Rinnovo Ccnl: avanti tutta con il grande consenso dei lavoratori   

di Rocco Palombella

Subito dopo la firma dell’ipotesi di accordo del Ccnl, il 5 febbraio scorso, ci siamo posti un interrogativo: come organizzare la fase informativa con i lavoratori in tempi di pandemia? Abbiamo un sistema ormai rodato negli anni, che abbiamo anche adottato durante la fase di elaborazione della piattaforma. Tutte e tre le organizzazioni sindacali avevano un obiettivo ben preciso: quello di non rinunciare ad avere un contatto in presenza con quanti più lavoratori possibili, mentre laddove questa possibilità ci venisse preclusa avremmo potuto utilizzare tutti quegli strumenti online che ci hanno permesso, in questo anno di pandemia, di continuare ad avere un contatto con le nostre strutture e con i lavoratori.

LA MACCHINA ORGANIZZATIVA
Sin da subito, a partire dalla firma del 5 febbraio, ci siamo concentrati a svolgere tantissime assemblee condividendo il programma con tutte le strutture territoriali. La macchina organizzativa si è messa subito in movimento ed è andata avanti per oltre due mesi; le ultime assemblee le abbiamo svolte persino in contemporanea con il referendum del 13, 14 e 15 aprile.
Abbiamo evitato di avere la presenza contemporanea dei tre Segretari generali nelle assemblee e questo ci ha permesso di realizzarne un numero maggiore.

LA UILM
Personalmente ho avuto la possibilità di svolgere assemblee alla Ducati di Bologna, alla Brembo di Bergamo, alla Fincantieri di Marghera, alla Leonardo di Pomigliano e Nola, alla Nuovo Pignone di Firenze, per citare quelle più numerose. È stata ogni volta una esperienza esaltante e abbiamo toccato con mano la indispensabilità di avere un rapporto diretto con i lavoratori.
Un anno e mezzo di rapporti a distanza si respiravano e gli stessi lavoratori hanno molto apprezzato non solo i contenuti dell’ipotesi di rinnovo contrattuale, ma anche la nostra determinazione nel voler realizzare le assemblee in presenza con tutte le cautele possibili.

Rocco Palombella tiene un’assemblea alla Nuovo Pignone di Firenze

IL REFERENDUM
L’esito del referendum è stato uno dei più alti nella storia dei metalmeccanici: circa il 94% dei  lavoratori ha approvato l’ipotesi di rinnovo contrattuale. Anche quelli che non hanno avuto la  possibilità di partecipare dal vivo alle assemblee hanno potuto esprimere il proprio voto con un sistema da remoto. Questa iniezione di fiducia nei confronti di Fim Fiom e Uilm da un lato ci riempie di orgoglio, e dall’altro è un incoraggiamento a continuare sulla stessa strada che abbiamo imboccato diversi anni fa e che grazie al contratto abbiamo portato al massimo risultato possibile.

PASSI SUCCESSIVI
Dobbiamo continuare perché la fase che dobbiamo gestire sarà ancora difficoltosa per la questione delle crisi aziendali che in questo periodo di pandemia non sono state purtroppo concluse  positivamente. Sarà necessario tentare di aprire un confronto con il governo sui settori coinvolti nelle riorganizzazioni epocali di settori strategici: dall’aerospazio all’automotive, alla siderurgia.  Abbiamo il compito importante di gestire il rinnovo del Ccnl, che ha nel suo interno novità sul piano normativo, in primis la modifica degli inquadramenti professionali, che hanno bisogno di ulteriori incontri, approfondimenti e adeguamenti a specificità di settori e aziende.
È stata un’esperienza formativa che abbiamo vissuto coinvolgendo tutta l’organizzazione, non solo nazionale, ma anche territoriale. Tutti siamo stati impegnati nel realizzare questo obiettivo non scontato. Abbiamo dimostrato ancora una volta che quando gli obiettivi sono ambiziosi e credibili alla fine i risultati si riescono a ottenere. Da questo momento finalmente la riserva è stata sciolta e abbiamo un nuovo contratto che avrà una vita abbastanza significativa, dal 5 di febbraio 2021 a giugno del 2024.  

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