Dal 4 al 6 ottobre si terrà a Roma, presso l’Ergife Palace Hotel, il XVII Congresso Nazionale della Uilm. Lo slogan scelto è “Con Noi. Per gestire il cambiamento, per il lavoro sicuro”.
Il Congresso nazionale Uilm si aprirà martedì 4 ottobre alle ore 15 alla presenza di oltre 500 delegati provenienti da tutta Italia e cento ospiti istituzionali, sindacali e aziendali del panorama nazionale ed europeo, con la relazione del Segretario generale Rocco Palombella.
I TEMI AL CENTRO DEL DIBATTITO
Al centro del dibattito ci saranno le tematiche del lavoro, della transizione ecologica, del caro energia che sta attanagliando il settore industriale, della sicurezza e del futuro produttivo del nostro Paese con il ruolo centrale che rivestirà il PNRR.
Inoltre, si discuterà del ruolo proattivo che deve essere ricoperto dalle organizzazioni sindacali. In questa direzione va compresa la presentazione di una ricerca scientifica, redatta con la collaborazione dell’associazione no profit Està, con proposte specifiche rispetto alla gestione del cambiamento rappresentato dalla sfida epocale della transizione ecologica e digitale.
LA TAVOLA ROTONDA
Questa avverrà all’interno della tavola rotonda prevista per il 5 ottobre dalle ore 11 alle ore 13 dal titolo “Transizione ecologica: rischi o opportunità?” che sarà moderata da Angelo Mellone, vice direttore Rai Daytime, e che vedrà la partecipazione di Davide Mele, Senior Vice President Corporate Affairs Stellantis Italia, Franco Bernabè, Presidente di Acciaierie d’Italia, Leonardo Becchetti, docente di Economia Politica all’Università Tor Vergata di Roma, Pierpaolo Bombardieri, Segretario generale Uil e Rocco Palombella, Segretario generale Uilm.
LAVORO E FUTURO INDUSTRIALE
Secondo Palombella: “dopo mesi in cui abbiamo assistito a una brutta campagna elettorale in cui il lavoro e il futuro produttivo del nostro Paese sono stati i grandi assenti, dopo aver ascoltato decine di promesse irrealizzabili e contraddittorie, vogliamo ripartire con una discussione concreta e di merito coinvolgendo i nostri delegati e i più importanti esponenti del mondo produttivo e sindacale. Vogliamo che il lavoro e il futuro industriale tornino al centro dell’agenda di Governo, con serie politiche industriali e strumenti adeguati per affrontare la sfida della transizione ecologica. Noi vogliamo fare la nostra parte, non possiamo rassegnarci e accettare inermi l’attuale crisi e i pericolosi rischi degenerativi che abbiamo di fronte”.