L’Editoriale

Cari lavoratori,

siamo ormai nel pieno della ripresa dell’iniziativa sindacale dopo la brevissima pausa di fine anno. Le riunioni dell’Esecutivo della Uil di metà gennaio, il conseguente Consiglio nazionale del giorno successivo e  l’Esecutivo della Uilm del 22 gennaio, sono stati appuntamenti importanti. Abbiamo avuto, infatti, la possibilità di verificare le diverse situazioni che si sono determinate nei territori nazionali e lo stato di interlocuzione di Cgil Cisl e Uil sui temi della piattaforma presentata e riguardante la manovra economica.  

Come tutti sapete, abbiamo registrato un timido tentativo da parte del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, di convocare Cgil Cisl e Uil la sera del 18 gennaio. Con un po’ di coraggio reciproco in più poteva essere una buona occasione per aprire nuovi spazi di confronto e rinviare la manifestazione del 9 febbraio, a fronte di un percorso certo e strutturato, con l’impegno di voler accogliere quelle migliorie legate al reddito di cittadinanza, Quota 100 e decreto dignità. Tuttavia, il governo non ha avuto la determinazione di investire su questo spiraglio e ha dato il là alla riconferma della manifestazione. 

Ovviamente la stessa manifestazione non è finalizzata esclusivamente alla protesta nei confronti di questo governo, ma è soprattutto a sostegno delle ragioni messe nero su bianco sulla piattaforma di Cgil Cisl Uil, una piattaforma di grande respiro, basata su una visione di sviluppo del Paese.
L’obiettivo è quindi quello di catturare l’attenzione del governo sui nostri temi: lavoro, fisco, pensioni, sviluppo, crescita, solo per citarne alcuni.

Per quanto riguarda, invece, l’esecutivo nazionale della Uilm, abbiamo avuto modo di verificare insieme lo stato delle vertenze aperte e anche programmare gli importanti appuntamenti del 2019. 

Abbiamo all’orizzonte un anno ricco di impegni, a partire dal confronto sul Ccsl di Fca, Cnh Industrial e Ferrari. La trattativa è in una fase molto avanzata, ci aspettiamo una conclusione entro la metà di febbraio considerando che in questi mesi si sono tenuti innumerevoli incontri e affrontati quasi tutti i temi presenti nell’articolata piattaforma. Nonostante le difficoltà inaspettate, a partire dall’ormai famoso ecobonus, il confronto sembra andare verso la sua conclusione. Prima però di esprimere giudizi di merito e conclusivi aspetteremo gli incontri della prossima settimana. 

L’altro tema importante che ci riguarda è il rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro in scadenza al 31 dicembre 2019. A tal proposito sentiamo la necessità di effettuare una verifica sullo stato di applicazione del contratto stesso. Come ricorderete il CCNL firmato il 26 novembre del 2016 è stato caratterizzato soprattutto da temi innovativi: previdenza complementare integrativa, formazione continua come diritto individuale, flexible benefits. Per questo motivo iniziamo una fase di discussione, che sarà anche l’occasione per cominciare ad accogliere le richieste di tutte le nostre strutture, di tutti i lavoratori interessati.
Vogliamo rinnovare anche il contratto degli artigiani, scaduto il 31 dicembre 2018, quello Confimi, che scadrà a maggio 2019. 

Nel corso dell’Esecutivo abbiamo, quindi, deciso di riunire tutti gli Attivi regionali, a partire già dalla metà di febbraio. Ovviamente questi appuntamenti non sostituiscono le iniziative già in programma o che verranno programmate a livello provinciale. Il nostro obiettivo è quello di arrivare preparati all’Assemblea nazionale, che prevediamo di realizzare a giugno, per fare il punto complessivo sui temi e organizzare tutti i confronti che partiranno subito dopo.

Uno fra tutti quello di Federmeccanica, poiché rappresenta una delle vertenze che determineranno il sistema contrattuale in generale, e non solo nel mondo industriale. Inutile ricordare il tentativo, quattro anni fa, di mettere in discussione e delegittimare la contrattazione di primo livello, sia nel sistema pubblico che in quello privato. La situazione non è cambiata e per alcuni versi è peggiorata la condizione economica del sistema Paese, ma l’idea di delegittimazione e di fare a meno di uno strumento come quello del contratto è sempre in agguato, sia nella compagine governativa che, soprattutto, nel sistema delle imprese.

Per noi, quindi, rinnovare i contratti nazionali di lavoro rappresenta una delle sfide più importanti e impegnative di questo 2019. Ovviamente, tutte le nostre attività si aggiungeranno a quelle che la Uil riterrà opportune, sulla base del confronto in atto col governo. Ribadiamo quindi il nostro impegno incondizionato sulla riuscita di tutte le iniziative della Uil, a partire dalla già citata manifestazione del 9 febbraio. 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *