Rocco Palombella a Salonicco per la Conferenza di IndustriAll Europe

Dopo il rinvio del Congresso europeo nel 2020, IndustriAll Europe ha deciso di organizzare una Conferenza di metà mandato a Salonicco, per illustrare agli affiliati da tutta Europa le priorità del Piano strategico 2023-2025 al fine di approvare un Piano d’azione che rappresenti la strategia che IndustriAll Europe metterà in atto fino al prossimo Congresso del 2025.
Nel corso della discussione, il Segretario generale Uilm Rocco Palombella è intervenuto nel panel dedicato alle azioni da compiere per rafforzare la contrattazione e il potere sindacale, per salario e condizioni di lavoro più equi. “Il tema dei bassi salari e del potere d’acquisto dei lavoratori – ha detto Palombella – dopo anni di battaglie, è diventato un’emergenza che ha spinto i Governi che si sono avvicendati negli ultimi anni ad intervenire, anche se non adeguatamente”.

I RINNOVI CONTRATTUALI
A fronte di mancate risposte da parte del Governo per abbassare la tassazione sul lavoro dipendente, nel 2016 i metalmeccanici italiani hanno infatti puntato sul rafforzamento del welfare contrattuale (previdenza, assistenza, salario legato a beni di largo consumo), beneficiando di una tassazione agevolata. Questa scelta ha dato alcune risposte immediate ma la quantità economica dei salari reali in Italia è rimasta inalterata.
“A fronte di questo – continua il leader della Uilm – nel 2021, in piena pandemia, abbiamo rinnovato tutti i contratti collettivi nazionali di lavoro, sia nelle grandi che nelle piccole aziende, ottenendo un aumento salariale oltre l’inflazione programmata. Abbiamo anche ottenuto una clausola per salvaguardare gli aumenti salariali da un’alta inflazione. È stata una norma molto apprezzata da parte dei lavoratori e proprio in questi giorni abbiamo avuto la possibilità di verificarne gli effetti. A fronte di un incremento salariale previsto per il 2023 di 27 euro, grazie alla clausola che abbiamo inserito i lavoratori percepiranno oltre 80 euro”.

I PROVVEDIMENTI DEL GOVERNO
Il Governo del centrodestra, sulla scia di quanto fatto dal precedente Esecutivo, è intervenuto con un provvedimento temporaneo, fino a fine anno, sul sistema di tassazione stanziando oltre 5 miliardi, già di per se insufficienti ma a maggior ragione dopo l’allargamento ad altre categorie.
Per queste ragioni CGIL CISL UIL hanno organizzato delle mobilitazioni in tutto il Paese per continuare a denunciare la mancanza dei rinnovi contrattuali di circa 6 milioni di lavoratori e soprattutto per rivendicare l’aumento dei salari.
“Fermo restando questa azione da parte del nostro sindacato confederale, noi dobbiamo agire su due fronti: uno sui rinnovi contrattuali nazionali, alcuni scaduti e altri che scadranno entro il prossimo anno, e l’altro sul rafforzamento del potere dei sindacati a livello europeo”, ha aggiunto Palombella. “La guerra, la pandemia, l’alta inflazione sommati alla transizione ecologica ci costringono a rafforzare il ruolo sindacale nazionale ed europeo, occorre aumentare la nostra presenza all’interno dei luoghi di lavoro e far crescere la rappresentanza del sindacato europeo”.

AUMENTO DEL SALARIO
“L’aumento salariale deve diventare il centro delle nostre iniziative di mobilitazione. Alla luce del cambiamento epocale che si sta determinando – ha spiegato il sindacalista – il recupero dell’inflazione non può essere considerato sufficiente a garantire ai lavoratori una vita dignitosa e assicurare una crescita equa e sostenibile. Bisogna darsi l’obiettivo di uniformare i salari, superando anche le differenze di genere, gli orari, le condizioni di sicurezza”.
“Per affrontare gli effetti della transizione ecologica e digitale e per rendere conciliabile il rapporto vita-lavoro, migliorando le condizioni dei lavoratori, bisogna mettere in campo strumenti straordinari, come la buona formazione e la riduzione dell’orario di lavoro”.
Per quanto riguarda proprio la riduzione dell’orario di lavoro, sappiamo tutti che in diversi Paesi è già una realtà mentre in Italia ci sono molte resistenze da parte delle aziende ma anche delle istituzioni. Nei prossimi rinnovi contrattuali, nazionali e aziendali, l’obiettivo della Uilm, oltre al salario, sarà quello di sperimentare forme di riduzione effettiva dell’orario di lavoro a parità di salario. Mai come in questo momento è necessario dare maggiore “Forza al sindacato” come recita lo slogan di questa importante Conferenza.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *