Presentata a Bologna la piattaforma per il rinnovo del CCNL del settore Artigiano

Si è tenuta il 31 marzo a Bologna l’Assemblea dei delegati del settore Metalmeccanico Artigiano con la presenza dei segretari generali di Fim-Fiom-Uilm che ha definito la piattaforma per il rinnovo del CCNL 2023-2026 dei settori Metalmeccanica, Installazione di Impianti, Orafi, Argentieri, Odontotecnici e Restauro dei beni culturali. Le richieste saranno presentate alle controparti datoriali dopo il voto dei lavoratori attraverso referendum che si concluderà il 28 aprile 2023.

UN PO’ DI NUMERI
Il settore artigiano metalmeccanico comprende oltre 123mila aziende che occupano 505mila addetti. Dopo il rallentamento dovuto alla pandemia, il settore nel 2022 è ritornato a livelli di Pil precrisi e le previsioni per il 2023 prevedono un trend di ulteriore crescita.
A fronte di queste prospettive e della pesante situazione inflattiva attuale, tenuto conto del consistente differenziale sui minimi salariali rispetto agli altri contratti metalmeccanici del settore, viene richiesto per il 2023 un aumento, in linea con quanto si definirà nei CCNL metalmeccanici di grande e piccola industria e per il triennio 2024-2026, un incremento salariale del 12%. In aggiunta a ciò, vengono richiesti il riconoscimento una tantum di 250 euro di Flexible benefit e ulteriori 250 euro annui nel caso non sia presente la contrattazione regionale. Si richiede inoltre di introdurre come negli altri contratti del settore una clausola annuale di salvaguardia dei salari.

IL SALARIO
Per quanto riguarda le richieste non salariali, le rivendicazioni presenti in piattaforma richiedono miglioramenti di quanto già previsto su: diritto di assemblea in azienda,  sicurezza e ambiente, formazione professionale (con particolare attenzione alla formazione continua certificata e la richiesta di elevare a 24 il diritto individuale formativo), malattie brevi e di lunga durata, previdenza complementare, utilizzo del part-time, maternità e congedi, ferie e Par solidali, facilitazioni per i lavoratori immigrati. Viene richiesto inoltre di completare il processo di unificazione normativa tra i vari comparti dell’artigianato metalmeccanico iniziato nell’ultimo rinnovo contrattuale.

RISPOSTE CERTE
Intervenendo all’Assemblea Nazionale dei metalmeccanici artigiani, Rocco Palombella, segretario generale Uilm, ha dichiarato: “Con la nostra piattaforma vogliamo dare risposte concrete ai lavoratori che stanno soffrendo le difficoltà causate dall’inflazione record. Per questo al centro delle nostre proposte abbiamo voluto mettere gli aumenti salariali, oltre ad altre misure specifiche sulla formazione, flexible benefit e inquadramento professionale. Gli artigiani metalmeccanici rappresentano il secondo contratto nazionale della nostra categoria, la spina dorsale e l’eccellenza del made in Italy del settore industriale. Per questi motivi il contratto nazionale ha un significato maggiore, di tutela e garanzia del lavoro e dei lavoratori”.

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