L’Editoriale  

Cari lavoratori,

abbiamo completato la lunga fase delle assemblee sull’ipotesi di rinnovo del Ccnl e abbiamo anche realizzato lo spoglio del referendum che ha sancito definitivamente il grande consenso dei lavoratori sui contenuti di questo rinnovo. Si sono espressi oltre 350mila lavoratori e più del 94% ha detto “sì”, un numero superiore a quelli che hanno votato l’ipotesi di piattaforma prima della pandemia,  per questo il voto di oggi assume un grande valore ed è un bel segnale di partecipazione. 

Il 14 aprile scorso abbiamo incontrato l’ex ministro per il Sud, Giuseppe Provenzano, attualmente vice segretario del PD, per fare il punto sulla crisi delle più importanti aziende italiane, e questo è avvenuto alla vigilia dell’incontro che si è tenuto con i vertici di Stellantis, a Torino.
Abbiamo apprezzato la sensibilità di Provenzano nel volerci ascoltare per contribuire con i suoi ministri alla risoluzione delle vertenze e arginare eventuali difficoltà nella nuova fusione tra Fca e Psa che ha dato vita al quarto polo Stellantis.

Abbiamo anche partecipato all’Esecutivo di IndustriAll Europe che, oltre a fare il punto sulla situazione drammatica che tutta l’Europa e non solo vive a causa della pandemia, è stata ribadita la necessità di rafforzare il rapporto tra tutte le realtà europee per continuare a difendere la contrattazione, evitare la delocalizzazione delle multinazionali e il dumping salariale e per continuare a svolgere un ruolo di garanzia al fine di evitare ulteriori danni a causa delle delocalizzazioni a opera di multinazionali. 

Nelle ultime settimane abbiamo continuato a svolgere un’azione di sensibilizzazione nei confronti del governo e dei ministri dello Sviluppo economico e del Lavoro per affrontare le crisi aziendali attualmente aperte. Infatti, proprio in questi giorni il viceministro Todde ha stilato e condiviso un programma di incontri per Dema, Acc-Embraco, Blutec, Sider Alloys, Treofan, Whirlpool, Elica, IIA, LFoundry, Iveco.

Rimangono in capo al ministro Giorgetti le vertenze simbolo di Ilva e Alitalia. Bene hanno fatto Cgil Cisl e Uil, e in modo molto marcato il nostro Segretario generale PierPaolo Bombardieri, a rivendicare al governo un’azione maggiormente incisiva sui temi industriali e chiedere una regia da parte della presidenza del consiglio sulla situazione occupazionale e sulle crisi aziendali.  

La richiesta non è caduta nel vuoto e dimostra che le richieste portate avanti del sindacato riescono a ottenere attenzione da parte del governo nella direzione di voler esaminare tutte le vertenze per evitare un peggioramento e poi una condizione di irreversibilità.

Siamo ancora preoccupati per l’ex Iva, nonostante i passi avanti di questi giorni visto che, dall’ultimo incontro del 26 marzo è avvenuto finalmente lo sblocco dei 400 milioni di Invitalia e  l’allargamento della società che si chiama Acciaierie d’Italia Holding. Dobbiamo esprimere la nostra preoccupazione però rispetto al fatto che la prima riunione del cda non è avvenuta, ma è stata addirittura programmata dopo il 13 maggio, data in cui il Consiglio di Stato si pronuncerà sull’impugnativa di ArcelorMittal Italia sulla sentenza di primo grado del Tar di Lecce. 

Noi vigileremo e continueremo a sollecitare il ministro Giorgetti e tutto l’Esecutivo a intensificare l’azione di governo al fine di risolvere questa annosa vertenza. Dalla conclusione dei tavoli di crisi dell’ex Ilva e dell’Alitalia registreremo effettivamente qual è la forza e la determinazione del governo nel rafforzare alcuni asset importanti come quelli del trasporto e della siderurgia in Italia.  

Continueremo a manifestare, a svolgere sit-in e iniziative di lotta negli stabilimenti per risolvere l’estremo disagio vissuto dai lavoratori. 

Mancano pochi giorni a due ricorrenze importanti, il 25 aprile e il 1° maggio, che anche quest’anno saranno all’insegna del rispetto delle norme anti covid. Cgil Cisl e Uil hanno confermato tre iniziative nazionali che si svolgeranno a Terni presso lo stabilimento di Amazon, dove andrà PierPaolo Bombardieri, alla AST Terni e in un ospedale dei Castelli Romani. 

Ci saranno anche altre iniziative nei territori per evitare che queste date passino inosservate. Dobbiamo continuare a ritenere questi appuntamenti importanti per la storia del nostro Paese e per preservare le nostre radici. 

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