Verso l’istituzione di un Comitato aziendale europeo per Leonardo

di Chiara Romanazzi

ll 23 novembre scorso i responsabili degli uffici Europa di Uilm Fim e Fiom, insieme ai segretari che seguono il settore, si sono incontrati con la direzione di Leonardo Company, per discutere del progetto di istituzione del Cae (Comitato aziendale europeo).

OLTRE L’ASPETTO FORMALE
È stato un incontro importante perché, come sappiamo, il Cae è un organismo di informazione e consultazione che viene istituito in quelle aziende multinazionali che sono presenti in almeno due Paesi europei e viene definito dalla Direttiva europea sui Cae n° 45 del 1994 e successivamente dalla Direttiva UE n° 38 del 2009.
In Leonardo questi requisiti sono insiti nella dimensione internazionale alla base della One Company costituita nel 2015 dopo lo scioglimento delle varie aziende. Da quel momento e già all’interno del percorso di armonizzazione dei trattamenti, la Uilm insieme a Fim e Fiom aveva gettato le basi per poter istituire un Cae.
Leonardo è una multinazionale presente in Italia con circa 30mila dipendenti, con varie sedi e che conta numeri importanti anche nel Regno Unito con 7.387 unità, in Polonia con 2.586 dipendenti, mentre Telespazio, che è una controllata di Leonardo, è presente in Francia, Belgio, Spagna e Germania (in quest’ultima è presente anche la Leonardo International, società che poi gestisce molte delle filiali commerciali nel mondo). Ricordiamo, inoltre, che Leonardo è presente anche al di fuori del perimetro europeo, precisamente negli Stati Uniti, dove ci sono 7.299 dipendenti.

IL CASO DEL REGNO UNITO
Sebbene il Regno Unito non faccia più parte dell’Unione Europea dal 1° febbraio 2020, e quindi in base alla Direttiva europea non dovrebbe far parte del Cae, si è convenuto sull’opportunità di far sì che i colleghi britannici facciano parte del Comitato aziendale europeo di Leonardo, come peraltro da sempre suggerito dal sindacato industriale europeo IndustriAll Europe, in modo da poter avere con loro uno scambio proficuo su quanto avviene negli stabilimenti Leonardo d’oltremanica. La prassi istitutiva prevede che le organizzazioni sindacali facciano domanda formale all’azienda per l’istituzione della Delegazione Speciale di Negoziazione (DSN). Nel caso di Leonardo, questo passaggio non avverrà, in quanto la volontà di istituire il Cae è contenuta nel contratto integrativo di Leonardo, siglato da Uilm Fim e Fiom il 21 maggio 2021.

I PROSSIMI PASSAGGI
La direzione aziendale invierà una comunicazione alle organizzazioni sindacali presenti in Leonardo, dove verranno elencati gli stabilimenti di Leonardo, con il relativo numero dei dipendenti, e il numero dei componenti della DSN per ogni Paese. In base alla Direttiva europea sui Cae, ogni 10% del numero dei dipendenti per Paese scatta un seggio per la DSN. La Delegazione Speciale di Negoziazione avrà il compito di redigere quello che sarà l’accordo del Cae, che vedrà la firma dell’azienda e di tutti i sindacati dei paesi che ne fanno parte.
La DSN potrà chiedere di essere assistita da un esperto sindacale, appartenente a un sindacato affiliato al sindacato europeo di categoria (in questo caso affiliato a IndustriAll Europe), e che proviene dal Paese che ospita la sede centrale dell’azienda (in questo caso l’Italia).

SESSIONE FORMATIVA CONGIUNTA
Inoltre, durante l’incontro svoltosi il 23 novembre, la direzione aziendale ha proposto di organizzare una sessione formativa congiunta per la DSN, di uno o due giorni, in cui verranno approfonditi tutti i sistemi di relazioni industriali nei vari Paesi, oltre all’illustrazione delle varie divisioni Leonardo. La Uilm unitamente a Fim e Fiom ritiene importante questo passaggio poiché consentirà di costruire basi comuni e le giuste relazioni per avviare un dialogo costruttivo con esponenti designati dalle organizzazioni di altri paesi europei che vedono e che vedranno sempre di più crescere la necessità di confrontarsi in uno scenario che supera i confini nazionali.
Le vicende di quest’ultimo periodo, relative a possibili aggregazioni di business con altri soggetti europei, ne è la prova e poter disporre di un organismo che creerà migliori relazioni intraeuropee ci consentirà di rafforzare la visione d’insieme del gruppo Leonardo, valorizzandone le strategie tese al rafforzamento del business e soprattutto a consolidare il valore della coesione della One Company che si sta costruendo. L’importante riunione si è conclusa dandoci appuntamento a subito dopo le feste natalizie, per svolgere un incontro anche alla presenza del sindacato industriale europeo IndustriAll Europe, per redigere ufficialmente un verbale di costituzione della Delegazione Speciale di Negoziazione.

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