Il 25 maggio scorso si sono riuniti, in videoconferenza, i Coordinamenti Uilm di CnhI e Marelli.
CNHI: LO SPIN-OFF
Per quanto riguarda CnhI, è emersa la necessità di seguire con la massima attenzione le vicende dello spin-off e la esecuzione del piano industriale definito nell’accordo nazionale del marzo 2020, per garantire la piena tutela occupazionale, un futuro a tutti gli stabilimenti italiani e per chiedere percorsi di stabilizzazione per i lavoratori temporanei.
In molte fabbriche l’andamento produttivo si sta rivelando migliore del previsto, ma il prossimo futuro vedrà alcune realtà attraversare una fase complessa per il parziale cambiamento di prodotti.
CONFRONTO CON LA DIREZIONE
Il confronto con la Direzione aziendale dovrà però vertere anche su temi prettamente contrattuali quali il premio di efficienza, su cui la Uilm chiederà un monitoraggio a livello sia nazionale sia locale, e lo smart working che dovrà essere contrattualizzato, per offrire ai lavoratori coinvolti un quadro di maggiori certezze.
Infine, è emersa anche la necessità di rinnovare la richiesta al Governo di riconvocare un tavolo automotive allargato a CnhI, giacché le grandi trasformazioni della elettrificazione e della guida autonoma investono anche i veicoli commerciali. Altri Stati incentivano fortemente gli investimenti su questi settori strategici e l’Italia non può essere da meno se non vuole pagare un prezzo notevole sul lungo periodo.
MARELLI: SITUAZIONE DIFFICILE
Nel pomeriggio è stata la volta del Coordinamento Marelli. La Uilm ha espresso la propria preoccupazione per la difficile situazione che si sta attraversando in molti stabilimenti italiani. Tali difficoltà sono a volte dovute ai problemi di approvvigionamento e a volte alle fermate dei clienti finali, ma in alcuni casi si scontano anche scelte produttive che giudichiamo sbagliate o insufficienti.
Per questo la Uilm chiederà un confronto continuo e trasparente a livello di ciascuno stabilimento prima e nazionale infine e insisterà nel chiedere al Governo il reinsediamento del tavolo automotive, per sostenere quel salto tecnologico che, a causa di elettrificazione e guida autonoma, sta determinando una profondissima trasformazione del settore.
Quanto agli aspetti contrattuali, resta alta l’attenzione verso le misure anti covid, nonché la volontà di riesaminare la tematica dello smart working al termine dell’emergenza.
PERMESSI RETRIBUITI PER I VACCINATI
Qualche giorno dopo, il 27 maggio, Marelli ha informato che tutti gli operai e impiegati non in smart working e non professional potranno usufruire di un permesso retribuito cumulativo di massimo 4 ore, suddivisibile in due permessi di due ore per la prima e seconda dose, qualora lo stesso sia effettuato durante il proprio orario di lavoro. Dovrà essere prodotta la certificazione che attesta l’effettuazione del vaccino.
L’Azienda si è detta anche disponibile a recuperare le ore utilizzate (sempre entro la medesima quantità) prima del mese di maggio.
Naturalmente i professional e i lavoratori in smart working non avranno bisogno di tale permesso specifico poiché l’elasticità della loro prestazione permette loro di effettuare il vaccino senza richiedere apposito permesso. La Uilm ha apprezzato tale disponibilità aziendale.