Acciai Speciali Terni: sito strategico, a Governo chiediamo massima attenzione sulla vendita

“Lo stabilimento di Ast rappresenta un asset strategico non solo per il territorio ternano, ma anche per il settore siderurgico italiano per quanto riguarda gli acciai speciali. Per questo continuiamo a chiedere al governo che venga messo al centro del piano nazionale della siderurgia e che ci sia la massima attenzione sul processo di vendita. Dopo le fallimentari gestioni da parte delle multinazionali nel nostro Paese, a partire dal caso dell’ex Ilva, la cessione di Ast può rappresentare una grande occasione per garantire l’occupazione e un futuro produttivo attraverso un controllo nazionale di questa importante realtà produttiva”. Lo ha dichiarato Rocco Palombella, Segretario generale Uilm, dopo la sua visita allo stabilimento ternano e l’assemblea con i delegati di fabbrica il 19 maggio.

Rocco Palombella visita lo stabilimento di AST

LA VENDITA
Lo scorso aprile, Thyssenkrupp ha avviato la fase di accesso alla data room ai potenziali acquirenti per la cessione di Ast determinando, di fatto, il definitivo processo di vendita del sito.
Un percorso che apre nuovamente, nella storia del sito siderurgico, una fase di incertezza rispetto alla futura proprietà dello stabilimento. Chi potrà aggiudicarsi l’unico centro italiano di produzione di acciaio inox è la domanda che si pongono non solo i dipendenti dell’acciaieria, ma l’intera città di Terni e tutto il mondo siderurgico italiano e non solo. Dalle indiscrezioni emerse, all’interesse già manifestato da qualche gruppo siderurgico italiano, a partire da Marcegaglia, si aggiungerà quello di soggetti industriali esteri.

GARANZIA OCCUPAZIONALE
L’azienda ha dichiarato che la vendita, come da contratto, dovrà necessariamente essere complessiva di tutto l’assetto societario, senza spezzatini dunque tra diverse attività. Questo processo dovrebbe concludersi entro l’anno e già dai primi di giugno si avvierà una fase più stringente di selezione. La Uilm, naturalmente, vigilerà con la massima attenzione affinché non ci siano svendite di questo stabilimento che ha una storia importante alle spalle ed è molto competitivo. “Il processo di vendita deve avere come obiettivi indispensabili la garanzia occupazionale di tutti i lavoratori ternani, l’unicità dell’azienda, la crescita produttiva e degli investimenti, oltre a un piano industriale serio e di lungo periodo da parte di un soggetto industriale solido e credibile” sottolinea il leader Uilm.
“Ci aspettiamo dal governo l’avvio di una seria e approfondita discussione sul futuro della siderurgia in Italia – aggiunge – che abbia come priorità la salvaguardia occupazionale, la transizione ecologica e la sostenibilità ambientale. Bisogna porre le basi per una prospettiva che metta insieme i principali stabilimenti italiani all’interno di una strategia nazionale”.

VALUTAZIONE DELLE OFFERTE
La Uilm ha sempre ribadito l’auspicio di una valutazione delle offerte da parte dell’advisor JP Morgan, la banca d’affari nominata da Thyssenkrupp per la gestione della procedura di cessione, che prediliga non solo le offerte economiche ma “quelle che assicurino l’unicità dell’azienda, la crescita dei volumi, dell’occupazione e del volume di investimenti necessari per lo sviluppo di Ast Terni, in sostanza, un piano industriale serio e credibile garantito dalla solidità economica e finanziaria di un soggetto industriale saldamente posizionato nel mercato nazionale ed internazionale dell’acciaio.

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