Ex Alcoa: ora si rispettino impegni per il rilancio del sito di Portovesme

Un nuovo piano industriale a settembre e la ripresa della produzione tra 18 mesi. Questo è quanto ha dichiarato l’ad di SiderAlloys Italia Giuseppe Mannina nell’incontro del 28 luglio, al quale erano presenti le organizzazioni sindacali, la sottosegretaria al Mise Alessandra Todde, i rappresentanti di Invitalia e della Regione Sardegna.
Una riunione che arriva a pochi giorni dalla firma del contratto per la fornitura dell’energia elettrica con Enel per i prossimi cinque anni. Il cronoprogramma definito da Mannina prevede un investimento di circa 150 milioni di euro.

ACCORDO SUL COSTO DELL’ENERGIA
Il 22 luglio si è raggiunto l’accordo tra Enel e SiderAlloys per la fornitura dell’energia e con questo “è stato raggiunto un obiettivo fondamentale per il progetto di riavvio dello smelter di Portovesme” ha commentato Guglielmo Gambardella, coordinatore nazionale Uilm del settore siderurgico.
“Un risultato ottenuto grazie alle iniziative dei lavoratori dell’ex Alcoa, che credono e combattono da anni nella ripartenza della fabbrica dell’alluminio, e della sottosegretaria Alessandra Todde che ha creato le condizioni e i presupposti per favorire l’intesa” ha aggiunto Gambardella.
“Un’intesa che rende sostenibile il business plan per il ritorno alla produzione di alluminio primario in Italia” ma, ha continuato, “adesso non c’è tempo da perdere, bisogna confrontarsi al tavolo ministeriale sul piano industriale per fissare la tempistica per la conclusione dei lavori di revamping, il riassorbimento della restante parte dei lavoratori e riavviare la produzione di alluminio”.
“Esprimiamo soddisfazione per il risultato con la consapevolezza che si tratti solo di una prima ma importantissima tappa di un lungo percorso” ha proseguito il responsabile nazionale Uilm.

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