L’Editoriale

Care lavoratrici e cari lavoratori

sono trascorsi solo pochi giorni dalla fine del nostro XVII Congresso Nazionale, momenti vissuti insieme a oltre 700 delegati con un alternarsi di sentimenti, sia per la buona riuscita di un evento così significativo per la vita di un’organizzazione, che per il momento storico che stiamo vivendo.

Ho già avuto modo di ringraziare tutti per la presenza così numerosa e per il contributo che è stato offerto all’importante dibattito che si è sviluppato. Come ho avuto modo di dire sia nella mia relazione introduttiva che nelle mie conclusioni: è stata una grande prova di democrazia, ma anche di grande crescita qualitativa della Uilm e della Uil.

Tutti gli interventi sono stati all’insegna del merito delle questioni, nonostante il tempo a nostra disposizione fosse limitato. Abbiamo dimostrato ancora una volta come mentre la politica si ferma per i cambi di poltrone, noi andiamo avanti e non smettiamo mai di fare la nostra parte per difendere i lavoratori e le famiglie.

Inoltre, dal Congresso in avanti la Uilm ha un inno tutto suo “Bandiera blu”. Chi ha partecipato ha potuto ascoltarlo e cantarlo. È un progetto a cui tengo particolarmente e cha ho tenuto in serbo per quasi tre anni, serviva l’occasione giusta per lanciarlo e credo che nessuna occasione sarebbe stata migliore di questa. Con l’inno tutti noi, oggi più che mai, possiamo riconoscerci sotto quella bandiera blu che accompagna tutte le nostre lotte!

Lunedì scorso abbiamo presentato a Roma la piattaforma per il rinnovo del CCSL per Stellantis, Iveco, CNHI e Ferrari in scadenza a fine anno. La richiesta è quella di incrementare all’inizio di ogni anno la paga base in modo da recuperare appieno l’inflazione dell’anno precedente e permettere ai lavoratori di recuperare potere d’acquisto.

L’assemblea dei 500 delegati riuniti a Roma ha approvato e valutato positivamente i contenuti della piattaforma, adesso partono le assemblee unitarie negli stabilimenti e entro la fine del mese è previsto l’incontro a Torino per la presentazione della piattaforma alla parte datoriale.

Ritengo importante in una fase cruciale come quella che stiamo attraversando, con la transizione ecologica che incombe, la crisi energetica, la guerra in Ucraina, affrontare insieme le sfide che ci attendono salvaguardando il settore dell’automotive che sarà certamente uno dei più esposti.

Lo abbiamo dimostrato anche con la ricerca sulla transizione ecologica che abbiamo presentato al nostro Congresso. Uno studio redatto dall’Ente non profit Està che ha messo alla luce proprio i risvolti occupazionali che questo cambiamento potrebbe provocare nel settore: si parla di 120mila posti di lavoro a rischio.

In questo numero affrontiamo anche il tema delle delocalizzazioni, nella rubrica dedicata ai territori parliamo di Wartsila. Ultima vertenza in ordine temporale. Dopo la decisione del Tribunale di Trieste sembra che l’azienda si sia posta con uno spirito diverso al tavolo del confronto. Staremo a vedere e ovviamente resteremo sempre vigili affinché venga tutelato il patrimonio triestino della multinazionale finlandese.

Mentre usciamo con questo numero di Fabbrica società siamo al Congresso della Uil, a Bologna. La nostra Confederazione ha scelto lo slogan “Più diritti, meno disuguaglianze”, uno slogan concreto che punta a mettere al centro delle nostre azioni proprio la concretezza che serve al nostro Paese per ripartire. E allora viva la Uilm, viva la Uil, viva tutti noi.

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