L’Editoriale

Cari lavoratori, 

nel nostro Paese si comincia a respirare aria di positività per quanto riguarda l’aumento del numero di vaccinati e di conseguenza la riduzione dei positivi e dei decessi, pertanto si continuano ad allentare le misure di contenimento.

Dal 1° giugno, infatti, oltre ad avere tutte le Regioni in codice “giallo” continua l’azione di governo nel garantire le riaperture delle attività che sono state penalizzate nei mesi scorsi. Tra qualche giorno non ci sarà più il limite di età per quanto riguarda il programma vaccinale, questo fa presupporre che il mese di giugno aumenterà in modo esponenziale il numero complessivo di immunizzati.

Anche le aziende che avevano dato la disponibilità, ma che non avevano ancora avuto la possibilità di attivarsi per mancanza di dosi, in questi giorni hanno iniziato le vaccinazioni.

Se questo trend verrà confermato la prospettiva di un rientro a una normalità accettabile sarà confermato. Da questo punto di vista anche la ripresa è iniziata, le prime stime confermano una crescita del 5% del Pil che inevitabilmente dovrà fare i conti con un -9% dell’anno 2020. Questo dato è sicuramente migliorato rispetto alle iniziali previsioni (circa il 4%).

Anche le attività come quella turistica e alberghiera, che avevano registrato gravi crolli, hanno iniziato a ottenere risultati apprezzabili, nel rispetto di tutte le precauzioni e gli strumenti messi in campo, a partire dal green pass voluto dal Ministero della Sanità in collaborazione con i Paesi europei.

A fronte di questa prospettiva sicuramente positiva, noi dobbiamo continuare a fare i conti con una situazione industriale che di per sé era già molto pesante già prima della pandemia. Mai come in queste settimane il nostro sforzo è cresciuto nel seguire alcune vertenze che rischiano di provocare ulteriori danni sul piano occupazionale, ma siamo riusciti a mettere a segno alcuni risultati non scontati.

Il 21 maggio abbiamo finalmente sottoscritto il contratto integrativo di Leonardo che riguarda oltre 30mila lavoratori. Contratto di secondo livello molto sofferto, ma anche molto apprezzato dalle nostre Rsu e dai lavoratori già nelle prime assemblee in vista del referendum previsto per la fine di giugno. 

Abbiamo anche sottoscritto due contratti importantissimi, quello di Unionmeccanica-Confami e quello delle Cooperative, confermando quello che avevamo avuto modo di dire nei mesi scorsi e cioè che il Contratto di Federmeccanica-Assistal avrebbe fatto da apripista a tutti gli altri.
Infatti, i contenuti economici e normativi non hanno fatto altro che confermare sostanzialmente l’impianto del CCNL dei metalmeccanici.

È stato sicuramente un periodo importante sul fronte contrattuale. Siamo anche in procinto di firmare quello di Confimi.

Abbiamo partecipato con una foltissima presenza alla manifestazione organizzata da Cgil Cisl e Uil a Piazza di Monte Citorio il 28 giugno sulla sicurezza, sul blocco dei licenziamenti e sulle crisi aziendali.

Le nostre delegazioni provenienti da tutta Italia hanno colorato di blu la piazza del centro storico romano. Continueremo a incalzare il governo per ottenere gli ammortizzatori sociali e il blocco dei licenziamenti fino a quando la pandemia continuerà a dispiegare i suoi effetti sulle imprese.

Mi sembra doveroso segnalare la sentenza in primo grado di giudizio del processo “Ambiente svenduto” riguardante l’ex Ilva di Taranto, per gli effetti che potrebbe determinare sulla continuità produttiva dello stabilimento tarantino e di tutti gli altri del Gruppo sul territorio nazionale.

Mentre lavoriamo a questa edizione di Fabbrica società siamo in attesa della sentenza del Consiglio di Stato sul mantenimento in esercizio dello stabilimento pugliese. Una sentenza che non potrà essere appellabile, ma che potrà determinare la produzione o meno di acciaio in Italia.

Continueremo a essere attenti e vigili, con equilibrio e determinazione per gli interessi che continuiamo a rappresentare. La salvaguardia della salute e sicurezza e dei posti di lavoro resta una priorità della nostra azione sindacale.

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