Leonardo: crisi si supera con maggior legame tra lavoratori e azienda

Superare la forte crisi che ha colpito il settore dell’aerospazio “tenendo saldo il legame fra lavoratori e azienda poiché solo evitando la cassa integrazione potremo mantenere vivo e forte il senso di appartenenza che oggi caratterizza la One Company e che ci ha permesso fino ad ora di opporci una crisi senza precedenti”. Questa la posizione della Uilm dopo la riunione del coordinamento nazionale dei delegati della Leonardo Aerostrutture, presieduta dal Segretario generale, Rocco Palombella, tenutasi a Roma il 20 ottobre scorso.

INCERTEZZA SUL FUTURO
I metalmeccanici della Uil si sono riuniti, nel pieno rispetto delle misure di sicurezza, per “analizzare le implicazioni derivanti dalla contrazione dei carichi di lavoro conseguente alle annunciate riduzioni dei volumi produttivi dei clienti Boeing, Airbus e del consorzio ATR”.
Una fase critica che rappresenta “il primo vero banco di prova per la Leonardo One Company che in seguito al nuovo assetto organizzativo in Divisioni e la separazione fra le attività destinate al mercato militare e quello civile”. 
Una scissione che la Uilm ritiene “scellerata che (forse) doveva rappresentare il principio di un percorso diverso poi rientrato” e “i benefici derivanti dalla fase di efficientamento e gli investimenti che si stavano facendo sono stati in parte sterilizzati dalla pandemia che ha evidenziato da un lato le criticità generate dalla mono committenza Boeing in particolare per Grottaglie e dall’altro le difficoltà legate anche alla scarsa reattività con cui sono stati ricercati nuovi programmi”.
Il comparto militare ha risentito “marginalmente degli effetti pandemici ed è stato il driver assoluto della resilienza dell’intero settore costituendo il bacino privilegiato entro il quale continuare a costruire evoluzioni produttive e programmi futuri che possono già prefigurare scenari interessanti per la Divisione interessata ma soprattutto per l’intero settore aeronautico”.
Le tute blu della Uilm sottolineano come sia il momento di “ricreare le sinergie che erano state interrotte, evitando che una fase delicata, come quella che si sta vivendo, possa diventare l’inizio di una desertificazione industriale che la One Company Leonardo non può permettersi”.

SETTORE STRATEGICO
Secondo la Uilm la Leonardo One Company “incarna un pezzo importante delle competenze che in tutta la filiera dell’Aerospazio sono presenti nel nostro Paese” ed è “fondamentale per la sopravvivenza di questo comparto, strategico per il Paese, predisporre rapidamente un piano industriale che possa tracciare un percorso di sostegno e sviluppo che possa assorbire tutte le competenze oggi disponibili”.
Un rilancio e sostegno anche attraverso l’utilizzo dei fondi europei che “la Leonardo One Company ha le capacità, le competenze e la visione per pianificarne l’evoluzione ed approfittare di queste risorse per rendere questa crisi una grande opportunità”.
La società, per la Uilm, “deve avere la capacità di inserirsi ed essere protagonista delle scelte di prospettiva che i grandi produttori di aerei stanno per assumere”.

IMPEGNO E RESPONSABILITA’
Il largo consenso ottenuto dai metalmeccanici della Uil nelle elezioni a Grottaglie e Pomigliano danno una maggiore responsabilità nel “sostenere i piani di sviluppo e a gestire anche i risvolti derivanti dalle transizioni produttive”.
Un impegno “a difesa dei lavoratori e per la crescita di tutta l’azienda” perché “le iniziative di protesta di questi giorni sono il sintomo della insofferenza e preoccupazione rispetto ad un futuro incerto”.
La Uilm “se non verrà avviato il percorso di confronto in tempi rapidi sarà costretta a convocare un ulteriore coordinamento dei delegati Leonardo One Company per decidere le iniziative da intraprendere”.

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