Whirlpool: 31 ottobre giornata di mobilitazioni

Giovedì 31 ottobre sarà una giornata piena di mobilitazioni per solidarietà e dare maggiore forza alla lotta dei lavoratori di Napoli di Whirlpool, nel giorno precedente all’annunciata fine dell’attività produttiva dello stabilimento, e mandare un messaggio di allarme al governo per le numerose crisi irrisolte che permangono al ministero dello Sviluppo economico.

LE MOBILITAZIONI
Dopo la comunicazione da parte dell’azienda attraverso i media della cessazione di produzione di lavatrici nello stabilimento di Napoli a partire dal primo novembre, le organizzazioni sindacali “ritengono fondamentale e urgente la ripresa del confronto fra le parti e inaccettabile, sia nel modo che nel merito, l’ennesima decisione unilaterale assunta da Whirlpool” scrivono in un comunicato congiunto Fim Fiom e Uilm. Le tre sigle sindacali, in concomitanza con lo sciopero generale provinciale dichiarato da Cgil, Cisl e Uil di Napoli, proclamano quattro ore di sciopero per tutti gli stabilimenti italiani.
E per lo stesso giorno le segreterie nazionali di Fim, Fiom e Uilm hanno indetto due ore di sciopero da parte di tutti i metalmeccanici per chiedere al governo e alle imprese una svolta nelle politiche industriali al fine di affrontare e dare soluzione ai circa 160 tavoli di crisi aziendali aperti al Mise.
Una decisione presa dalle tre organizzazioni sindacali perché “è necessario attivare politiche industriali e ammortizzatori sociali che accompagnino questa fase di transizione ecologica tutelando l’occupazione” dichiarano in una nota congiunta. “In un anno record per morti e infortuni sul lavoro bisogna tornare a investire per una forte cultura condivisa sulla sicurezza”, aggiungono Fim Fiom e Uilm che danno appuntamento per il 20 novembre a Roma dove si terrà una grande assemblea nazionale dei delegati per rilanciare l’iniziativa su questi temi.

POSIZIONE DELLA UILM
“Se Whirlpool ritiene di poter impunemente rinnegare un accordo sottoscritto, oltre che con i sindacati, con le istituzioni italiane, evidentemente è perché considera il governo incapace di far rispettare gli accordi” ha dichiarato Gianluca Ficco, Segretario nazionale Uilm e responsabile del settore degli elettrodomestici e automotive. “Dobbiamo dimostrare il contrario – conclude – non solo nell’interesse dei lavoratori di Napoli, ma per scongiurare una pericolosissima deriva nel nostro Paese”.

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