Smart working – Rischi connessi all’attività

di Andrea Farinazzo

Come indicato dal sito del Ministero del Lavoro, lo smart working (o lavoro agile) è una modalità di esecuzione del rapporto di lavoro subordinato, caratterizzato dall’assenza di vincoli orari o spaziali e da un’organizzazione per fasi, cicli e obiettivi, stabilita mediante accordo tra dipendente e datore di lavoro. A ciò, il Ministero aggiunge anche che si tratta di una strategia che aiuta il lavoratore a conciliare i tempi di vita e lavoro e, al contempo, favorire la crescita della sua produttività. Fino alla pandemia di Covid-19, l’infezione dovuta al Coronavirus SARS-CoV-2, lo smart working non era così diffuso, quanto meno in Italia.
Tuttavia, di fronte alla necessità di contenere l’infezione e a quella di continuare le attività produttive, molte aziende, anche su indicazione del Governo Italiano, hanno promosso questa forma di lavoro.
Ecco allora che molte persone si sono dovute “ritagliare” uno spazio all’interno della propria abitazione (il luogo di lavoro classico di chi pratica lo smart working), per poter lavorare con serenità e concentrazione a un PC o a qualsiasi altro dispositivo digitale connesso a Internet.

Problemi Posturali
Una postazione lavorativa al terminale ergonomica mira a preservare la postura di:

  • Testa e collo, colonna vertebrale (quindi la schiena), braccia, gomiti e polsi, bacino, anche e ginocchia.

Di conseguenza, una mancanza di ergonomia o una scarsa attenzione verso la postura da assumere davanti al PC può causare, principalmente, problemi e dolore a:

  • collo, schiena, spalle e polsi, bacino.

Problemi e dolori al collo
In genere, le problematiche al collo sono il risultato di un’errata posizione dello schermo del PC: infatti, il monitor troppo in alto o troppo in basso obbliga l’utente a mantenere piegata la testa, rispettivamente, verso alto o verso il basso, sottoponendo a continua tensione i muscoli e le articolazioni dell’area cervicale. A conferma di quanto appena detto, alcuni studi sull’argomento hanno evidenziato che piegare la testa in avanti di soli 15° raddoppia la pressione sul collo, procurandovi ovviamente un maggiore stress.
È da segnalare che il dolore cervicale non è l’unica possibile conseguenza di un’errata postura del complesso testa-collo; difatti, l’eccessivo stress dei muscoli e delle articolazioni del collo può comportare anche cefalea.

Problemi e dolore alla schiena
Di norma, il dolore alla schiena è dovuto a una postura che non rispetta le normali curve fisiologiche della colonna vertebrale. Il tipico comportamento che, da seduti al PC, conduce al mal di schiena è quello di afflosciarsi sulla sedia (o su qualsiasi altro posto in cui si è seduti), chiudendosi in avanti invece di cercare di mantenere eretta la colonna vertebrale. Questo atteggiamento posturale è causa di tensioni anomale a carico dei muscoli della schiena, i quali, di conseguenze, diventano dolenti. La sede tipica del mal di schiena da cattiva postura al PC è la zona lombare.

Problemi e dolore alle spalle e ai polsi
Il dolore alle spalle scaturisce solitamente da un’errata posizione della tastiera, tale per cui l’utente del PC è costretto a mantenere le braccia in atteggiamento di costante flessione (cioè proiettate in avanti), con le stesse spalle che tendono a chiudersi. A lungo andare, questo assetto crea tensioni e rigidità ai muscoli delle spalle, i quali esprimono queste problematiche provocando dolore. Come la dolenzia alle spalle, anche il dolore ai polsi è una conseguenza dell’errata posizione della tastiera; infatti, quando quest’ultima è a un’altezza o con un’inclinazione tale che obbliga l’utente del PC a mantenere il polso in costante estensione (cioè piegato verso l’alto), la suddetta articolazione e i muscoli che ne regolano il movimento sono soggetti a un forte stress.

Problemi e dolore al bacino
Il dolore al bacino, più esattamente alle anche, è dovuto non tanto a un difetto di postura, quanto alla prolungata posizione seduta: stare seduti a lungo, difatti, irrigidisce i muscoli e le articolazioni degli arti inferiori, rendendoli dolorosi nel momento in cui ci si alza nuovamente in piedi.
Come si vedrà, la soluzione per il dolore al bacino è interrompere periodicamente l’attività lavorativa al PC e sgranchirsi le gambe con qualche minuto di camminata all’interno dell’abitazione.

