Marelli: firmata ipotesi di accordo per adozione del CCNL Metalmeccanici

È stata raggiunta a Torino il 4 maggio l’ipotesi di accordo con Marelli per la adozione del CCNL. Più in particolare è stata definita l’intesa sui temi rimasti aperti dell’orario di lavoro, del lavoro agile (smart working) e del welfare aziendale, che si aggiunge naturalmente a quelle già siglate sulla armonizzazione della retribuzione nel passaggio dal CCSL al CCNL, sui rapporti sindacali e sul premio di risultato.
“È una soddisfazione – spiega Gianluca Ficco, segretario nazionale Uilm responsabile del settore auto – concordare il ritorno di Marelli nel Contratto nazionale di categoria, salvaguardando al contempo tutti i trattamenti di miglior favore del Contratto collettivo specifico di Lavoro. Abbiamo anche ottenuto il riconoscimento dell’aumento della paga base concordato con l’ultimo rinnovo del CCSL per il 2023 pari a 120 euro medi e a 520 euro una tantum. Abbiamo inoltre preservato il premio di risultato, incrementandone la cifra teorica massima raggiungibile di circa il 30% e portandola ad un massimo del 10,5% della paga base annua. Siamo infine riusciti a risolvere alcune questioni annose che rivendicavamo da tempo, come ad esempio l’incremento delle indennità di turni di sabato o di domenica”.

NEL DETTAGLIO
Sull’orario di lavoro sono stati migliorati vari punti rispetto alla disciplina vigente e alle iniziali proposte aziendali: è stato precisato che la timbratura unica è un metodo flessibile di svolgimento della prestazione per i così detti professional, mentre gli altri impiegati potranno utilizzare i permessi a recupero; è stata eliminata la possibilità di deroga al riposo settimanale per il cambio turno; sono stati posti alcuni limiti allo svolgimento dei recuperi e ne è stata incrementata la relativa indennità a 27,5 euro quando gli stessi sono svolti al sabato; si esplicita che in caso di ricorso agli ammortizzatori sociali si proverà a preservare la maturazione dei ratei e, prima di ricorrere allo straordinario o a nuove turnistiche, si proverà a saturare completamente l’organico; si precisa che lo spostamento della mezz’ora di pausa mensa a fine turno sarà praticabile con accordo sindacale; si rende più semplice e trasparente il procedimento di richiesta dei PAR, portando il preavviso nella richiesta a 8 giorni e stabilendo l’obbligo di risposta del capo entro 2 giorni lavorativi; sono state semplificate e ritoccate in meglio le maggiorazioni; abbiamo incrementato le indennità aggiuntive per i turni che coinvolgono il sabato o la domenica, portandole a 30 euro per i turni dalle 6:00 alle 22:00 del sabato e a 50 euro per i turni dalle 22:00 del sabato alle 6:00 del lunedì; la stessa indennità per i turni del sabato e della domenica sarà erogata per le ore effettivamente prestate in caso di prestazione inferiore alle 8 ore; è detto che le ferie dovranno essere smaltite normalmente entro l’anno e che, in caso di mancata fruizione delle stesse entro l’ulteriore periodo di 18 mesi successivi all’anno di maturazione, le ferie saranno programmate dall’azienda nel semestre successivo; è stato inserito un termine di preavviso per il rientro dalla cassa integrazione normalmente di 24 ore.

LAVORO AGILE E WELFARE
Sul lavoro agile, a fronte della annunciata intenzione aziendale di aumentare in concreto la presenza in ufficio, è stata mantenuta la dicitura attuale che prevede un minimo di presenza in ufficio del 20% ma è stato aggiunto che una maggiore presenza dovrà essere motivata con ragioni tecnico-organizzative ed essere oggetto di confronto con i delegati sindacali su richiesta dei lavoratori; infine vengono riconosciuti ai lavoratori in smart working 200 euro una tantum sotto forma di flexible benefit.
Sul welfare aziendale sono mantenuti i trattamenti di miglior favore: in generale la contribuzione a Cometa continuerà ad essere del 2,2% della retribuzione base per la quota a carico del datore di lavoro con un minimo dello 1,7% per la quota a carico del lavoratore; per tutti gli under 35 verrà riconosciuta una contribuzione pari al 2,5% della paga base per la quota a carico del datore di lavoro con un minimo del 2% per la quota a carico del lavoratore; per i così detti professional viene mantenuta infine la contribuzione pari a 2,5% della retribuzione utile a fini del TFR per la quota a carico del datore di lavoro con un minimo del 2% per la quota a carico del lavoratore.
Per quanto concerne l’assistenza sanitaria integrativa, Marelli passerà da Fasif a Metasalute, il fondo sanitario dei metalmeccanici, dal 1 gennaio 2024. Infine viene mantenuta la possibilità di trasformare in flexible benefit le quote di premio aziendale con una contribuzione aggiuntiva a carico azienda del 10% e nel medesimo conto welfare aziendale confluiranno i 200 euro annuali sotto forma di beni e servizi previsti dal CCNL.

ORA IL VOTO DELLE RSA
“Marelli – conclude Ficco – ha dimostrato trasparenza e grande correttezza nella trattativa di armonizzazione contrattuale. La prossima sfida sarà il confronto sul piano industriale, che chiederemo di affrontare già a giugno. Le grandi sfide che attendono l’automotive in generale e Marelli in particolare richiedono una collaborazione leale e lungimirante, nonché il coinvolgimento del Governo per aiutare la riconversione dalle tecnologie tradizionali a quelle del futuro”.
L’accordo sarà votato prima dalle RSA i giorni 10 e 11 maggio e poi dopo le assemblee da tutti i lavoratori nella consultazione del 29 e 30 maggio se approvato entrerà definitivamente in vigore dal 1° giugno. La parte sulla armonizzazione del passaggio da CCSL a CCNL per sua natura esplicherà tutti gli effetti immediatamente, mentre il contratto integrativo sarà in vigore fino a fine 2025, con clausola di ultrattività fino al successivo rinnovo.

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