L’Editoriale di Rocco Palombella

Care lavoratrici e cari lavoratori,

sono state settimane come sempre intense. Solo poche ora fa si è svolto l’incontro tra Cgil Cisl e Uil e il nuovo Governo. La Meloni ha subito messo le mani avanti dicendo che non ci sono tempi e soldi e che quindi la riforma del fisco e delle pensioni è rimandata al 2024.

Per la prima volta al tavolo c’era anche l’Ugl, lo stesso Bombardieri ha espresso la sua perplessità con i giornalisti all’ingresso di Palazzo Chigi visto che l’incontro era stato chiesto da Cgil Cisl e Uil sulla piattaforma unitaria e sui temi della Confederazione.

Nel merito c’è comunque poco da dire: non si è parlato di flat tax, di Quota41, di Reddito di cittadinanza. I sindacati, e in particolare la Uil, hanno incalzato sulle misure chiedendo anche di aumentare la tassa sugli extraprofitti al 35%, e non solo sulle imprese energetiche, ricavando 14,5 miliardi. Tuttavia, per ora nulla di concreto ma solo l’intenzione di risedersi di nuovo al tavolo per approfondire alcuni aspetti.

Per quanto riguarda noi, in queste settimane abbiamo iniziato la trattativa con Marelli per il passaggio dal CCSL al CCNL. Abbiamo chiesto di salvaguardare le peculiarità contenute nel CCSL e avanzato la richiesta di migliorare il premio aziendale e altre normative specifiche di quello che dovrà essere il contratto integrativo di gruppo. Abbiamo poi rivendicato il pieno recupero del potere di acquisto da realizzare incrementando già nel 2023 la paga base e tutti gli istituti connessi sulla base dell’inflazione del 2022. È stato, quindi, stabilito un calendario di prossimi incontri, i primi si terranno il 23 novembre e il 14 dicembre.

Sul fronte degli elettrodomestici Electrolux, nel corso di una riunione, ci ha illustrato la situazione del mercato: nel terzo trimestre 2022 ha fatto margini negativi per 55 milioni di euro pari al -1,1% del fatturato. Le stime del 2023 sono anche peggiori, per questo è stato avviato un programma di riduzione dei costi, che comporterà 300 esuberi solo in Italia. La trattativa naturalmente prosegue e ci aspettiamo di entrare più nel merito con l’obiettivo di salvaguardare al massimo i posti di lavoro.

Buone notizie sul versante degli investimenti che sono stati invece confermati per l’Italia, compreso il progetto significativo per Solaro per una futura piattaforma di lavastoviglie. Nei prossimi incontri dovremo insistere con Electrolux affinché realizzi davvero gli investimenti in Italia, poiché crediamo che quello di Solaro sia un progetto estremamente ambizioso che incide molto sulla organizzazione del lavoro.

Nel frattempo, l’INAPP fotografa il nostro Paese come l’unico che dal 1990 al 2020 ha fatto registrare un calo dei salari pari al 2,9% e un boom del precariato che è aumentato del 34% negli ultimi 12 anni. Un record negativo che ci pone agli ultimi posti in Europa. 

C’è tanto da fare, e soprattutto occorre fare in fretta. Un concetto emerso anche nel corso dell’Assemblea generale di Federmeccanica a cui ho avuto l’onore e il piacere di partecipare lo scorso 5 novembre, anche a sottolineare ancora una volta come siano cambiate le relazioni industriali nel nostro settore. Insieme a Federmeccanica e Assistal, infatti, abbiamo da tempo avviato un percorso di condivisione che ci ha portato a costruire protocolli e a presentare linee guida al Governo, come nel caso dell’automotive. Dobbiamo continuare in questa direzione.

Nel corso della tavola rotonda a cui ho preso parte ho voluto lanciare un messaggio al Governo per chiedere azioni concrete. In questi anni ci siamo spesso sentiti soli, la mancanza di politica industriale ha fatto arretrare il nostro Paese, ha fatto perdere la fiducia alle persone. Quella fiducia va riconquistata e per farlo occorre rimettere al centro il lavoro. Non il lavoro precario, ma quello stabile, duraturo e quindi svolto in sicurezza.

Insieme a Federmeccanica e Assistal abbiamo inoltre svolto una giornata di lavori contro la violenza sulle donne. La Commissione Pari Opportunità ha organizzato un evento nell’Aula Magna della Sapienza da cui ho lanciato l’idea di iniziare un percorso di formazione nelle fabbriche che coinvolga i lavoratori con il contribuito della Polizia di Stato e che punti alla prevenzione dei femminicidi.

Ci vorrà tempo, ma è una battaglia che tutti insieme possiamo vincere.

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