di Luigi Oddo
La contrattazione nazionale e gli accordi del settore artigianato hanno fornito ai territori strumenti eccezionali per incrementare la rappresentanza e il proselitismo. Abbiamo scelto di scommettere, con la consapevolezza che lavoratori e lavoratrici hanno diritti e tutele, a prescindere dalla tipologia aziendale nella quale prestano l’attività.
Sfatato il mito che nelle aziende di piccole dimensioni non si entra, oggi possiamo dire che la scommessa è vinta. Si può fare! Ed è superato lo stereotipo che nelle aziende artigiane risulta difficoltoso svolgere attività sindacale, e realizzare proselitismo.
AMPI SPAZI
Possiamo ben dire che nel territorio di Udine grazie al notevole numero di aziende operanti nel settore metalmeccanico dell’artigianato, attraverso la promozione delle attività di sostegno al reddito, del fondo pensione, delle prestazioni San-Arti, il proliferare del tesseramento trova ampi spazi. La quantità di adesioni è in aumento negli ultimi 2 anni, gli accordi FSBA firmati in corso di pandemia e a seguire fino a oggi, raggiungono quota 1.000.
La realizzazione della contrattazione di secondo livello è una novità che abbiamo potuto sperimentare in 2 aziende, con risultanze e una premialità che supera i 2.000 euro annui, attività che apre scenari interessanti sulla detassazione, che paradossalmente tante aziende e lavoratori all’oscuro di ciò non hanno potuto fino a ora sfruttare.
IL METODO È FONDAMENTALE
Superata la diffidenza iniziale, si evince che sono indispensabili le modalità che si adottano di volta in volta per acquisire consenso, la partecipazione diretta e il confronto con le aziende e i lavoratori è ritenuta necessaria nella stesura degli accordi.
Se si supera tale passaggio, e il tutto avviene in forma notarile, si esclude ogni possibilità di avvicinare i lavoratori al sindacato. Non dimentichiamo che il compito primario è di recuperare quella parte di cittadini che per motivi puramente culturali si trovano tagliati fuori o esclusi dalle tutele sindacali. Del resto siamo parte di un organismo bilaterale, che implica la gestione di un sistema condiviso, che fà prevalere il buon dialogo come elemento preparatorio al confronto costruttivo, che supera ogni riluttanza o sospetto tra le parti, pur mantenendo il rispetto dei ruoli assegnati.
Immaginare come difficoltoso iscrivere due dipendenti che lavorano al fianco del datore di lavoro non deve essere una interpretazione di comodo per eliminare a monte il tentativo prima di esplorare ogni possibilità.
PRESENZA NELLE PICCOLE AZIENDE
Incrementare la presenza nelle piccole aziende, oltre che della rappresentanza, contribuisce a contrastare una consuetudine che nasce dall’approccio individuale tra lavoratore e datore di lavoro, anteponendo a questi il ruolo della indispensabile intermediazione sociale del sindacato. Allargare e diffondere la cultura dell’aggregazione è un percorso senza fine, insistere nel contrastare la solitudine disarmante nella quale spesso si trova un lavoratore, circondato da un mercato del lavoro irregolare, precario e perfino selvaggio, per offrire supporto in maniera autentica a chi apparentemente sembra irraggiungibile, superando ogni confine tra aziende piccole o grandi, è il compito da svolgere costantemente.
La dignità di chi lavora sta al di sopra di ogni altro scopo. La stessa finalità che al Uilm di Udine si prefigge quotidianamente.