CnhI: grazie ad accordo esuberi scongiurati

Nel periodo emergenziale causato dalla diffusione del Coronavirus arriva una notizia positiva dall’industria dell’automotive, in particolare per i lavoratori di CnhI: il 10 marzo è stato raggiunto un accordo quadro tra le organizzazioni sindacali e l’azienda che “scongiura il rischio di licenziamenti e individua gli strumenti utili per gestire in modo socialmente responsabile il piano di riorganizzazione degli stabilimenti italiani”, come sottolinea Gianluca Ficco, segretario nazionale Uilm responsabile del settore automotive.

ACCORDO QUADRO
L’intesa tra sindacati e azienda rientra all’interno del piano strategico approntato da Cnh Industrial per il periodo 2020-2024 e che mette a disposizione una serie di strumenti.
Per Ficco “è un’intesa importante che andrà sviluppata in ulteriori accordi locali, grazie alla quale riusciamo a scongiurare il rischio di licenziamenti anche a San Mauro e a Pregnana, dove abbiamo purtroppo potenziali eccedenze determinate dalla decisone aziendale rispettivamente di riconvertire e di cessare la produzione”. “Sono previste misure – continua il Segretario nazionale Uilm – anche per lo stabilimento di Brescia e si compie una dettagliata ricognizione della missione produttiva di tutti gli altri stabilimenti italiani”.

ESUBERI SCONGIURATI
Per evitare licenziamenti, grazie all’accordo, aggiunge Ficco, “si contemplano un ventaglio di soluzioni, da adoperare in modo differenziato negli stabilimenti di Pregnana, San Mauro e Brescia, quali proposte di trasferimento incentivato in altri siti del Gruppo, esodi incentivati volontari, ricorso ad ammortizzatori sociali conservativi, utilizzo ove possibile di distacchi e trasferte allo scopo di ridurre la permanenza in CIGS”.
“Infine per il sito di Pregnana è prevista – prosegue il responsabile Uilm del settore automotive – la ricerca, da parte aziendale, di soggetti industriali disponibili a rilevare il sito, a condizioni agevolate, per lo svolgimento di attività imprenditoriali sostenibili nel lungo periodo e capaci di assorbire una parte dell’attuale occupazione, nonché eventuali opportunità di reimpiego da parte di altre aziende sul territorio”.
Questi strumenti saranno a disposizione dei tavoli locali ferma restando una cabina di regia nazionale.
“Abbiamo raggiunto l’intesa conformemente alle disposizioni emanate per contenere l’epidemia in corso, avvalendoci di call conference e di scambi informatici. Speriamo – conclude Ficco – che presto superata l’emergenza saremo in condizioni di incontrarci di persona al Ministero dello Sviluppo economico”.

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