Jsw: Governo prenda una decisione per dare un futuro all’ex Lucchini

“Il sindacato è l’unico a ritenere la manifattura indispensabile per salvaguardare i posti di lavoro e dare una prospettiva al Paese. Purtroppo abbiamo registrato per anni la mancanza di intervento da parte dei vari governi sugli asset importanti italiani. Per questo siamo qui oggi a chiedere e rivendicare il lavoro e la salvaguardia di settori strategici”. Sono le parole che il Segretario generale della Uilm, Rocco Palombella, pronuncia a Piombino ai giornalisti che sono intervenuti il 18 maggio, sotto al Comune, dove si è svolto un presidio di lavoratori Jsw Fim, Fiom, Uilm e Uglm. Presenti anche il Coordinatore Uilm della Toscana, Vincenzo Renda, e il Segretario della Uilm Piombino, Lorenzo Fusco.
Quello che si costituirà per Piombino nei prossimi giorni non può essere un pacchetto preconfezionato, lamentano le sigle sindacali presenti, ma dovrà garantire la continuità dello stabilimento con la sostenibilità ambientale, visto che in questa fase il mercato dell’acciaio si dimostra in espansione, considerando una diversificazione che garantisca lavoro e occupazione. Fim, Fiom, Uilm e Uglm lanciano un appello. “Invitiamo tutti i lavoratori, i cittadini, i sindaci del comprensorio, la Regione Toscana e tutti i partiti politici che sostengono la nostra posizione a partecipare all’iniziativa di martedì. Una importante partecipazione servirà a dimostrare al governo che il territorio ha un obiettivo”.

Rocco Palombella a Piombino il 18 maggio 2021

DICIAMO BASTA
La Uilm, a valle dell’incontro da remoto con il ministero dello Sviluppo economico, presieduto dalla viceministro Alessandra Todde il 13 maggio scorso, aveva già espresso la sua totale contrarietà alla gestione di una vertenza che si protrae ormai da quasi dieci anni senza una soluzione definitiva.
Per la Uilm non è accettabile che Jindal continui a fare tatticismi sulla pelle di oltre 1.700 lavoratori perseguendo esclusivamente i propri interessi ed escludendo quelli sociali, che la multinazionale limiti lo sviluppo di un patrimonio industriale quale la ex Lucchini con grandi potenzialità di mercato e che il governo temporeggi nell’assumere una decisione definitiva che dia una prospettiva e un futuro certo al polo siderurgico piombinese.

SOLO PROMESSE
Sono ormai mesi che si assiste all’ennesima narrazione da parte dell’azienda su cose che si vorrebbero e si potrebbero fare, su un indefinito piano industriale, ritenuto tra l’altro inaccettabile dallo stesso ministro Giancarlo Giorgetti.
La discussione nel corso dell’incontro con la Todde è stata ancora una volta circoscritta esclusivamente alla futura commessa RFI e alla capacità produttiva del futuro forno elettrico.
Per i metalmeccanici della Uil il tempo è finito, occorre subito progettare un percorso serio di rilancio coinvolgendo tutti i soggetti interessati a dare un contributo per la soluzione definitiva.

INTERVENTO DEL GOVERNO
“Non possiamo più aspettare – conclude Palombella – Giorgetti convochi immediatamente Jindal e pretenda una risposta. Se non si scioglie il nodo sulle sue reali volontà, è difficile immaginare un futuro diverso per Piombino”.

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