Progetto “REBALANCE”, la riunione conclusiva

La Confederazione Europea dei Sindacati (Ces) ha organizzato per il 24 ottobre una riunione conclusiva facente parte di un progetto partito nel 2017 intitolato “Rebalance”, che vede coinvolti dieci Paesi membri dell’Unione Europea e che ha avuto come argomento principale il migliore equilibrio tra la vita familiare e lavorativa e la migliore condivisione di responsabilità di cure tra uomini e donne. Un primo passo importante è stato raggiunto nella legislazione europea in quanto a giugno è stata approvata la nuova direttiva europea.

LA DIRETTIVA EUROPEA

I punti focali della direttiva affrontati sono stati:

Il congedo di paternità: il padre o secondo genitore potrà prendere un congedo di almeno dieci giorni in prossimità della nascita del figlio, retribuito ad un livello pari a quello stabilito a livello UE per il congedo di maternità. Tale diritto non è subordinato ad alcun requisito di anzianità, mentre per il pagamento del suddetto congedo il requisito di anzianità è pari a sei mesi.

Il congedo parentale: diritto individuale di quattro mesi di congedo di cui due retribuiti, ma non trasferibile tra i due genitori. Il livello di retribuzione e l’età del figlio verranno successivamente stabiliti dagli stati membri.

Il permesso dei prestatori di assistenza: un concetto nuovo a livello europeo stabilito per i lavoratori che prestano assistenza e cura ai familiari affetti da patologie. Potranno prendere cinque giorni lavorativi all’anno. Comunque è previsto che gli stati membri possano assegnare un periodo diverso analizzando caso per caso e introdurre anche delle condizioni aggiuntive.

Modalità di lavoro flessibile: il diritto dei genitori di richiedere tali modalità è stato esteso per includere i lavoratori con responsabilità di cure all’interno del nucleo familiare.

IL TAVOLO DELLA CONTRATTAZIONE

Nella riunione sono intervenuti diversi relatori, i quali hanno presentato le loro prime conquiste a livello di contrattazione collettiva. IG Metall ha illustrato come nel contratto collettivo dei metalmeccanici tedeschi siano riusciti ad ottenere, dopo uno sciopero che ha visto coinvolti più di un milione e mezzo di lavoratori, il diritto agli orari flessibili al fine di accudire figli o familiari affetti da patologie, e quindi maggiore determinazione nella scelta di orari e il diritto da parte dei lavoratori sull’opzione di riduzione dell’orario di lavoro.

In Slovenia il Sindacato della Polizia ha ottenuto, al fine di accudire figli o familiari affetti da patologie, il diritto a non superare i 30 Km negli spostamenti per lavoro, salvo consenso del lavoratore stesso, e per coloro che fanno la turnazione di ottenere il turno di mattina fino alle 15.30.

In Finlandia i chimici, che vedono 150mila iscritti tra pubblico e privato e che hanno il 55% di donne tra i loro lavoratori, nella loro contrattazione hanno raggiunto 3 obiettivi:

– Il congedo temporaneo per malattia improvvisa o morte di un parente stretto non viene detratto dallo stipendio o dalle ferie annuali di un dipendente;

– Il congedo breve di quattro giorni, che è utilizzabile per la malattia del figlio fino a 10 anni, ma che in casi particolari può superare questo target di età;

– La banca ore, con la possibilità del lavoratore di depositare e utilizzare le ore in conformità alle regole convenute.

TOOLKING: “LA CASSETTA DEI FERRI”

La Ces, pur apprezzando la direttiva, riconosce che c’è ancora da fare per migliorare l’equilibrio tra tempi di vita e di lavoro: parlando per esempio del congedo parentale e dei prestatori di assistenza, il permesso dovrebbe essere retribuito, in modo che non finisca per essere solo appannaggio delle persone più abbienti. Sulla flessibilità del lavoro si parla di diritto di chiedere tale modalità, ma non è detto che l’azienda lo conceda.

Il compito del sindacato è di esercitare una pressione sui Governi per il recepimento della direttiva, che entrerà in vigore nel 2022, e per il conseguimento di norme superiore ai requisiti minimi. A tal fine la Ces mette a disposizione dei Sindacati europei la cosiddetta cassetta dei ferri “TOOLKING”, una serie di indicazioni che aiutino a svolgere al meglio il nostro lavoro, partendo dalla valutazione di tale direttiva rispetto alla nostra legislazione, da quale sia la posizione del sindacato e da quali siano i bisogni reali ed effettivi. Tutto ciò al fine di individuare quali siano le questioni specifiche legate alla conciliazione che il governo potrebbe considerare come iter di recepimento della direttiva, e poter lavorare su proposte e testi legislativi, preparare un elenco di argomenti, facilitare i rapporti con i rappresentanti dei ministeri che si occupano del recepimento della direttiva, sviluppare una strategia di comunicazione per far conoscere al meglio la direttiva, collaborare con le altre organizzazioni, inviare lettere ai ministeri competenti sulle nostre posizioni e organizzare convegni in materia.

Una giornata di lavoro veramente intensa, che ha visto tra l’altro coinvolte molte donne e pochissimi uomini. Mi auguro che nel futuro ci sia una maggiore presenza e partecipazione perché solo insieme si può vincere la battaglia dell’equità.

Qui di seguito trovate il link della direttiva europea:

https://www.cliclavoro.gov.it/Normative/Direttiva-UE-1158-20-giugno-2019.pdf

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