Insieme per la Formazione

di Luca Colonna

Sono i giorni del “tagliando” sul diritto soggettivo alla formazione, tema importante prima nella negoziazione e poi nella gestione del Ccnl Federmeccanica/Assistal del 26 novembre 2016: infatti secondo quanto previsto dall’articolo 7, Sezione Quarta, Titolo VI del Ccnl, che regolamenta quello che in gergo sindacale chiamiamo “diritto soggettivo alla formazione” ci troviamo alla vigilia dell’ultimo anno del triennio 2017-2019, quello durante il quale le imprese debbono garantire l’effettività delle 24 ore di formazione nel triennio citato. E ovviamente il Sindacato e le RSU hanno il compito di sollecitare le imprese ad adempiere, non solo sul piano formale, a questo obbligo.

COSA PREVEDE IL CCNL
La norma infatti prevede che ciascun dipendente a tempo indeterminato cui si applica il Ccnl Federmeccanica/Assistal nell’arco del citato triennio debba essere coinvolto in almeno 24 ore di formazione e che in caso le persone non abbiano svolto formazione e che la stessa non sia neppure programmata nel corso del 2019, le stesse persone possano iscriversi a un corso di formazione su tematiche tecniche o anche “trasversali” cioè corsi di lingua o di informatica o gestionali che comunque debbono essere impiegabili nel contesto lavorativo. In questo caso l’impresa contribuirà al costo di iscrizione fino a 300 euro e concederà 16 ore di permesso retribuito, mentre le restanti 8 ore saranno a carico del dipendente usando PAR o il tempo libero. Quest’ultima opzione è una sorta di “ripiego”, e anche un elemento di dissuasione all’inattività delle imprese in materia di formazione. Ci serve per rendere effettivo il diritto alla formazione ma anche per convincere le imprese che è più utile “pensare insieme” le iniziative di formazione per far crescere l’impresa, facendo insieme crescere i lavoratori.

UN’ATTENTA PIANIFICAZIONE
La formazione infatti è tema assolutamente importante per il mondo industriale di oggi e soprattutto di domani, ma è anche un tema che necessita di un’attenta pianificazione e di un ampio orizzonte temporale, e quindi rischia sempre di passare in secondo piano di fronte alle emergenze del momento. Per questo Federmeccanica, Assistal, Fim, Fiom e Uilm hanno deciso di realizzare un’iniziativa il 14 novembre presso il Parlamentino del Cnel, a Roma, che ha visto la presenza dei presidenti delle due associazioni e dei Segretari generali delle organizzazioni sindacali per svolgere un confronto “di avvio” di questa importante fase di gestione del contratto.
Per la cronaca del pomeriggio di lavoro rinvio alle comunicazioni stampa e sui social, ma in questa sede – oltre a ricordare di quello che possiamo e dobbiamo fare sul diritto soggettivo alla formazione – mi preme segnalare l’importanza di costituire, come previsto dal Ccnl – le Commissioni territoriali sulla formazione professionale e l’apprendistato, che sono la sede per supportare le iniziative sul territorio e sostenere le imprese, in particolare quelle di più piccole dimensioni che hanno difficoltà nel pianificare la formazione e nell’accedere alle fonti di finanziamento: si tratta di uno strumento che si affianca al confronto a livello aziendale e che inoltre diffonde le buone pratiche.

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