5% già a partire dalla paga di marzo e poi un ulteriore incremento del 4,5% dal gennaio 2024.
In questo articolo vorrei soffermarmi sulla parte normativa evidenziando in particolare ciò che con questo contratto si è ottenuto per i dipendenti e per la conciliazione vita lavorativa e vita familiare, intanto facendo un passo indietro al precedente rinnovo, quello del 2019.
In quell’occasione fu istituita la Commissione Pari opportunità al fine di evitare ogni forma di discriminazione, promuovere le pari opportunità all’accesso al lavoro sia rispetto alle condizioni che alla formazione. Le sue competenze, stabilite già allora, sono così riassumibili: l’esamina del rapporto biennale sulla situazione occupazionale maschile e femminile; lo studio sulla fattibilità di proposte di azioni positive e di interventi atti a diffondere e promuovere comportamenti coerenti con i principi delle pari opportunità; la prevenzione delle forme di molestie e discriminazione; l’elaborazione di proposte e la realizzazione di iniziative atte a creare un rapporto tra i lavoratori anziani e quelli giovani  valorizzando le esperienze dei primi a vantaggio dei secondi; l’esame di eventuali controversie di carattere collettivo al fine di trovare una soluzione senza l’intervento di altre forme di tutela.
Con l’ultimo rinnovo del CCSL sono state ampliate le competenze della commissione, che avrà il compito di impegnarsi a  promuovere azioni di sensibilizzazioni sul tema delle molestie in tutte le sue forme e in particolare alle lavoratrici vittime di violenza. Questo contratto, tenendo conto della diffusione del fenomeno, ha apportato una miglioria nella tutela delle donne vittime di violenza in regime di protezione di cui al comma 1 dell’art. 24 Dlgs 80/125 dando la possibilità alla lavoratrice una volta ultimati i tre mesi concessi per legge, di utilizzarne altri 3 di congedo retribuito a carico dell’azienda, presentando naturalmente la certificazione attinente al suddetto percorso.
Il periodo di congedo, utilizzabile in diverse forme quindi frazionato in giornate o a gruppi di 4 ore, sarà computato sia ai fini dell’anzianità sia della maturazione delle ferie, della tredicesima e del trattamento di fine rapporto e dovrà essere utilizzato nell’arco temporale di 3 anni. La lavoratrice avrà anche il diritto di chiedere la trasformazione del contratto da tempo pieno a quello parziale, per poi poter ritornare, sempre su sua richiesta, al contratto precedente. L’azienda, inoltre, si rende disponibile su richiesta della lavoratrice al trasferimento in un’altra sede, qualora ci siano le condizioni di una adeguata collocazione a parità di inquadramento e retribuzione.

COMMISSIONE WELFARE
Nel contratto del 2019 fu istituita anche la Commissione Welfare che, in questi anni e per alcune sue spettanze, ha lavorato in sinergia con la Commissione Pari Opportunità studiando soluzioni atte a incidere positivamente sul bilanciamento vita-lavoro. In ambito normativo-economico e fiscale hanno studiato insieme la composizione e l’applicazione del pacchetto flexible benefit, o anche le possibili soluzioni finalizzate all’integrazione contrattuale dei Fondi.  Nel recente accordo si affida alla commissione Welfare il compito di aggiornare il pacchetto flexible benefit. Mentre ad entrambe le Commissioni è affidato quello di monitorare la sperimentazione già in corso e introdotta anche in CNHI e Iveco, fino al 30 aprile 2024, del lavoro Agile e nello specifico vigilare sulla tutela del diritto alla disconnessione e sul lavoro straordinario.
In Stellantis la lavoratrice o lavoratore in smart working, qualora reso necessario da eventuali patologie e su indicazioni del medico competente, potrà avere una strumentazione informatica integrativa aggiuntiva. Inoltre, è stato inserito un rimborso per le spese di attrezzature (ad esempio scrivania, sedia ergonomica, schermo, tastiera, cuffie con microfono, stampante, dotazioni hardware per la connessione di rete) del valore di 200 euro, per il solo anno 2023 per acquisto effettuato dai dipendenti che hanno sottoscritto l’accordo individuale di smart working. Nell’ottica di tutelare la parte economica delle famiglie e solo per quest’anno, per tutti i dipendenti l’azienda metterà a disposizione, nel mese di maggio 2023, un importo pari a 200 euro nel paniere del Welfare. Questo importo sarà esclusivamente utilizzabile nella apposita piattaforma informatica. Tale somma non è incrementata dall’apporto aggiuntivo del 10% da parte aziendale e qualora l’importo non venga utilizzato non potrà essere liquidato.

ALTRI VANTAGGI
Nel capitolo della genitorialità è stato aggiunto un percorso aggiuntivo di formazione per tutti i dipendenti che rientrano da una lunga assenza relativa alla fruizione del congedo maternità/paternità, al fine di facilitare il loro rientro lavorativo.
Alle lavoratrici in congedo di maternità obbligatoria sarà corrisposta l’intera retribuzione globale, quindi più vantaggioso rispetto alla legge che prevede invece un’indennità pari all’80% della retribuzione percepita dall’INPS. Per ciò che concerne il congedo di paternità e il congedo parentale l’azienda ha previsto il totale adeguamento alle nuove norme in vigore.
Questi sono alcuni degli esiti ottenuti, frutto di un lavoro della squadra Uilm, insieme alle altre organizzazioni sindacali, che ha lavorato con l’unico obiettivo di portare a casa dei risultati e dei benefici per tutte le lavoratrici e lavoratori del Gruppo Stellantis, CHNI, Iveco e Ferrari, a dimostrazione che l’unione fa sempre la forza. I metalmeccanici della Uilm andranno avanti per le prossime sfide aperte sui tavoli negoziali.

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