Esecutivo nazionale Uilm: Rinnoviamo i contratti per far ripartire il Paese

Si è svolto il 1° ottobre nella sala Bruno Buozzi presso la Uil Nazionale l’Esecutivo nazionale della Uilm. Un appuntamento importante e molto atteso, poiché si è trattato del primo in presenza dopo i mesi difficili legati alla pandemia, che è stato possibile realizzare utilizzando le mascherine e mantenendo le distanze.
Tra i presenti anche Pierpaolo Bombardieri, Segretario generale della Uil, e Ivana Veronese, che hanno voluto far sentire la vicinanza di tutta l’organizzazione ai caschetti blu.
Nella sua relazione introduttiva il Segretario generale della Uilm, Rocco Palombella, non ha potuto fare a meno di partire dai difficili momenti legati al lockdown del mese di marzo ricordando il bilancio drammatico del coronavirus: oltre un milione di morti e 35 milioni di casi positivi nel mondo.

LA PANDEMIA E IL LAVORO
“A oggi – ha ricordato Palombella – è stata utilizzata la cassa integrazione Covid per sette milioni di lavoratori. Questa ha salvaguardato 3,3 milioni di posti di lavoro, ma non ne ha evitato la perdita di 840 mila. Nei soli mesi di marzo e aprile sono stati persi 200 miliardi di produzione industriale e il fatturato dell’industria è calato nell’ultimo anno dell’8%”.

Tra i settori maggiormente colpiti c’è la siderurgia che nei primi otto mesi del 2020 ha perso circa 3 milioni di tonnellate. L’automotive ha visto un azzeramento delle immatricolazioni nei mesi di marzo e aprile, l’aerospazio prevede un ritorno ai livelli pre-Covid solamente nel 2023, telecomunicazioni e artigianato erano in sofferenza già prima della pandemia.

Nella sua relazione il Segretario generale della Uilm ha attaccato duramente il Governo su più fronti, come quello del Mes, relegato a un “mero scontro politico” e i Recovery Fund che se non destinati a progetti e riforme credibili e strutturali metteranno in seria difficoltà il nostro Paese, soprattutto considerando che 127 miliardi dovranno essere restituiti.

Il leader dei metalmeccanici della Uil ha poi fatto l’elenco delle maggiori crisi aziendali ferme al ministero dello Sviluppo economico: dalla Whirlpool di Napoli all’Ilva di Taranto. Solo per citare le due vertenze-simbolo, che stanno tenendo sotto scacco migliaia di lavoratori, famiglie e intere comunità.

RINNOVI CONTRATTUALI
Ma il focus principale della relazione ha riguardato i rinnovi contrattuali e il rapporto con Confindustria.
Per quanto riguarda il settore metalmeccanico, la Uilm è impegnata su più fronti, da Unionmeccanica Confapi alle cooperative, dagli orafi a Confimi e artigianato.
“Ma la trattativa storicamente più importante – ha detto Palombella – che ha fatto da apripista a tanti altri comparti è quella con Federmeccanica-Assistal che è entrata nella fase di merito”.
Gli incontri tenuti fino a oggi sono stati quattro: il 16 settembre a Roma l’attenzione è stata focalizzata su salute, ambiente e sicurezza, con l’obiettivo di intensificare un piano di break formativi per Rsu ed Rls; Il 17 sempre a Roma è stato affrontato il tema delle relazioni industriali e quello della partecipazione.
Gli altri appuntamenti sono stati il 23 settembre a Bologna e il 24 a Reggio Emilia. In queste occasioni si è discusso di mercato del lavoro rivendicando il rilancio dell’apprendistato e l’estensione dei diritti sindacali, economici e normativi dei lavoratori degli appalti. Inoltre è stata posta l’attenzione sull’importanza della formazione come diritto individuale di ogni lavoratore.

APPELLO A CONFINDUSTRIA
La trattativa riprenderà il 7 e 8 ottobre a Roma per discutere di temi cruciali come salario e inquadramento professionale. “A questo proposito – ha aggiunto il Segretario generale della Uilm – riteniamo gravissime le dichiarazioni di Bonomi secondo cui non si può pretendere di rinnovare puntando solo sul minimo salariale. Noi invece siamo sempre più convinti della validità e attualità della nostra piattaforma e siamo altrettanto convinti della necessità di rinnovare questo contratto, rispettando i contenuti che abbiamo presentato il 5 novembre 2019”.
“Siamo consapevoli – ha aggiunto – che la situazione rispetto a un anno fa è totalmente cambiata a causa della pandemia, ma rimangono altrettanto valide le ragioni alla base dei contenuti della nostra piattaforma. A partire da domani occorrerà informare i nostri delegati e i lavoratori sullo stato della trattativa e sulla necessità di imporre un’accelerazione”.

Il leader dei metalmeccanici si è detto consapevole dell’esistenza di forti resistenze sia da parte delle piccole aziende che dei grandi gruppi industriali “ma – ha ribadito – Federmeccanica e Assistal devono sapere che corrono un grande rischio se continuano ad ascoltare le sirene di Confindustria. Se continueranno a tenere un atteggiamento di chiusura e dilatorio non metteranno solo in discussione il rinnovo contrattuale, che di per se è già grave, ma l’intero modello contrattuale avviato nel 2016. Un modello innovativo, che prevede regole e tempi certi di rinnovo”.

PROGETTI REGIONALI
Nella chiusura del suo intervento introduttivo Palombella ha dato il via a progetti regionali di sviluppo che vedranno tutta l’organizzazione impegnata sui territori per favorire la presenza e la crescita dei delegati e degli iscritti.

La discussione dell’Esecutivo è proseguita con gli interventi dei partecipanti che hanno sviluppato un dibattito interessante e di grande spessore ribadendo come in questo difficile periodo la Uilm non abbia fatto mancare la sua presenza nei luoghi di lavoro restando un punto di riferimento solido e insostituibile.

 

 

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