Electrolux si consolida 

L’8 marzo scorso, al ministero dello Sviluppo economico, Electrolux ha presentato un piano industriale che consolida e rafforza la presenza del gruppo svedese in Italia, attraverso 140 milioni di investimenti previsti nel triennio 2019-2021 per le fabbriche di casa nostra. A cui sono da aggiungersi ulteriori 130 milioni, da deliberare, destinati a una radicale trasformazione della fabbrica di frigoriferi di Susegana, con importanti interventi riguardo l’automazione e la digitalizzazione dei processi produttivi. “In quella occasione abbiamo ribadito la necessità di avviare al più presto un confronto specifico per Susegana al fine di favorire gli investimenti e garantire un futuro stabile ai lavoratori”, ci spiega il responsabile nazionale Uilm del settore, Gianluca Ficco.

CRITICITÀ OCCUPAZIONALI
I volumi previsti per il triennio 2019-21 rimarrebbero costanti, intorno agli 800mila pezzi. A fronte di ciò, l’azienda stima circa sessanta lavoratori in esubero a Susegana, buona parte dei quali maturerebbero i requisiti pensionistici nello stesso periodo. Alcune criticità occupazionali permangono però dai precedenti piani industriali per gli stabilimenti di Porcia e Solaro. “La gestione di tali esuberi attraverso piani sociali e importanti incentivi all’esodo ha permesso, soprattutto per lo stabilimento lombardo, di ridurre drasticamente il ricorso agli ammortizzatori sociali”, continua Ficco. Nel corso dell’incontro è stato sottoscritto tra le parti un accordo che estende anche ai lavoratori di Porcia la possibilità di beneficiare di un incentivo all’esodo di 100mila euro, a cui gli interessati dovranno aderire entro il prossimo 8 aprile. Per lo stabilimento di Solaro è stata chiesta al governo la possibilità di utilizzare i contratti di solidarietà residui in modo più flessibile, per garantire anche per il 2020, qualora fosse necessario, l’utilizzo degli stessi.

RISULTATO DI LOTTE E SACRIFICI 

Nel complesso il piano industriale è positivo, poiché consolida la presenza della multinazionale svedese nel nostro Paese e la estende con l’acquisizione di due nuove fabbriche, la Best di Fabriano, che produce cappe, e la Spm di Modena del settore Professional. “Tutto ciò – aggiunge Ficco – è anche e soprattutto il risultato delle lotte e dei sacrifici delle lavoratrici e dei lavoratori che hanno permesso di superare la fase difficile degli scorsi anni con il raggiungimento dell’accordo del 2014”.

SUSEGANA
Il 26 marzo, a Mestre, si è tenuto quindi l’incontro tra il coordinamento nazionale di Fim, Fiom e Uilm e la direzione aziendale che ha confermato il possibile piano di investimenti per lo stabilimento di Susegana, pari dicevamo a 130 milioni di euro, di cui 80 milioni sul processo, 35 sul prodotto e 15 sulle altre voci, a iniziare da sicurezza e ergonomia. Il piano prevedrebbe la allocazione a Susegana della futura alta gamma di prodotti, la costruzione di dieci nuovi impianti tecnologici, quattro flussi logistici ottimizzati e due nuove linee fortemente automatizzate; le nuove postazioni saranno disegnate nel rispetto dei criteri ergonomici, con una serie di migliorie quali la eliminazione delle fasi di lavoro più gravose, l’aumento delle postazioni in cui è possibile lavorare da seduti e il fermo del pezzo da montare presso la postazione lavorativa. Gli investimenti inizierebbero già nel 2019, ma le nuove linee, che si aggiungerebbero a una già esistente, e le nuove produzioni partirebbero nel 2022. Dal punto di vista occupazionale in tal modo si avrebbero circa 60 eccedenze nel 2022, quasi del tutto coperte tuttavia con chi nel periodo 2019-2022 potrebbe agganciare la pensione attraverso due anni di Naspi.

ACCORDO SU TURNI E GETTITO PRODUTTIVO
L’investimento e la assegnazione a Susegana della nuova gamma di prodotti sono stati, però, subordinati da Electrolux al raggiungimento di un accordo su turni e gettito produttivo. Quanto ai turni, Electrolux intende applicare la forma modificata di 6X6 applicata negli anni ‘90, in cui erano previsti tre turni dal lunedì al venerdì di circa 6,25 ore e due turni il sabato di 6 ore (il differenziale con le 40 ore settimanali contrattuali veniva colmato in parte dall’azienda, in parte con l’assorbimento di Par). Quanto al gettito produttivo, Electrolux sui nuovi impianti dal 2022 prevede un gettito orario massimo di 104 pezzi l’ora nel premontaggio e 100 pezzi l’ora nel montaggio.

LA POSIZIONE DELLA UILM
“La Uilm è consapevole che il nuovo investimento e le nuove allocazioni produttive sono importantissime per il futuro della fabbrica di Susegana – dichiara Ficco – ma è altrettanto importante cercare di negoziare le migliori condizioni possibili per i lavoratori sull’organizzazione del lavoro e sulla turnistica”. Per questo è stato chiesto di approfondire i risvolti occupazionali, per poter verificare le affermazioni di principio fatte dall’azienda, a cominciare dalla dichiarata disponibilità alla riqualificazione professionale e alla reinternalizzazione di alcune produzioni. Inoltre per quanto riguarda la turnistica, la Uilm si è riservata di proporre soluzioni alternative che siano in grado di conciliare le esigenze della produzione e con quelle dei lavoratori, in ogni caso migliorando gli accordi passati. Sul gettito produttivo, si ritiene che vadano costruiti, con l’effettivo coinvolgimento dei delegati sindacali, condizioni per un lavoro migliore dal punto di vista della salute e del rischio di malattie professionali: il gettito è difatti solo uno degli aspetti importanti, ma forse ancor di più lo sono le saturazioni, l’ergonomia e l’organizzazione del lavoro.

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