Ccnl: metalmeccanici dalla parte delle donne

di Loretta Tani

Sicuramente sono una persona che pensa positivo, anche in questo lungo anno trascorso nel modo più surreale. Un anno fatto di paure per la vita dei propri cari, di protocolli da rispettare, isolamenti, chiusure, mascherine, tamponi. Nonostante tutto questo mi ritengo fortunata perché a oggi non ho vissuto questa maledetta pandemia in prima persona. Il  fatto è che tutti ci siamo dovuti adeguare a lavorare in un altro modo, e anche all’interno del mio sindacato tutto è cambiato: non solo i rapporti con il resto del nostro mondo sono oramai tutti digitali, ma anche tra di noi vicini di stanza i contatti si sono ridotti all’osso, con i colleghi perennemente chiusi nel loro ufficio in videoconferenza, sempre “cuffie muniti” e video dipendenti.

UN’INSOLITA TRATTATIVA
Questa situazione ha fatto sì che la trattativa più importante per noi, quella per il contratto nazionale di lavoro della mia categoria, i metalmeccanici, si sia svolta per la stragrande maggioranza delle persone in via telematica, limitando la presenza fisica ai soli protagonisti: il segretario generale Rocco Palombella, seguito dalla segreteria nazionale Uilm, dalle altre organizzazioni sindacali e dalle parti datoriali e, nella fase finale, da una delegazione ristretta, proprio per rispettare le norme anti covid.
D’altronde queste circostanze particolari mi hanno permesso di seguire direttamente la trattativa, anche se non dal vivo, ma comunque sempre collegata dal pc, come fossi la telespettatrice di un telefilm a episodi in cui vivi lo svolgimento della storia, guardando il protagonista portare avanti il suo progetto spiegando passo passo il suo tracciato, raccogliendo critiche e dinieghi dalla controparte, con momenti di tensione palpabili, colpi di scena, suspense per l’interruzione nei momenti in cui non c’era modo di andare avanti, incontri con la propria delegazione per fare il punto della situazione e infine, proprio come nei migliori telefilm, il protagonista che esce vincente e ottiene una vittoria che poi è anche la tua, perché sei parte di quel mondo sindacale che a molti è sconosciuto, ma del cui lavoro beneficeranno, spesso senza neanche capire quanto sacrificio e impegno è costato.
Grazie quindi a Rocco di questa grande conquista, e grazie anche a Luca, Eros, Roberto, Gianluca, Bruno, e a tutti coloro che hanno lavorato per raggiungere un obiettivo così importante per oltre un milione e 400mila lavoratori metalmeccanici.

LE CONQUISTE DEL CCNL
In questo contratto che porta a casa un aumento salariale a tre cifre, un rinnovato inquadramento, un rafforzato percorso di formazione, una maggiore contribuzione aziendale per gli under 35 su Cometa, la possibilità ai pensionati metalmeccanici di potersi iscrivere a mètaSalute, maggiore sicurezza nei posti di lavoro, si sancisce anche una grande conquista per le donne metalmeccaniche.
L’art. 24 del D. lgs 80 del 2015 sul congedo per le donne vittime di genere prevede che la dipendente inserita nel percorso di protezione relativo alla violenza di genere (debitamente certificato), ha diritto di astenersi dal lavoro per un periodo massimo di tre mesi. L’ipotesi di contratto nazionale siglato il 5 febbraio aumenta questo periodo a sei mesi di assenza, comprensivi naturalmente dei tre mesi a carico dell’Inps. Questo periodo è fruibile su base oraria o giornaliera nell’arco di tre anni.
La lavoratrice che per sua sfortuna usufruisce di questo percorso di protezione potrà richiedere il part time anche temporaneo, delle agevolazione nella flessibilità oraria e l’accesso allo smart working. Al suo rientro avrà inoltre diritto ai corsi di formazione. L’assistita poi potrà beneficiare, rispettando le norme sulla privacy, anche degli accordi sulle ferie e par solidali. Infine, qualora le condizioni aziendali lo permettano, potrà chiedere il trasferimento in un’altra città mantenendo naturalmente le stesse condizioni economiche e normative.
All’interno delle aziende metalmeccaniche le commissioni per le pari opportunità avranno il compito di promuovere iniziative utili a sviluppare la cultura del rispetto della dignità della donna. Le aziende inoltre si sono impegnate a diffondere una dichiarazione contro le molestie e la violenza nei luoghi di lavoro, così come è stato sottoscritto nell’accordo tra Confindustria, Cgil Cisl e Uil nel gennaio del 2016.
Ora che l’ipotesi di accordo c’è, bisogna pubblicizzarla e far sì che venga recepita e votata da tutti i lavoratori tramite le assemblee. Una volta approvata da tutti i lavoratori sarà finalmente il nuovo contratto dei metalmeccanici per gli anni 2021-2024. Auguro buon lavoro a tutti, orgogliosa di appartenere a questa grande squadra, la Uilm.

 

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