Ex Alcoa: ancora tanti aspetti da chiarire sul futuro

Una fumata grigia quella uscita dall’incontro del 12 maggio in videoconferenza tra rappresentanti di SiderAlloys, organizzazioni sindacali, Regione Sardegna, Invitalia, sottosegretaria Alessandra Todde e Giorgio Sorial per il Mise.

PROBLEMI IRRISOLTI
“Nell’incontro di questa mattina abbiamo appreso che si dovrà aspettare ancora alcune settimane per l’approvazione delle delibere degli operatori finanziari assicurativi, interessati nell’operazione delle garanzie per il progetto di riavvio della produzione di alluminio, per poter consentire a SiderAlloys di firmare il contratto con Enel per la fornitura di energia” dichiarano Guglielmo Gambardella, Coordinatore nazionale Uilm del settore siderurgico, e Renato Tocco, Segretario territoriale della Uilm Sulcis.
L’unica nota positiva è che, aggiungono i due sindacalisti Uilm, “abbiamo avuto conferma che il problema delle garanzie e del contratto è superato”.

FUTURO INCERTO
“Abbiamo ribadito la nostra insofferenza rispetto alla necessità di aspettare ulteriore tempo per la firma definitiva” sottolineano Gambardella e Tocco, “ma almeno la multinazionale svizzera ha confermato la sua volontà in una sede istituzionale”.
Per i due rappresentanti dei metalmeccanici della Uil “resta un’insofferenza che riporta l’insostenibilità da parte della maggioranza dei lavoratori ex Alcoa nel vedersi ancora una volta rinviato il loro rientro in fabbrica e continuare a restare con un sussidio di poco superiore ai 400 euro”.
“Abbiamo chiesto a SiderAlloys che da subito si impegni ad aggiornare il crono programma del progetto di revamping” continuano, “per essere pronti a ripartire alla sua realizzazione un attimo dopo la firma del contratto con Enel”.
Gambardella e Tocco aggiungono che “restano ancora tanti aspetti da chiarire su questa drammatica vicenda a partire dai lavori di pre revamping che l’azienda ha dichiarato di aver eseguito ma di cui non abbiamo avuto fino ad oggi evidenza”.
“Speriamo” concludono, “che nella prossima riunione che verrà convocata dal Mise nelle prossime settimane, non ci siano ulteriori sorprese e si possa mettere la parola fine a questa lunga e logorante vertenza”.

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