Lo Spazio da conquistare

di Guglielmo Gambardella

In occasione della riunione del Comitato aziendale europeo di Thales Alenia Space, svoltosi a Cannes il 21 maggio scorso, il sindacato italiano ha rappresentato e sostenuto le ragioni di un settore strategico: siamo chiamati tutti insieme, aziende, sindacati e Istituzioni a valorizzare lo “Spazio” e la sua filiera produttiva.
Le tecnologie spaziali assumeranno, nei prossimi anni, un ruolo sempre più importante nella vita quotidiana dei cittadini, dai trasporti alle telecomunicazioni, dalla Difesa alla Sicurezza per il sistema Paese Italia e l’Europa intera.

AZIONI DA METTERE IN CAMPO
Al meeting di Cannes abbiamo ribadito la necessità di mettere in campo tutte le azioni utili per la valorizzazione della più grande azienda manifatturiera europea di satelliti, sia nella gestione dell’azienda sia nella capacità di comunicarne il valore economico, industriale e sociale delle attività nel settore Spazio.
Thales Alenia Space, fra i leader mondiali nella produzione di satelliti, è una joint venture di Thales (67%) e Leonardo (33%) con oltre 8.100 dipendenti e 14 siti industriali in Europa (Francia, Italia, Spagna, Svizzera, UK, Germania, Belgio e Polonia), di cui quattro in Italia; nel 2018 TAS ha fatturato circa 2,5 miliardi di euro, di cui 700 milioni Italia. Quella francese e quella italiana sono le entità nazionali maggiori della JV.

TRIENNIO IN CRESCITA
Jean-Löic Galle, Ceo di TAS, ricordando l’importante crescita registrata nel triennio 2014-2016 ha evidenziato l’attuale difficile situazione di mercato; tale situazione sta già producendo rilevanti effetti sull’andamento aziendale costringendo il management a rivedere gli obiettivi di budget degli ordini per l’anno in corso. A soffrire particolarmente è la business line “Telecomunicazioni” le cui attività sono localizzate al 90% nei siti di TAS Francia e per il restante 10% in Italia; la direzione aziendale ha già dichiarato un esubero di circa 500 lavoratori nei siti transalpini.
La stessa Leonardo, con il comunicato del Consiglio di Amministrazione di Leonardo riunitosi l’8 maggio scorso per approvare i risultati del primo trimestre 2019, aveva segnalato il minor risultato del settore Spazio, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, da ricondurre alle “minori attività sviluppate, in particolare per satelliti di telecomunicazioni, e ai maggiori costi per attività di sviluppo relativi a piattaforme satellitari di nuova generazione”.

UNA FASE TRANSITORIA
In attesa della ripresa del mercato, in particolare di quello Istituzionale, si dovrà gestire questa fase transitoria con una attenta gestione dell’occupazione e della pianificazione delle attività.
Il Ceo della JV italo-francese ha annunciato, nel corso della suddetta riunione del cae, di aver già ricevuto il sostegno dei due azionisti per il superamento della delicata fase: il gruppo Thales metterà a disposizione oltre 2.500 posizioni di lavoro nel gruppo francese su cui trasferire le risorse a “scarico lavoro” di TAS mentre Leonardo verificherà la possibilità di fornire contratti di attività di engineering e pacchetti di lavoro alla JV in alternativa all’eventuale futura assegnazione esterna  a fornitori del gruppo aerospaziale italiano.

Al meeting tenutosi nella sede Thales Alenia Space in Costa Azzurra, abbiamo manifestato perplessità sull’efficacia della riorganizzazione “transnazionale” messa in atto dal management italo-francese.

QUALCHE PERPLESSITÀ
La Uilm ha manifestato forte perplessità anche sui ritardi da parte della Direzione aziendale nella individuazione delle origini dei sovra-costi sui programmi di lavoro che hanno pesantemente inciso sui risultati economici complessivi della JV; la nostra organizzazione ha inoltre evidenziato lo squilibrio nella gestione dei livelli occupazionali fra le diverse entità nazionali (in particolare di quella francese), in funzione degli attuali carichi di lavoro, a fronte della più attenta gestione italiana che invece è stata perseguita con eccessiva “prudenza” mediante l’uso, ai limiti della vigente normativa, del lavoro in subappalto nonostante le numerose segnalazioni della Uilm nei passati incontri con la direzione TAS.

LA PIATTAFORMA FIM FIOM UILM
Nell’ultima riunione di Coordinamento Nazionale, tenutasi lo scorso 13 maggio, Fim Fiom Uilm hanno deciso, quindi, di avviare il percorso di costruzione e presentazione della piattaforma per il rinnovo del contratto integrativo aziendale di TAS per aprire un confronto con la direzione aziendale: definire un chiaro scenario di prospettiva e delineare una precisa strategia industriale in grado di assicurare il posizionamento di TAS JV e di TAS Italia nel mercato di riferimento sarà prioritario nella realizzazione del nuovo contratto di secondo livello. La Uilm ritiene che quest’occasione debba rappresentare un’importante opportunità per valorizzare questa realtà industriale e dei suoi addetti ma, al tempo stesso, mettere al centro dell’attenzione del governo, delle Istituzioni e degli enti tecno-scientifici la necessità di porre in essere politiche di sostegno alla Ricerca e Sviluppo delle attività spaziali.

UNA REALTÀ DA VALORIZZARE
Nonostante in Italia ci siano oltre 250 aziende del settore che danno lavoro a 6.300 persone, che hanno sviluppato un volume d’affari nell’anno 2017  pari a 1,9 miliardi di euro, nonostante ogni euro investito nelle attività spaziali ne produce 11 di ritorno economico sul territorio, nonostante l’Italia sia uno dei pochi Paesi al mondo a possedere di una filiera di prodotto completa nel settore e Thales Alenia Space Italia sia un’azienda all’avanguardia nello sviluppo delle tecnologie spaziali e partecipi ai più importanti programmi internazionali, l’industria spaziale italiana continua a essere un’eccellenza poco conosciuta e apprezzata nel nostro Paese.
La Uilm continuerà a essere impegnata nella valorizzazione del settore e di tutti i lavoratori che in esso quotidianamente esprimono competenze e professionalità. 

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