Commissione Pari Opportunità: incontro al Cnel sulle politiche di genere

di Loretta Tani

Il 29 marzo si è tenuta presso la sede del Cnel, nella splendida Villa Borghese in Roma, la riunione della Commissione Pari Opportunità di Federmeccanica e Fim Fiom Uilm.

L’INTRODUZIONE DI TIZIANO TREU
I lavori sono iniziati con l’intervento del Presidente CNEL Prof. Tiziano Treu, che ci ha fornito diversi elementi da attenzionare. Ha iniziato il suo intervento citando l’ultimo disegno di legge del 13 ottobre 2021 passato alla Camera, relativo alla richiesta di trasparenza per le aziende e alla comunicazione del rapporto sulla situazione maschile e femminile; ha fatto un esplicito richiamo alle discriminazioni indirette, per intenderci quelle, apparentemente neutre, che in un criterio o prassi di valutazione possono mettere in una situazione di particolare svantaggio le persone di un determinato sesso rispetto a persone dell’altro. Ha fatto poi un passaggio sul divario salariale spiegandoci che è meno visibile su base oraria rispetto a quello su base annua in quanto si tiene conto, in quest’ultimo, anche delle assenze del dipendente. Un’altra osservazione è stata quella sul welfare, in cui ha fatto notare che sono ancora molte le aziende che non utilizzano questo istituto a beneficio dei propri dipendenti.

LE BUONE POLICY AZIENDALI
A seguire hanno preso la parola diverse aziende presenti in commissione. Quella che ha attirato di più la mia attenzione è stata la Fincantieri, società con personale prettamente maschile per via del suo principale business. L’azienda ha dato centralità alle persone, mettendo anche a disposizione dei “facilitatori” che hanno lo scopo di agevolare il dialogo tra l’azienda e le persone. Una particolare attenzione è riservata anche alle neo mamme che vanno in congedo obbligatorio, cui viene data la possibilità di essere costantemente aggiornate sui progetti che seguono per tutto il periodo della loro astensione, in modo tale che al rientro non rimangano indietro. Inoltre hanno la possibilità di lavorare al 100% in modalità agile per tutto il primo anno di nascita del bambino/a. Non ultimo lo scorso dicembre, alla presenza della Ministra Bonetti, è stato firmato l’accordo con Fim Fiom Uilm per la costruzione e l’apertura del primo asilo a Trieste. Questa struttura, che prende il nome di “Fincantesimo”, potrà essere utilizzata da tutto il personale, ma anche dal personale dell’indotto, fino anche agli abitanti della città qualora ci sia ancora posto.
Aziende come la Fincantieri, la Avio Aero e la Abb svolgono inoltre un’attività di orientamento nelle scuole allo scopo di guidare e spingere le ragazze a scegliere i percorsi STEM. Si tratta di realtà lavorative che si sono poste come obiettivo la valorizzazione delle diversità, in quanto è proprio nella diversità di talenti che si coglie l’opportunità di fare business.

GLI INTERVENTI DELLA UILM
Per la parte sindacale la nostra Ilaria Landi, Segretaria della Uilm di Livorno, è intervenuta con una chiara e lucida esposizione delle problematiche esistenti nel suo territorio, che è accentrato in particolare su aziende siderurgiche, nelle quali la crisi pandemica e la guerra alle porte dell’Europa stanno ancor di più modificando gli assetti economici e sociali. È un territorio dove la donna, ancor prima del problema della conciliazione dei tempi vita-lavoro, deve affrontare la difficoltà di trovarlo il lavoro.
Il mio intervento è stato invece totalmente accentrato sulle molestie, una problematica che interessa il mondo lavorativo a tutto tonto e per la quale è importante trovare un percorso condiviso, usufruendo magari anche di supporti specialistici, quali psicologi, consulenti, assistenti sociali, utili a poter poi organizzare la formazione di tutti coloro che fronteggiano questa problematica in prima linea in azienda.

LE SFIDE DEL SINDACATO
Nel trarre le conclusioni di questa giornata di lavoro, si può dire che le aziende che hanno partecipato ai lavori di questa commissione sono sicuramente quelle che hanno maggiori facoltà, e quindi una migliore possibilità di realizzare dei buoni progetti e  buone prassi per creare un ambiente di lavoro sano e sereno. Dovremmo riuscire a coinvolgere anche le aziende più piccole, dandogli i giusti input affinché anche loro, rapportandole alle loro dimensioni, stabiliscano delle regole di condotta interna in questa direzione. Ed è questa la sfida del sindacato, quella di trattare i temi della pari opportunità attraverso la contrattazione, facendo rispettare ciò che è sancito nel nostro contratto e dalle leggi vigenti.
In questo senso un ulteriore sostegno legislativo è arrivato lo scorso 5 aprile dal Parlamento europeo, che ha approvato la direttiva sulla trasparenza salariale, così come elaborata dalla Commissione Lavoro, e quindi anche l’avvio alla stagione negoziale con i Governi Europei che la dovranno fare propria.

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