Confimi Meccanica: firmato il rinnovo del contratto di categoria

Si sono concluse il 7 giugno, con la firma del rinnovo del contratto di categoria, le trattative tra Confimi Impresa Meccanica, Uilm-Uil e Fim-Cisl.
Un contratto che, con validità 2023, ribadisce l’importanza di Confimi Meccanica all’interno del panorama delle piccole e medie imprese del settore e che prevede importanti novità sul piano dell’occupazione, del welfare e dei rapporti con i lavoratori. Il testo, tra le altre cose, mette in evidenza l’aumento medio di 80 euro per una durata contrattuale che va dal 1° giugno del 2021 al 30 giugno del 2023, l’impegno a definire il sistema negoziale su una contrattazione di secondo livello che consideri la contrattazione territoriale, a riformare l’inquadramento entro il prossimo CCNL con l’impegno a superare il primo livello già dal 1° gennaio 2022, e l’avvio di uno studio di fattibilità circa la possibilità di partecipazione dei lavoratori in azienda.

Luca Colonna e Rocco Palombella

ATTENZIONE PER I DIPENDENTI
Confimi Meccanica ancora una volta con questo contratto ha voluto sottolineare l’attenzione per i dipendenti e alcune categorie maggiormente svantaggiate nel mercato del lavoro: prevista la formula della staffetta generazionale per un passaggio appropriato di competenze rispetto alle figure aziendali con maggior esperienza e prossime al pensionamento, l’introduzione di politiche di tutela per madri lavoratrici e donne vittime di violenza le quali riceveranno un’integrazione salariale che possa supportarle nella vita sociale, ampliata la possibilità per i genitori di assentarsi dal luogo di lavoro in caso di malattia dei figli, normato, attraverso delle linee guida, lo Smart working ed è stata inserita la clausola sociale a tutela dei dipendenti in forza presso le società in occasione di un cambio di appalto pubblico.

WELFARE
Non è mancata l’attenzione al welfare: è stato destinato un importo per i flexible benefits di 150 euro per il 2021 a crescere fino a 200 euro per gli anni successivi, destinato a beni e servizi complementari al bilanciamento vita lavorativa e vita privata dei dipendenti, oltre ad un incremento del contributo aziendale per la previdenza completare che passa dal 1,6% al 2%, con un’attenzione particolare agli under 35 che riceveranno un contributo aggiuntivo di 120 € all’atto dell’iscrizione in caso di prima iscrizione.
“Con questa intesa – sottolinea il segretario nazionale della Uilm, Luca Maria Colonna – l’intera industria metalmeccanica e dell’installazione di impianti, cioè quasi due milioni di dipendenti in aziende grandi, medie e piccole, risulta coperto da un CCNL rinnovato. E soprattutto siamo riusciti a trovare soluzioni autonome nel rispetto del principio di parità di costi per le imprese e parità di tutele per i lavoratori: nel caso specifico di Confimi il CCNL, scaduto a maggio 2019, durerà fino a maggio 2023 e all’aumento qui previsto per la vigenza vanno comunque sommati i 20 euro concordati a novembre 2020. La scadenza al 2023 – ha proseguito Colonna – ci permetterà di lavorare per quella scadenza su due innovazioni importanti: la riforma dell’inquadramento e una reale diffusione della contrattazione di secondo livello nelle imprese di medio piccola dimensione di Confimi”. 

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