CCSL: presentata a Torino la piattaforma alla delegazione aziendale

“Per i lavoratori di CNHI, Ferrari, Iveco e Stellantis nel rinnovo del CCSL chiediamo innanzitutto la piena salvaguardia del potere di acquisto, ma anche condizioni di lavoro migliori e relazioni industriali pienamente improntate al dialogo”. Lo dichiarano Rocco Palombella, segretario generale Uilm, e Gianluca Ficco, segretario nazionale Uilm responsabile del settore auto, al termine del primo incontro di trattativa tenutosi il 26 ottobre a Torino per il rinnovo del Contratto collettivo specifico di Lavoro in scadenza a fine anno.
In particolare, Palombella ricorda come “durante la pandemia questi Gruppi industriali hanno fatto la differenza mettendosi a disposizione del Paese. Sono state prodotte mascherine e altri dispositivi di sicurezza, e questa non è una cosa secondaria. Noi siamo stati i primi a dire che questo era possibile e abbiamo fatto storia”. “Questo dimostra – sottolinea ancora – la solidità delle relazioni industriali e il rapporto con i lavoratori. Oltre agli effetti devastanti della pandemia è arrivata la guerra e oggi siamo nel pieno della transizione ecologica. Tanti eventi inediti e concomitanti che rendono questo periodo particolarmente difficile. Io penso che però noi siamo qui per reagire, per continuare a mettere al centro il lavoro e il rinnovo del contratto è centrale”.

Rocco Palombella intervistato a Torino per il rinnovo del CCSL

SALVAGUARDIA DEL SALARIO
“La prima urgenza del mondo del lavoro – spiegano i sindacalisti della Uilm – è la salvaguardia del salario dagli improvvisi aumenti del costo della vita e specificamente dei beni essenziali. Per questo rivendichiamo aumenti tali di recuperare appieno l’inflazione dell’anno precedente, pari in base alle attuali stime al 8,4% nel 2023, al 4,5% nel 2024, al 2,5% nel 2025, mentre per il 2026 non si hanno ancora previsioni minimamente attendibili. Al contempo chiediamo di rivalutare e di migliorare i premi aziendali, differenziandoli per i vari gruppi sulla scorta di quanto già in parte fatto”. “Al contempo dobbiamo evitare – proseguono Palombella e Ficco – che le esigenze di riduzione di costo, causati indirettamente dal passaggio alla elettrificazione, si traducano in peggioramenti delle condizioni di lavoro, poiché la salvaguardia di condizioni pienamente rispettose della salute e della sicurezza è del tutto irrinunciabile. Inoltre chiediamo di discutere temi importanti quali lo smart working, le trasferte, la formazione, il diritto allo studio e altri ancora che possono essere oggetto a nostro avviso di miglioramento”.

LA RISPOSTA AZIENDALE
Le Direzioni aziendali in risposta all’esposizione della piattaforma hanno sottolineato la difficoltà del momento, determinata innanzitutto dalla aggressività della strada scelta dalla politica europea per la transizione energetica, e hanno puntualizzato la necessità di contenere i costi, in aumento sul versante degli approvvigionamenti energetici, finanziari e delle materie prime, giudicando di conseguenza pesanti le rivendicazioni del sindacato.
In ogni caso è stato stabilito un calendario serrato di confronto che fa sperare, pur in un contesto mutato, nella possibilità di rinnovare quelle relazioni partecipative che hanno rappresentato l’aspetto migliore del CCSL. Gli incontri si terranno a Torino i giorni 15, 21 e 22 novembre, 5, 6, 12 e 13 dicembre.

La delegazione Uilm a Torino

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