Vertice Cgil Cisl e Uil e governo: timide aperture e inizio di confronti

Si è tenuto il 16 novembre il più recente incontro tra i leader di Cgil Cisl e Uil e il premier Draghi. Oltre a lui al tavolo c’erano anche i ministri Franco, Orlando e Brunetta, il sottosegretario alla Presidenza Garofoli e i consulenti del governo Giavazzi e Leonardi.
L’incontro è durato per qualche ora ma, a conti fatti, a parte una timida apertura del governo sul taglio delle tasse e sulla riforma Fornero, con la partenza di primi tavoli di confronto a partire dalla prossima settimana, le bocce sono abbastanza ferme. Tant’è che Cgil Cisl e Uil non hanno revocato lo stato della mobilitazione e, anzi, vogliono capire quali risultati si raggiungeranno proprio con gli incontri attesi.

LO SCOGLIO DELLE PENSIONI
Senza dubbio il tema della previdenza resta quello più incandescente. Il governo ha di fatto ribadito quello che era stato già detto nei precedenti incontri, e cioè che solo a partire dal prossimo anno si potrà pensare a riforme strutturali. Tuttavia, da metà dicembre si può aprire un confronto su eventuali piccoli ritocchi che riguardano donne e giovani in particolare. “Vogliamo verificare, rispetto alle nostre richieste – ha detto il Segretario generale della Uil, PierPaolo Bombardieri – se in questa manovra finanziaria ci sono disponibilità economiche e volontà politica per effettuare dei cambiamenti”.

SULLE TASSE
Per quanto riguarda le tasse, si deve decidere come distribuire gli 8 miliardi di euro predisposti nella manovra. Ecco perché a breve si aprirà un confronto anche con il Mef che servirà a fare delle simulazioni tecniche sulle eventuali scelte che il governo potrebbe compiere. I sindacati hanno ribadito dal canto loro la necessità di indirizzare queste risorse sul taglio del cuneo fiscale per lavoratori dipendenti e pensionati.
Bombardieri ha inoltre sollevato il problema delle delocalizzazioni: “Il decreto si è perso nel corridoio del ministero per lo Sviluppo economico”, ha lamentato. Il riferimento alla Whirlpool di Napoli era purtroppo scontato anche perché una trentina di lavoratori hanno inscenato persino un flash mob davanti a Palazzo Chigi a vertice in corso. Vertice definito comunque “utile” da Cgil Cisl e Uil, che restano però realiste circa i frutti che potranno cogliere dagli alberi dei negoziati futuri.

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