L’Editoriale

Pubblichiamo integralmente la lettera con gli auguri di Natale del Segretario generale, Rocco Palombella

Carissimi,

sembra trascorso velocemente l’anno che sta per concludersi e questo momento, puntualmente, mi porta a dedicarvi un pensiero di affetto e stima e a condividere un bilancio di tutto quello che abbiamo vissuto insieme.

Il 2022 è stato per certi versi l’anno in cui ci siamo “lasciati alle spalle” la pandemia, e non perché non c’è più il virus, ma perché abbiamo imparato a conviverci e non agiamo più nella paura dell’inizio.

Questo è stato però, purtroppo, anche l’anno della guerra in Ucraina e delle conseguenze che ha portato in termini economici anche al nostro Paese. Una guerra inaccettabile che i media sembrano aver dimenticato e che noi ci auguriamo possa finire prima possibile.

Per molti mesi siamo stati impegnati nei Congressi, prima le assemblee di fabbrica, poi i congressi territoriali per arrivare a quello nazionale che si è svolto a Roma, dal 4 al 6 ottobre. Sono stati momenti entusiasmanti, in cui abbiamo avuto finalmente la possibilità di incontrarci di persona, di condividere le nostre idee e di progettare insieme il nostro futuro.

Un futuro che non sarà facile, sia a causa dello spettro della recessione, sia per la sfida della transizione ecologica e digitale che vedrà il nostro settore esposto più di molti altri. A tutto questo si è aggiunta la nascita di un nuovo governo con il quale, seppur sollecitato più volte, non abbiamo ancora avuto modo di confrontarci su fatti concreti. Come sapete il nostro settore vive un momento difficile e ci sono tante crisi irrisolte, tavoli aperti presso il neo Ministero delle Imprese e del Made in Italy, che ha cambiato nome ma non la sostanza.

Per citarne alcune quelle di Piombino e dell’ex Alcoa. Per quanto riguarda quella dell’ex Ilva, a distanza di dieci anni dal sequestro non trova pace e continua a tenere con il fiato sospeso migliaia di lavoratori tra diretti, indiretti, degli appalti e di Ilva in A.S. Siamo ancora in attesa di risposte, ma certamente non resteremo fermi a guardare.

Siamo concentrati anche su altri fronti come quello delle delocalizzazioni che ha visto coinvolta ad esempio la Wartsila di Trieste; ma anche sul problema degli elettrodomestici con l’annuncio di Whirlpool di voler abbandonare il mercato europeo e quello di Electrolux sulla sospensione degli investimenti e sulla riduzione del personale a causa di un crollo delle vendite.

Come sapete abbiamo rinnovato il contratto integrativo di Fincantieri e in Leonardo è positiva una ripartenza, seppur ancora lenta, della Divisione Aerostrutture e siamo pronti ad avviare il rinnovo dell’ottimo integrativo. Sul fronte dell’automotive la trattiva per il rinnovo del CCSL con Stellantis, CnhI, Iveco e Ferrari è già in una fase avanzata, e abbiamo iniziato anche quella per il passaggio di Marelli nel CCNL Federmeccanica-Assistal.
Il settore sta attraversando una fase di grande trasformazione dopo la decisione dell’Unione Europea sullo stop alla vendita delle auto con motore a scoppio entro il 2035. Vogliamo una strategia di politiche industriali seria e concreta, che trasformi i rischi in opportunità di sviluppo.

Ci aspetta un 2023 con molti ostacoli da superare, serve un grande impegno per affrontare ogni giorno le lotte per l’affermazione dei diritti e la difesa dei lavoratori e per far continuare a crescere la nostra Uilm. Siamo già la prima organizzazione in molte aziende, anche con alcuni risultati storici come in Piaggio, ma questo deve essere un punto di partenza e non di arrivo. Sono estremamente orgoglioso di quello che siamo oggi e mi auguro che lo siate anche voi.

Concludo questa mia breve lettera augurandovi un sereno Natale, insieme ai vostri affetti. Sarà sicuramente un Natale diverso, soprattutto a causa del caro bollette e del record dell’inflazione. Ma guardiamo al 2023 con fiducia e restiamo uniti, perché solo così riusciremo a cambiare pezzo dopo pezzo, in meglio, questo nostro Paese.

Vi abbraccio forte.

 

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