L’Editoriale

Cari lavoratori,

la scadenza del 14 ottobre stabilita dal governo come data ultima per potersi mettere in regola sul fronte del Green Pass per l’accesso ai luoghi di lavoro e dei locali al chiuso ha accentuato le manifestazioni di protesta contro questa misura e in particolare contro i tamponi a totale carico dei lavoratori.

Ovviamente questi episodi sono stati alimentati anche da un sentimento di paura generato dalle conseguenze della pandemia come l’aumento delle tariffe, una ripresa non uniforme, la perdita di posti di lavoro.

La situazione è degenerata il 9 ottobre, a meno di una settimana dall’obbligo, con diverse manifestazioni in particolare a Trieste, Milano e Roma. Sia a Milano che a Roma ci sono state anche azioni di violenza sfociate in attacchi alle forze dell’ordine e, a Roma, oltre a questo anche l’assalto alla sede della Cgil di cui parliamo in modo approfondito in un altro articolo.

Senza ombra di dubbio bisogna riconoscere che su temi importanti come quelli della democrazia, del lavoro e della partecipazione le organizzazioni sindacali confederali hanno dato ancora una volta prova di sensibilità e soprattutto di capacità di mobilitarsi senza tentennamenti.
In soli quattro giorni, la macchina organizzativa è riuscita a fare una grande manifestazione come non si vedeva da diversi anni ottenendo anche un consenso generalizzato da quasi tutte le forze politiche e dalle più alte cariche istituzionali.

È stata una manifestazione che rimarrà nella memoria di noi tutti, sperando che l’attacco del 9 rimanga comunque un episodio isolato.

Nei giorni scorsi abbiamo finalmente dato il via al percorso per il rinnovo del contratto di secondo livello in Fincantieri; siamo riusciti a ottenere l’incontro presso il ministero dello Sviluppo economico per Stellantis. Abbiamo convinto il Mise e il ministero del Lavoro a stabilire un tavolo permanente, per affrontare in tempo reale le difficoltà che vive l’unico produttore di auto in Italia fuso con il Gruppo francese. Stellantis per l’Italia rappresenta un pezzo del futuro industriale nella sfida della transizione ecologica.

Abbiamo registrato negativamente, se n’è parlato poco e questo ci dispiace, il dispositivo del pretore di Monza Brianza che ha rigettato il ricorso presentato da Fim Fiom Uilm sull’attività antisindacale messa in campo da Gianetti Ruote. Dobbiamo ricordare che 15 giorni prima, invece, il pretore di Firenze aveva accolto con favore il ricorso alla Gkn. Stessa dinamica, stessa circostanza, diverse sentenze.

Questa è la dimostrazione di quanto sia particolarmente pericoloso affidare alla giustizia la risoluzione di temi così importanti come il futuro lavorativo di migliaia di lavoratori. Noi continueremo a ritenere i lavoratori tutti uguali, senza distinzioni territoriali o numeriche, e a difenderli.

In una situazione così complicata abbiamo voluto anche essere presenti all’anniversario di Honda Italia nello stabilimento storico di Atessa. Mezzo secolo di Honda in Italia ci è sembrato un evento molto importante al quale abbiamo partecipato insieme al Segretario generale Uil.
Questo insediamento dimostra che non tutte le multinazionali sono uguali e che in Italia è possibile fare impresa rispettando il territorio e dando una risposta concreta dal punto di vista occupazionale.

L’integrazione tra due Paesi completamente diversi come Italia e Giappone è stata la vera scommessa che però continua a dare risultati importanti. Le due ruote prodotte nello stabilimento abruzzese vengono commercializzate in tutto il mondo.

Inoltre, sono continuati gli incontri anche per quanto riguarda la Whirlpool di Napoli, con alti e bassi. Non siamo ancora arrivati alla soluzione auspicata: la contrarietà ai licenziamenti e la continuità produttiva per tutti i lavoratori. È stato fissato un incontro per il prossimo 25 ottobre e una iniziativa di sciopero generale di tutto il Gruppo per il 29 ottobre, con manifestazione a Varese.

L’azione di governo è stata condizionata dall’esito dei ballottaggi, che ci auguriamo chiudano una fase di fibrillazione nell’Esecutivo, preso in ostaggio da un immobilismo durato almeno due mesi.

In questi giorni è stato presentato il documento che accompagna la Legge di Bilancio contenente temi che noi avremmo voluto discutere, ma che apprendiamo dalle varie audizioni del Premier Draghi. 

Si parla di modifiche alla legge sulle pensioni, di riforma degli ammortizzatori sociali, di reddito di cittadinanza, di una legge sul salario minimo. Temi che avrebbero bisogno di un coinvolgimento confederale e che purtroppo ancora una volta avviene solo a cose fatte.

Salutiamo positivamente l’idea della Uil di avviare una fase di coinvolgimento sul territorio con un tour itinerante nelle piazze principali d’Italia per coinvolgere i cittadini sul tema della Sicurezza e tantissimi altri temi sindacali.

Parteciperemo anche noi con le nostre strutture, con le nostre idee. Mai come in questo momento bisogna rivendicare con forza il diritto al lavoro dignitoso. Le organizzazioni devono essere garanti della prospettiva del Paese.

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