La Uilm impegnata per la ripartenza del Sulcis-Iglesiente

di Guglielmo Gambardella

L’evento “Pronti, ri-partenza, via!”, tenutosi lo scorso 13 luglio presso Casa Fenu nel comune di Villamassargia, in Sardegna, ha rappresentato un punto di partenza per la Uilm nazionale e territoriale e la Uil regionale per una seria discussione, con tutti i soggetti istituzionali e sociali, per individuare tutte le soluzioni utili per un vero rilancio economico e industriale del Sulcis-Iglesiente.

ANALISI COMPLESSIVA
Il confronto non poteva non ripartire da un’analisi complessiva del contesto del Sulcis-Iglesiente, con tutti i suoi ritardi strutturali ma anche con le sue grandi opportunità derivanti dalla storica vocazione industriale. Il Sulcis ha subito, dopo anni di sviluppo, un lungo processo di deindustrializzazione che ha impoverito il tessuto sociale fino ad arrivare a livelli non più sopportabili.
Il convegno è stato indubbiamente una grande occasione per confrontarsi con idee e proposte per provare a superare la crisi, nel rispetto della dignità e dei diritti delle persone e degli interessi generali, anche ricercando un nuovo equilibrio tra politica e sindacato, come hanno sostenuto i sindaci di Villamassargia e Portoscuso intervenuti all’evento. Un rilancio che dovrà partire necessariamente dal recupero dell’ambiente, mortificato per troppi anni da un’industria selvaggia che, dopo lo sfruttamento, ha abbandonato il territorio con tutte le sue ferite.



SPERANZA NEL FUTURO
Come ha dichiarato Renato Tocco, responsabile territoriale Uilm, occorre ridare speranze a una comunità, forse fra le più sofferente dell’intero Paese, recuperare il tempo perduto ed arrestare l’emorragia di tanti giovani che continuano ad abbandonare la Sardegna alla ricerca di opportunità di lavoro fuori dalla regione.
La Uilm del Sulcis-Iglesiente ha ribadito come si debba ripartire prioritariamente dal rilancio della sua filiera produttiva dell’alluminio e dal ritorno alla produzione ecosostenibile dell’alluminio primario con l’ex Alcoa che negli anni passati ha rappresentato un volano di sviluppo per l’intero territorio.
La stessa viceministra Alessandra Todde, intervenuta nel corso del convegno, ha proposto di impostare il confronto chiedendosi quale futuro si debba immaginare per la Sardegna e per quale tipo di sviluppo sia opportuno impegnarsi per il Sulcis-Iglesiente. “Non è una questione di finanza, vista la disponibilità delle risorse economiche oggi disponibili, ma di individuare validi progetti”.
Per la Todde, quindi, bisogna ristabilire le condizioni di competitività dell’intero contesto affinché le aziende non abbandonino il territorio, come avvenuto in passato, dopo aver esaurito i sostegni pubblici. Occorre ripartire dalla creazione di adeguate infrastrutture, in particolare quelle energetiche, in considerazione del fatto che la Sardegna è un’isola. Resta fondamentale stabilire le priorità: l’energia solo con rinnovabili non è sostenibile, occorre anche il gas con integrazione con la rete nazionale, superando interessi di parte dei produttori di energia nazionali. “La filiera dell’alluminio è strategica per l’intera industria manifatturiera italiana” ha concluso la responsabile del dicastero dello Sviluppo Economico.

TRANSIZIONE ECOLOGICA
Inevitabilmente, fra le questioni più importanti emerse nel corso del convegno, è stata posta grande rilevanza al tema della transizione energetica che nel Sulcis-Iglesiente, avrà un grande impatto a partire dal futuro della Centrale Grazia Deledda che occupa oltre 500 addetti.
Su questa questione tutti gli intervenuti sono stati concordi non solo nel riaffermare la strategicità della Centrale elettrica del Sulcis ma, in uno scenario più ampio, di considerare il processo di transizione una opportunità di sviluppo se finalizzato anche allo sviluppo di industria nostrana per la creazione di know how e di una filiera produttiva strutturata e specializzata che eviti l’acquisto di tecnologie e componentistica d’importazione che avvantaggi altri e non il nostro Paese.
Nel suo intervento conclusivo, il Segretario generale Uilm, Rocco Palombella, ha fatto appello, in questo momento così difficile per il nostro Paese, al senso di responsabilità di tutti i soggetti istituzionali e sociali interessati a un impegno corale per vincere la sfida del rilancio economico. Soprattutto in ragione di una crisi preesistente alla pandemia, in particolare per lo stesso Sulcis-Iglesiente. “L’attenzione per il territorio del Sulcis-Iglesiente sarà massima da parte della Uilm nazionale a partire dall’impegno nel seguire costantemente l’evoluzione della vicenda SiderAlloys e sul rispetto degli impegni assunti con l’acquisizione dell’ex Alcoa da parte delle multinazionale svizzera. Occorre verificare, nelle prossime settimane, come e quante risorse pubbliche siano state utilizzate per il progetto di revamping e verificare lo stato dell’arte in merito alla tempistica prevista per la ripresa della produzione dell’alluminio primario: è necessario vincolare rigidamente la multinazionale ai tempi del cronoprogramma per la ripartenza degli impianti ed il riassorbimento dei lavoratori dell’ex Alcoa e del suo indotto”, ha concluso Palombella.

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