I sindacati europei alla ricerca di una strategia per GE

di Guglielmo Gambardella

“Pretendere il rispetto degli accordi sottoscritti in materia di informazione e consultazione con i sindacati; General Electric non può informare i Sindacati delle conseguenze per i lavoratori delle sue decisioni e non rivelare la sua strategia complessiva”. È questa la sintesi della discussione svolta nel corso della riunione di coordinamento di IndustriAll Europe, tenutasi il 18 febbraio scorso a Bruxelles, e che ha visto la partecipazione di 30 delegati provenienti dall’Italia, Spagna, Belgio, Svizzera. Francia, Olanda, Polonia, Regno Unito e Turchia.

CRISI FINANZIARIA
La conglomerata statunitense, presente nei settori delle assicurazioni, tv, motori dei jet, ascensori, turbine elettriche, fino alle trivelle petrolifere, è da diversi mesi alle prese con la più grave crisi finanziaria mai registrata nei suoi 125 anni di storia; un disastroso crollo del valore in Borsa che ha visto il market cap passare dai circa 300 miliardi di dollari di qualche anno fa a un valore attuale di circa 70 miliardi e un indebitamento salito a oltre 100 miliardi di dollari.

IL CAE
General Electric da essere esempio virtuoso e impresa simbolo del Made in USA, è diventata riferimento negativo di business model. A fronte di queste enormi difficoltà, GE ha deciso di procedere con una profonda ristrutturazione, tagli e cessione di assets al fine di ridurre l’enorme debito accumulato. Appena un anno fa, General Electric e IndustriAll avevano raggiunto un accordo per la costituzione del CAE composto da una struttura trasversale, Comitato Centrale, e singoli Comitati per ogni business. Ma nonostante l’accordo sottoscritto con i sindacati europei, Il colosso americano si rifiuta di ottemperare alla direttiva europea che impone alle azienda di fornire le informazioni sulla situazione  aziendale.

INSOFFERENZA
Il quadro emerso nel corso della riunione, svoltasi nella capitale belga, ci riporta un management che non vuole svelare “preventivamente” ai rappresentanti sindacali, sia a quelli dei comitati di settore che a quelli del comitato centrale, la strategia complessiva per il risanamento del gruppo, e che mostra di voler procedere, di fatto, con un approccio di sintetici annunci e realizzazione dei singoli interventi nelle diverse aree di business. È quindi evidente l’insofferenza verso questo approccio da parte dei sindacati che non accettano di discutere con un’azienda che ha già preso decisioni che potrebbero comportare impatti occupazionali importanti, come quelli annunciati nella divisione delle “Rinnovabili” o le vendite di stabilimenti e attività della divisione “Power”, dopo aver pianificato lo “spezzatino” del business.

PROCEDIMENTO LEGALE
Il coordinamento sarebbe giunto, quindi, a maturare l’idea di voler avviare, a fronte del perdurare dell’insufficiente livello di informazioni, un procedimento legale presso il Tribunale competente (Regno Unito) nei confronti di GE per esigere il rispetto degli impegni previsti. In Italia GE è presente attraverso diversi business, fra cui quello di Aviation (Avio Aero) e Oil&Gas (Nuovo Pignone) con oltre 10mila addetti.

AERONAUTICA
Nel corso della riunione dell’Osservatorio Strategico di Avio Aero e Getti Speciali (Aviation), tenutasi a Torino lo scorso 20 febbraio fra le organizzazioni sindacali e la direzione aziendale, è emerso che il business dei motori aeronautici si riconferma una attività con le migliori performance industriali e finanziarie del gruppo; una condizione che determinerebbe una situazione di tranquillità rispetto alla sostenibilità e prospettiva del business, ma che in uno scenario di riorganizzazione del gruppo, non rappresenta un elemento di certezza sul futuro assetto societario.

LA POSIZIONE DELLA UILM
La Uilm ha quindi auspicato che la multinazionale americana adotti una strategia mirata al mantenimento di questa e altre attività industriali all’interno del gruppo in un progetto complessivo di prospettiva in alternativa all’adozione di soluzioni esclusivamente finanziarie per il superamento delle dichiarate difficoltà. La Uilm continuerà a monitorare costantemente, a tutti i livelli, anche con la direzione aziendale di GE Avio Aero, l’evoluzione della situazione del gruppo General Electric.

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