Wartsila: governo e istituzioni intervengano con più decisione

L’incontro sulla vertenza Wartsila, svoltosi il 18 aprile scorso presso il Mimit, è stato deludente per i sindacati al tavolo visto che la multinazionale non ha adempiuto agli impegni presi e non ha presentato nessun progetto di reindustrializzazione su cui avviare una trattativa per dare continuità produttiva e occupazionale al sito di Bagnoli.
Nell’esprimere quindi insoddisfazione per la scelta della multinazionale di dilatare i tempi del confronto, Fim Fiom e Uilm hanno sollecitato il governo a utilizzare tutte le leve e le prerogative di cui dispone per favorire la reindustrializzazione, considerando inaccettabili eventuali comportamenti notarili da parte del governo.

NO AD AMMORTIZZATORI SENZA PROGETTI

Il sindacato si è quindi dichiarato non disponibile a sottoscrivere accordi su ammortizzatori sociali in assenza di credibili progetti finalizzati a salvaguardare l’occupazione, diretta e degli appalti, e garantire la continuità produttiva del sito.
Il coordinamento nazionale Fim Fiom Uilm, riunitosi il giorno dopo l’incontro, presso la sede dei metalmeccanici a Roma, ha considerato prioritario l’intervento del Governo e della regione Friuli-Venezia Giulia, affinché la vertenza si concluda positivamente.

LE SCELTE DEL COORDINAMENTO
Fim Fiom Uilm ritengono fondamentale avviare rapidamente un confronto sulle linee guida del piano industriale presentato in sede Ministeriale da Wartsila sul futuro degli sono 810 occupati, di cui 138 dipendenti delle basi di Genova, Napoli e Taranto, dell’area service, manutenzione e officina. In questo senso è stato chiesto e ottenuto dal governo la convocazione di un tavolo di confronto con l’azienda, che si svolgerà il 18 maggio, alla presenza di un rappresentante del Ministero e delle regioni Interessate.
Occorre passare dalle parole ai fatti per avviare una trattativa che garantisca la vocazione industriale del sito, l’occupazione dei lavoratori diretti e degli appalti, lo sviluppo delle filiere del territorio.

IN ATTESA DI RISPOSTE
Wartsila è impegnata a non avviare azioni unilaterali per il ricorso agli ammortizzatori sociali così come richiesto da Fim Fiom Uilm, Governo e Regione, e al mantenimento dello ‘status quo’ per quanto concerne impianti e macchinari di ogni genere presenti nel sito interessato dal processo di reindustrializzazione.
Per il coordinamento i tempi per trovare risposte al futuro industriale e occupazionale dei lavoratori dell’area Service, R&D, Funzioni di supporto e DCT devono coincidere, se le soluzioni necessariamente saranno diverse, i tempi di risposta e la definizione di eventuale accordo sui contenuti dei processi occupazionali devono essere previsti in un unico documento.

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