Pari opportunità, un incarico importante

di Loretta Tani

Da qualche giorno ho ricevuto dal nostro segretario generale, Rocco Palombella, la proposta di assumere un importante incarico, il primo che rivesto al di fuori della segreteria tecnica, e che ho accettato con grande gioia: il ruolo di coordinatrice delle Pari Opportunità per la Uilm nazionale.
Questo per me significa affrontare per la prima volta in maniera attiva il mondo del sindacato, e devo dire che la cosa, se da un lato un po’ mi spaventa, dall’altro mi inorgoglisce vista anche la rilevanza e la sempre maggiore urgenza del tema trattato. In questi ultimi anni, infatti, quello delle pari opportunità è diventato un aspetto molto importante anche nel nostro mondo di metalmeccanici.
Le donne sono entrate oramai da anni nel mondo del lavoro, ma spesso continuano a essere considerate solo di supporto all’uomo. Un dato su tutti ci può far riflettere: a parità di ruolo e responsabilità il guadagno della donna nel mondo in media è all’incirca del 23% in meno di quello  degli uomini.
Per fortuna qualcosa si sta muovendo, sia a livello europeo che nel nostro Paese, e le istituzioni stanno cominciando a intervenire con più attenzione su quello che ad oggi sta diventando una vera e propria emergenza.

LA CONVENZIONE DI GINEVRA
Nel mese di giugno a Ginevra c’è stata la Conferenza Internazionale sul Lavoro, a cui hanno partecipato 187 Paesi membri dell’ILO (Organizzazione Internazionale del Lavoro), con la presenza di rappresentanti dei governi, lavoratori e datori di lavoro, che hanno approvato con una percentuale altissima di consensi la convenzione relativa alle “molestie e violenze” sui luoghi di lavoro, ovvero, per intenderci, quei comportamenti psicologici, fisici, economici o sessuali che possono costituire una violazione o un abuso dei diritti umani.
L’accordo tra l’altro è stato allargato anche ai lavoratori cosiddetti informali (stagisti, volontari, ecc.). La condivisione tra i stati membri di questa convenzione è quindi avvenuta, ora bisogna aspettare che entri in vigore e ciò avverrà dopo un anno da quando almeno due stati membri dell’ILO l’avranno ratificata.

IL “CODICE ROSSO”
In Italia invece, sempre sulla scia della normativa europea, nella seconda metà del mese di luglio abbiamo visto approvare il disegno di legge cosiddetto “codice rosso”, che modifica il codice penale e altre disposizioni in materia di tutela delle vittime di violenza domestica e di genere. In esso vengono riconosciuti come nuovi reati “il revenge porn” (la condivisione pubblica di immagini o video intimi tramite Internet senza il consenso dei protagonisti degli stessi), i matrimoni forzati e le lesioni permanenti del viso.
Queste rappresentano sicuramente delle conquiste importanti, ma che non possono essere considerate sufficienti: bisogna ancora lavorare molto non solo sulle sanzioni, ma anche sull’educazione dei nostri ragazzi, sulle consuetudini culturali sbagliate e sulla formazione di quelle persone, gli operatori pubblici, che interagiscono con le vittime.

IL PIANO STRATEGICO SULLA VIOLENZA CONTRO LE DONNE
Non meno importante è stato l’aggiornamento da parte della Presidenza del Consiglio del “Piano operativo del piano strategico nazionale sulla violenza maschile contro le donne” per il triennio 2017-2020. Tale piano è articolato secondo tre assi di intervento: prevenzione, con l’obiettivo di prevenire i casi di violenza maschile; protezione e sostegno, per supportare e tutelare le vittime di violenza orientando all’autonomia; perseguire e punire, con l’obiettivo di tutelare la donna dal punto di vista della gestione efficace del rischio di letalità, gravità e migliorare l’efficacia dei procedimenti giudiziari a tutela delle vittime di abusi e violenza.

IL TAVOLO RICHIESTO DAI SINDACATI
Il 24 luglio scorso Cgil Cisl Uil, proprio in merito al piano operativo, hanno incontrato il sottosegretario Spadafora e in quell’occasione hanno presentato forti criticità relativamente a un tavolo che non si è mai riunito e che riguarda la tematica della violenza sui luoghi di lavoro, da loro considerata molto importante. Sulla formazione si è posta l’attenzione sul fatto che questa tematica debba essere inserita in tutti i corsi di laurea, e per quanto riguarda la formazione dei formatori si è chiesto che vengano organizzati dei curricula scientifici, multidisciplinari, integrati, unitari e controllati.
Cgil Cisl e Uil hanno chiesto infine una particolare attenzione da tenere sull’intervento sugli “uomini maltrattanti” in termini di costi e benefici.

IL DDL PILLON
Infine, per quanto riguarda la spinosa questione del DDL Pillon sugli affidi dei minori su cui tanto si sta discutendo negli ultimi mesi, il 23 luglio si è convenuto, vista la forte contestazione da parte di tutti gli organi e i sindacati, lo slittamento a settembre dell’esame del testo unificato. La commissione Giustizia del Senato ha dato mandato all’unanimità al senatore Simone Pillon di redigere un testo sull’affido condiviso, e in quell’occasione si cercherà una sintesi fra i sei DDL depositati alla Commissione Senato, fra cui appunto il criticato DDL Pillon.

UNA NUOVA SFIDA
Che dire, dopo tanti anni (quasi trenta) di militanza, nei quali mi sono occupata e preoccupata esclusivamente della gestione dei “miei segretari e funzionari”, con competenze e aggiornamenti continui al passo con la tecnologia, ma sempre nella zona d’ombra, dove nessuno potesse toccare la mia timidezza, ora, con la consapevolezza dei miei cinquant’anni, accetto volentieri la sfida di iniziare un altro percorso che andrà a integrare i miei usuali compiti, e di seguire per la Uilm Nazionale l’importante progetto delle pari opportunità, fiduciosa di poter essere un buon punto di riferimento per le lavoratrici metalmeccaniche.

2 comments

  1. Ciao Loretta, e benvenuta nel Coordinamento Pari Opportunità.
    Assieme approfondiremo e condivideremo i temi che hai ottimamente affrontato in questo tuo primo “post”, con l’obiettivo di condividere ogni percorso ed ogni azione con i nostri compagni e compagne nel viaggio quotidiano dell’azione sindacale verso una vera parità.
    Per ora buone vacanze e “per poi” i migliori auguri di buon lavoro.

  2. Ciao Sonia, ti ringrazio del caloroso benvenuto, in attesa di conoscerci di persona e di iniziare questa collaborazione che sono sicura sarà proficua, con l’occasione ti segnalo il nuovo post a sostegno della campagna di comunicazione da voi promossa uscito oggi su Fabbrica società.

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