CCSL: prosegue la trattativa con Stellantis e Urso convoca i sindacati al Mimit

A gennaio, dopo la pausa natalizia, è ripresa puntualmente a Torino la trattativa con CNHI, Ferrari, Iveco e Stellantis per il rinnovo del Contratto collettivo specifico di Lavoro. Nel dettaglio gli ultimi incontri hanno riguardato i temi del lavoro agile (smart working), dell’inquadramento e dell’organizzazione del lavoro già oggetto di discipline differenziate fra i gruppi imprenditoriali firmatari.

I TEMI SUL TAVOLO
Come spiega il Segretario nazionale Uilm responsabile del settore, Gianluca Ficco: “Sul lavoro agile abbiamo chiarito che lo stesso sia oramai un metodo normale di svolgimento della prestazione quando questa può essere svolta da remoto, così come abbiamo esplicitato meglio che le Parti terranno vivo un confronto sull’istituto sia nelle commissioni nazionali sia in quelle delle unità produttive. C’è inoltre la disponibilità aziendale a riconoscere un rimborso delle spese sostenute dal dipendente fino a un massimo di 200 euro una tantum, mentre c’è preclusione sui ticket restaurant”. “Sull’inquadramento – continua – come sindacato abbiamo argomentato e dettagliato le nostre richieste inserite in piattaforma, ma ancora non siamo arrivati a una possibile intesa”.

FRIZIONI CON STELLANTIS
Stellantis ha espresso la volontà di introdurre ulteriori flessibilità modificando il regime delle pause retribuite per la refezione, collocandole sempre a fine turno riducendole di 10 minuti e monetizzandole. “Abbiamo espresso la nostra contrarietà a tale proposta”, sottolinea Ficco.
Il prossimo incontro, con il medesimo ordine del giorno, si terrà con CNHI, Ferrari e Iveco il 30 e il 31 gennaio; il 6 e 7 febbraio invece è prevista la ripresa degli incontri in sessione comune.

IL TAVOLO MINISTERIALE
Sempre per quanto riguarda Stellantis, è stato convocato per il 14 febbraio il tavolo sul piano industriale presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy. La Uilm chiederà un aggiornamento su tutti i siti, a partire da Termoli e Cento dove sono in corso delicati processi di riconversione e di riorganizzazione, nonché un focus specifico su Teksid, che necessita di una nuova missione produttiva a causa del processo di elettrificazione.
“Il piano industriale di Stellantis – spiega Ficco – procede con l’assegnazione di nuovi modelli, ma è necessario fare il punto della situazione perché il percorso di elettrificazione purtroppo determina di per sé esuberi diffusi, cessazioni di attività e quindi necessità di riconversioni industriali. Al contempo chiederemo al Governo di assumere iniziative valide per sostenere il settore”.

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