Ccnl: vorremmo sbagliare, ma temiamo brusca frenata della trattativa

di Rocco Plombella

Dopo gli appuntamenti dei primi giorni di dicembre, di cui abbiamo parlato nello scorso numero di Fabbrica società, la trattativa con Federmeccanica-Assistal è andata avanti con l’incontro del 9 dicembre che inizialmente doveva essere una plenaria. Invece si è discusso ancora di mercato del lavoro e organizzazione del lavoro e sono stati prodotti documenti già modificati per quanto riguarda salute e sicurezza, formazione, lavoro agile e appalti.
Nonostante siano stati aggiornati, i documenti però non hanno ancora recepito appieno le nostre richieste. Per queste ragioni sono stati programmati ulteriori incontri il 15 e il 16 dicembre, durante i quali abbiamo effettuato altre discussioni sulla modifica degli inquadramenti professionali e su tutti gli altri temi della piattaforma. 

TEMI CRUCIALI
Rispetto al documento iniziale presentatoci da Federmeccanica-Assistal il 26 novembre, alla ripresa del confronto dopo la rottura, non ci sono state ulteriori discussioni sul salario e sulla parte economica e normativa.
A quell’incontro avevamo avuto la sensazione di imboccare la strada giusta per arrivare a una definizione del rinnovo contrattuale. La delegazione sindacale di Fim Fiom Uilm non aveva posto pregiudiziali di merito sui punti riguardanti la piattaforma e aveva addirittura deciso di seguire lo schema che la controparte aveva proposto.
Nell’ultima settimana, invece, abbiamo registrato una brusca frenata di Federmeccanica-Assistal e non siamo ancora in grado di comprenderne le ragioni. Mancano pochi giorni all’incontro che dovrebbe tenersi in plenaria il 22 dicembre, verificheremo anche informalmente quali sono gli ostacoli che ci impediscono di andare avanti. Percepiamo in particolare una Federmeccanica arroccata sulla posizione quasi di partenza. 

L’ALIBI DELLA PANDEMIA
Purtroppo sembra una telenovela e molto probabilmente le aziende stanno utilizzando l’alibi della pandemia per tentare di mettere in discussione il sistema contrattuale.
In questi mesi abbiamo tenuto un comportamento ragionevole in ogni singola azienda, i nostri rsu si sono fatti carico delle difficoltà proprio per cercare di mantenere un clima collaborativo e arrivare alla firma del contratto.
Se così non sarà, dal 22 in poi e subito dopo la breve pausa natalizia si apriranno scenari molto gravi, diversi da quelli che si sono manifestati dal 7 di ottobre al 26 novembre.
Non arriveremo con il cappello in mano, non ci accontenteremo delle briciole, né daremo a Federmeccanica-Assistal la paternità di umiliare una categoria che rappresenta 1 milione e 400mila lavoratori, che produce 400 miliardi di euro e contribuisce all’8% di Pil.
Durante il periodo della pandemia abbiamo tenuto in piedi il sistema Italia.
Vorremmo sbagliarci, perché ovviamente questa situazione riapre scenari che noi non volevamo assolutamente che si ripresentassero, ma temiamo che questa non sia solo una sensazione.

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