Auto: Pomigliano riparte nonostante la fase negativa del settore

Gli ultimi dati negativi che provengono dal mercato dell’automobile confermano che il settore sta attraversando una fase negativa. Agosto ha registrato un calo delle vendite del 3,1% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, dopo un luglio stabile, ma comunque in deficit dello 0,1%. In termini numerici stiamo parlando di 88.939 vetture immatricolate a fronte delle 91.792 dell’agosto 2018 e di 1.325.162 unità nei primi otto mesi del 2019, -3% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso. Per il gruppo Fca i primi otto mesi del 2019 hanno segnato un -13% rispetto a gennaio-agosto 2018. Si è registrata una frenata perfino in Cina, primo paese automobilistico del mondo con 28 milioni di vetture: dal 2018 -2,8% di vendite auto rispetto ai 20 anni precedenti di crescita impetuosa. Secondo l’Unione Nazionale Rappresentati Autoveicoli Esteri (UNRAE) le cause vanno ricercate nell’incerta situazione politica e si auspica che il nuovo governo rilanci il settore automobilistico.

LA POSIZIONE DELLA UILM
Il 3 settembre si è tenuto il coordinamento nazionale della Uilm del settore auto che si occupa di Fca, ChnI, Marelli, Ferrari, e tanti altri contesti lavorativi nel mondo automotive.
Per quanto riguarda gli investimenti programmati e il futuro occupazionale degli stabilimenti “il primo obiettivo sarà accelerare il confronto sui piani industriali per dare prospettive e garanzie a tutti i lavoratori italiani” spiega in una nota il coordinamento nazionale auto della Uilm.
Si chiedono, continua la nota, “incontri di settore per chiarire le prospettive di tutti gli stabilimenti di montaggio, di stampaggio e di motori” oltre a “un incontro di approfondimento del piano industriale presentato da Cnh Industrial, tanto più che lo spin off con Iveco pone oggettivi interrogativi sul futuro delle realtà italiane”.
Per quanto riguarda la situazione Marelli “resta da comprendere nel lungo periodo quali cambiamenti potranno aversi in seguito alla fusione con i giapponesi di Kansei”. Infine, rispetto alla negoziazione di un accordo specifico Ferrari “è partita la negoziazione dell’accordo e anche stavolta dovrà portare un riconoscimento importante per i lavoratori di Maranello”. “In ogni caso – conclude la nota – si esprime la soddisfazione e l’augurio che il rinnovo del Ccsl (Contratto collettivo specifico, ndr) possa costituire un punto di riferimento utile per quello imminente del Ccnl (Contratto collettivo nazionale del lavoro, ndr)”.

POMIGLIANO: INVESTIMENTO DA UN MILIARDO
Il 4 settembre si è tenuto presso il ministero dello Sviluppo economico un incontro sulla situazione dello stabilimento di Fca a Pomigliano per la proroga di 12 mesi della cassa integrazione straordinaria per riorganizzazione. In questa occasione Fca ha dichiarato che a inizio 2020 partirà il cantiere per l’allestimento della linea di monitoraggio della nuova vettura del segmento CUV, nota come Tonale, e che proseguiranno gli investimenti necessari alla produzione della Panda anche nella nuova versione ibrida.
Il lancio del Tonale è previsto per metà 2021, mentre già a inizio del prossimo anno sarà messa sul mercato la Panda Mild Hybrid. Si tratta di un investimento complessivo di circa un miliardo di euro ed è “una notizia di grande importanza per lo stabilimento di Pomigliano e da lungo tempo attesa, che garantisce una prospettiva di crescita produttiva e di piena occupazione” ha dichiarato Gianluca Ficco, Segretario nazionale Uilm responsabile del settore auto. “È il coronamento degli sforzi, della professionalità e dei sacrifici dei lavoratori – continua Ficco – nonché il risultato di accordi sindacali a volte difficili ma sempre lungimiranti”. A questo punto, conclude il Segretario nazionale Uilm, “confidiamo di conoscere in tempi ragionevoli i tempi dei lanci delle altre vetture indicate nel piano industriale e naturalmente chiederemo a Fca di calendarizzare gli incontri di settore per approfondire le prospettive di tutti stabilimenti”.

SPIN-OFF IVECO-CHNI
La decisione di Cnh Industrial di separare dal 2021 le attività dei camion Iveco e di Ftp, il marchio del gruppo che produce motori, assali e trasmissioni, fa riflettere le organizzazioni sindacali sul futuro occupazionale di circa 17mila lavoratori dipendenti del gruppo in Italia, di cui circa i due terzi lavorano nelle società oggetto dello scorporo. Con la nascita di due nuove aziende, una di nuova costituzione per veicoli commerciali e motori, l’altra dove rimarranno i segmenti agricoltura, costruzioni e veicoli speciali, “si chiede si chiarire le ricadute sull’Italia” dichiara ancora Ficco. Si tratta di un piano “oggettivamente molto ambizioso dal punto di vista degli obiettivi finanziari prefissati” dopo una phone conference avuta con i vertici aziendali.
Rispetto al futuro assetto societario, spiega il Segretario nazionale Uilm, “la nascente società frutto dello scorporo resterà nel perimetro Exor” e “al contempo è stata annunciata la alleanza con la americana Nikola, con il fine di rafforzare le competenze e le tecnologie sulle nuove propulsioni”.
Per quanto riguarda l’occupazione e la conoscenza degli atti che l’azienda vuole mettere in campo, parlando con i vertici aziendali, “abbiamo convenuto sulla necessità di un incontro da tenersi a breve e più in generale sull’opportunità di avviare un percorso di confronto, dato che lo spin-off sarà realizzato non subito ma entro l’inizio del 2021” continua.
“Dal punto di vista sindacale – conclude – è essenziale comprendere gli sviluppi potenziali di lungo periodo e soprattutto i possibili risvolti occupazionali del piano industriale, al fine di cercare di garantire la massima tutela possibile per i lavoratori italiani, tanto più che siamo già impegnati in un delicato confronto su alcune importanti realtà del gruppo, a partire dalla fabbrica di Foggia. È evidente la grande importanza per l’Italia dello spin-off, giacché circa i due terzi dei lavoratori italiani di CnhI sono occupati proprio in Iveco e in FPT Industrial”.

 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *