SiderAlloys: nodi ancora da sciogliere

di Guglielmo Gambardella

Il  9 maggio si è svolto, presso il ministero dello Sviluppo economico, un incontro di verifica del progetto di riavvio dello smelter ex Alcoa di Portovesme rilevato dalla società SiderAlloys Italia SpA. E’ stato l’ultimo di una lunga serie da quando la SiderAlloys Holding Italia Srl, società riconducibile al gruppo svizzero SiderAlloys, aveva presentato, nel febbraio 2018, il progetto di rilancio dello stabilimento del Sulcis e annunciato, nel corso dell’incontro presso il dicastero dello Sviluppo economico del 3 maggio 2018, la partenza del revamping entro il mese di agosto dello stesso anno dopo la prevista aggiudicazione a un Main Contractor dei lavori di realizzazione del progetto.

IL PROGETTO
Ricordiamo che l’investimento previsto per il progetto di rilancio dello smelter è pari a circa 140 milioni di euro da realizzare con il supporto Invitalia, l’Agenzia nazionale per l’attrazione degli investimenti e lo sviluppo d’impresa. Il riavvio dell’impianto consentirebbe il riassorbimento di tutti i lavoratori diretti ex Alcoa e quelli dell’indotto.
Purtroppo, a distanza di un anno dall’annuncio della ripartenza dello smelter, lo stabilimento sardo è ancora fermo e i lavoratori riassorbiti del bacino ex Alcoa sono solo 70, la restante parte è scoperta di ammortizzatori sociali.

STATO DI AVANZAMENTO
Nel suddetto incontro del 9 maggio abbiamo verificato lo stato di avanzamento del progetto con la presentazione del piano industriale “definitivo”: sono stati illustrati i dettagli degli interventi tecnici per il riavvio degli impianti, le attività di pre revamping e il piano di riassorbimento dei lavoratori che a regime dovrebbero arrivare a 376 unità.
L’azienda ha ribadito la necessità, per una piena sostenibilità del business, di definire con il fornitore dell’energia un costo della stessa pari a 24,5 MW/h. Attualmente, questo prezzo dell’energia, nonostante la possibilità dell’utilizzo degli strumenti di agevolazione tariffaria non è acquisibile.

QUESTIONI APERTE
L’azienda ha dichiarato, inoltre, di aver proceduto con la firma del contratto di fornitura degli impianti e dei macchinari per il revamping dello smelter. La mancanza di importanti elementi di certezza, rispetto alle annunciate volontà, non ci consente ancora di poter esprimere una valutazione complessiva sul progetto di rilancio dello stabilimento ex Alcoa. Il governo ha dichiarato che continuerà a porre le basi strutturali a una soluzione per lo stabilimento di Portovesme e di voler supportare l’azienda nell’implementazione di un piano industriale sostenibile.

PROSSIMA TAPPA
A tal proposito, già a partire dalla prossima settimana, verranno concordati tavoli tecnici a cui parteciperanno MiSE, Regione Sardegna, SiderAlloys, Invitalia e il fornitore dell’energia. In occasione del prossimo incontro, previsto per il prossimo 12 giugno 2019, verificheremo anche lo stato avanzamento dei previsti interventi di pertinenza del governo a supporto dello stesso progetto

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