Settanta anni di Uil, e altri ancora 

Il 5 marzo del 1950, nella Casa dell’aviatore a Roma, oggi sede dell’Inail, 253 delegati provenienti da 50 strutture d’ogni parte d’Italia diedero vita alla Uil, Unione italiana del lavoro. Settanta anni dopo, durante un evento sobrio e nel rispetto delle indicazioni previste per far fronte all’emergenza Coronavirus, è stata apposta una targa per ricordare il momento storico. Alla cerimonia hanno partecipato anche Rocco Palombella, Segretario generale Uilm, e Roberto Toigo, Segretario nazionale e responsabile organizzazione Uilm.

I PRINCIPI E VALORI DELLA UIL
Un sindacato laico, riformista, indipendente dai partiti e governi, che fin dall’inizio, come dichiarato dal Segretario Generale Uil Carmelo Barbagallo, “è stato protagonista delle vicende economiche e sociali del Paese”.
Una diversità rispetto alle altre organizzazioni sindacali, ha spiegato Barbagallo, “sin da quando i nostri Padri fondatori resistettero a un disegno politico internazionale che avrebbe voluto la Uil inglobata in un progetto sindacale ad essa non connaturale”. Un “tentativo di omologazione che fu respinto e la nostra giovane Organizzazione, nata nel clima duro e difficile della Guerra fredda, ebbe la determinazione di affermare, con forza, i propri valori costitutivi, fondati sull’autonomia, sulla libertà, sulla giustizia sociale”.
Barbagallo ha sottolineato come “la Uil era nata riformista per dare continuità all’esperienza del sindacato prebellico, che aveva avuto in Bruno Buozzi il suo incontrastato leader” e “di quella realtà la nostra organizzazione si ritenne e tuttora si ritiene erede, a pieno titolo, tant’è che la sua azione è stata sempre connotata dal più puro riformismo”.

LA UIL NELLA SOCIETA’
“Avremmo voluto festeggiare questo importantissimo appuntamento, ma purtroppo a causa del coronavirus siamo stati costretti a realizzare una cerimonia molto contenuta”, ha dichiarato Rocco Palombella.
Il Leader dei metalmeccanici spiega come “siamo convinti che la Uil abbia superato abbondantemente la prova, perché in questi 70 anni è cresciuta, si è radicata nei luoghi di lavoro e nella società. Oggi come ieri – ha concluso – rappresenta uno dei pilastri della difesa dei lavoratori e dei cittadini”.

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