Soluzioni per il dolore al collo
Per prevenire il dolore al collo quando si lavora al computer, è indicato posizionare il monitor del PC in modo tale che il suo apice (o la prima linea di testo) sia alla stessa altezza degli occhi dell’utilizzatore. Questo assetto garantisce il mantenimento dell’allineamento verticale del complesso testa – collo, allineamento che è fondamentale a evitare tensioni e stress a carico della zona cervicale. Un aiuto importante a favorire il suddetto assetto è pensare di mantenere le orecchie in linea con le spalle.

Soluzioni per il dolore alla schiena
Per prevenire il dolore alla schiena, è necessario mantenere:

  • La colonna vertebrale dritta, rispettando le sue curve fisiologiche;
  • Le spalle tirate indietro, con le scapole in atteggiamento di leggera adduzione;
  • Le natiche all’estremità della sedia;
  • Le ginocchia piegate a 90° e a un livello di altezza leggermente inferiore a quello delle anche (nel secondo caso, se necessario, bisogna regolare l’altezza della sedia).

Per favorire il giusto assetto con la schiena, gli esperti suggeriscono di utilizzare una sedia con schienale reclinabile e settare quest’ultimo con un’inclinazione a 100-110°, il tutto con lo scopo di ridurre la pressione a livello spinale; aggiungono, inoltre, che potrebbe aiutare l’utilizzo di un cuscino ergonomico per il supporto lombare da posizionare dietro la parte bassa della schiena.

Lo sapevi che…
Quando si è seduti, per evitare di sviluppare fastidiosi dolori alla schiena, è buona norma non appoggiarsi sui braccioli o assumere, per lunghi periodi di tempo, posizioni in flessione con la colonna vertebrale.

Soluzioni per il dolore alle spalle
Per prevenire il dolore alle spalle, è fondamentale agire sulla posizione della tastiera, collocandola poco sotto il livello dei gomiti (quando le braccia sono distese lungo il corpo) e a una distanza tale che l’utente, nel raggiungerla con le mani, riesca a mantenere le braccia di fianco al tronco o quasi.
Un riferimento utile a capire se l’assetto delle braccia è corretto è l’angolo di apertura dei gomiti quando le mani sono sulla tastiera: un’apertura di poco superiore ai 90° (100-110°) è indicativa di una corretta postura delle braccia.

Soluzioni per il dolore ai polsi
A trarre giovamento dalla corretta altezza della tastiera sono anche i polsi. La tastiera disposta secondo le indicazioni sopraccitate, infatti, riduce la possibilità che l’utente assuma, con il polso, un atteggiamento di estensione continua. Inoltre, per salvaguardare ulteriormente l’articolazione del polso, alcune linee guida consigliano anche di:

  • Posizionare la tastiera con un’inclinazione leggermente negativa;
  • Usare un poggia polsi, non solo per la tastiera ma anche per il mouse.

Ricordando che il poggia polsi va sfruttato solo durante la digitazione, questi due accorgimenti tendono a favorire la linearità tra avambraccio a mano e a evitare tensioni continue a livello del polso.

Soluzioni per il dolore al bacino
Come anticipato, per prevenire i dolori muscolo-articolari agli arti inferiori, anche in particolare, è fondamentale interrompere di tanto in tanto l’attività al computer e sgranchirsi le gambe con qualche minuto di camminata per la casa. Durante queste pause, è di enorme beneficio anche praticare qualche esercizio di stretching. Alzarsi in piedi, camminare e fare stretching mobilita le articolazioni e i muscoli del distretto inferiore del corpo, e ne scongiura l’irrigidimento che può derivare dalla prolungata posizione seduta.
Per le attività lavorative al PC prolungate come nel caso dello smart working, le linee guida indicano di sgranchirsi le gambe almeno una volta ogni 60 minuti.

Si ricorda che…
Un’intensa attività di smart working impone pause frequenti per riposare gli occhi; a tal proposito, il consiglio degli esperti è interrompere il lavoro ogni 20 minuti, distogliendo lo sguardo dallo schermo e focalizzandolo per almeno 20 secondi su un posto fisso posto a 20 piedi di distanza (6 metri).

Importanza della scrivania e della sedia
Senza dubbio, aiutano a favorire l’ergonomia e il confort della postazione di lavoro casalinga una scrivania da ufficio con vassoio porta-tastiera estraibile e una sedia ergonomica. La scrivania con vassoio porta-tastiera facilita il corretto assetto con le braccia e i gomiti. La sedia ergonomica, invece, salvaguarda la postura della schiena, in virtù di optional quali, tanto per citarne alcuni, lo schienale reclinabile e il regolatore di altezza. Per prevenire problemi posturali, è buona norma praticare lo smart working in postazioni lavorative ergonomiche, come per esempio una scrivania da ufficio, ed evitare postazioni solo in apparenza più comode, come potrebbe essere il letto o la poltrona.

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