Blutec: no alla cassa per cessazione a Termini Imerese

Il 13 novembre la Uilm ha respinto la richiesta di apertura della cassa per cessazione di attività nello stabilimento Blutec di Termini Imerese, presentata dai commissari. “Abbiamo chiesto un immediato incontro presso la Regione Sicilia, al fine di stipulare la proroga della cassa integrazione per amministrazione straordinaria”, ha spiegato Gianluca Ficco, segretario nazionale Uilm responsabile del settore auto. 
“Per definizione – continua – la cassa per cessazione porta, infatti, al licenziamento dei lavoratori e quindi rappresenta l’ultima spiaggia, un’ultima spiaggia che noi cercheremo di scongiurare fino alla fine”.

INCONTRO IN REGIONE SICILIA
“L’incontro in Regione Sicilia – aggiunge Ficco – è urgentissimo perché la cassa è scaduta il 18 ottobre, e in quella sede potremo valutare anche eventuali ulteriori strumenti aggiuntivi di sostegno per i lavoratori”. La Uilm chiede, inoltre, un incontro chiarificatore al ministero dello Sviluppo economico, poiché lo stesso si è sempre detto contrario a soluzioni che prevedano il licenziamento dei lavoratori e invece gli atti dei commissari sembrano portare in quella direzione.
“Già in passato – conclude Ficco – siamo riusciti a rigettare soluzioni in cui si prevedeva che i lavoratori fossero licenziati in attesa di una mera promessa di riassunzione, e bene abbiamo fatto. Ci proveremo anche stavolta”.

TUTTO FERMO
Il 1° ottobre, in un incontro in videoconferenza fra sindacati, Mise, commissari e Regioni, gli stessi commissari straordinari di Blutec avevano affermato di essere in procinto di presentare un piano concordatario che assicurasse la tutela occupazionale di tutti i lavoratori coinvolti.
La Uilm aveva chiesto di conoscere nel dettaglio le proposte di acquisizione e i progetti di riqualificazione del sito di Termini Imerese e, soprattutto, garanzie ulteriori, come una presenza pubblica nel soggetto che si incaricherà della riqualificazione industriale.
Il piano, secondo quanto spiegato dai commissari, dovrebbe prevedere la cessione delle singole unità di business, salvo Termini Imerese per cui sarà contemplato un progetto di riqualificazione, con datio in solutum dello stabile ai creditori pubblici. Per Termini Imerese è comunque pervenuto l’interessamento di un consorzio che ha presentato sedici progetti di investimento nell’ambito della così detta economia circolare, che vanno dalla produzione di batterie a quella di battelli con plastiche recuperate in mare e riciclate.
Il ministero dello Sviluppo economico allora aveva assicurato successivi incontri di approfondimento. Incontri che a oggi non sono ancora avvenuti.
Per la Uilm è essenziale che il programma privilegi al massimo la tutela occupazionale per i lavoratori di tutti i siti coinvolti. 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *