Fincantieri: approvato piano industriale, si attende crescita occupazionale dei cantieri italiani

“L’approvazione del Piano industriale 2023-2027 del 16 dicembre scorso, da parte del Consiglio di Amministrazione di Fincantieri, rappresenta una tappa importante per il consolidamento e lo sviluppo di questa eccellenza industriale del nostro Paese”. Lo dichiarano Rocco Palombella, Segretario generale Uilm, e Guglielmo Gambardella, Segretario nazionale Uilm e responsabile nazionale Fincantieri.

GRANDI SUCCESSI
Il gruppo negli ultimi anni ha registrato successi importantissimi fino a diventare un consolidato player internazionale, il primo costruttore navale occidentale con circa 7 miliardi di euro di ricavi nel 2021, un carico di lavoro complessivo pari a circa 34 miliardi ed oltre 20 mila dipendenti in tutto il mondo di cui 8800 in Italia.
Il 22 dicembre scorso, l’ad di Fincantieri Pierroberto Folgiero ha illustrato ai sindacati le linee strategiche del piano industriale che, come spiegano Palombella e Gambardella “indicano una prospettiva di crescita interessante che può e deve avere successo nell’interesse del Paese se le istituzioni nazionali sapranno porla al centro di una politica industriale di sviluppo dell’intero settore cantieristico navale e se il sistema finanziario saprà supportare adeguatamente il piano industriale approvato dal CdA lo scorso 15 dicembre”.
È ciò che si auspica la Uilm a partire dal prossimo anno in cui si dovranno porre le basi per gli anni a venire per raggiungere l’obiettivo di 9,8 miliardi di ricavi nel 2027 anche in ottica di rafforzamento dell’intera filiera produttiva. La rotta è stata tracciata.

INVESTIMENTI INFRASTRUTTURALI
La Uilm valuta positivamente la scelta del management di sviluppare il business nel solco della sostenibilità ambientale, della valorizzazione delle risorse umane, delle competenze, dell’innovazione tecnologica e della digitalizzazione dei processi. “Riteniamo – aggiungono i sindacalisti – che saranno necessari investimenti infrastrutturali, a cui sono chiamate a partecipare anche le istituzioni locali da tempo già sollecitate a rispondere, per rafforzare la competitività dei cantieri italiani e per lo sviluppo territoriale”.
“Rispetto alle prospettive di crescita del settore della Difesa – continuano – il Governo è invece chiamato a supportare il settore, con gli strumenti legislativi e finanziari, a partire dalla legge navale, anche per rispondere alle necessità di questo comparto e per mantenere il vantaggio competitivo dei suoi prodotti, acquisito con importati investimenti realizzati negli ultimi anni, e per rafforzare il ruolo strategico di questo importante asset industriale. La scelta di Fincantieri – proseguono – di continuare a valorizzare le sinergie con Leonardo attraverso la Joint Venture Orizzonte Sistemi Navali deve rappresentare il punto di partenza dell’intero progetto di sviluppo”.

IL CONFRONTO CONTINUA
Il confronto con Fincantieri proseguirà nei primi mesi del 2023, al fine di acquisire maggiori elementi di dettaglio sul piano industriale e su investimenti, carichi di lavoro e occupazione. 

 

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