L’Editoriale

Cari lavoratori,

l’uscita di questo numero di Fabbrica società coincide con un’emergenza inaspettata che tiene con il fiato sospeso il mondo intero e che, purtroppo, ha coinvolto direttamente l’Italia, che risulta tra le prime nazioni nel mondo, dopo la Cina, per numero di cittadini infettati dal nuovo Coronavirus.

La nostra nazione, inaspettatamente, ormai da diversi giorni è sottoposta a una prova inedita a memoria d’uomo. La parte del nostro Paese più coinvolta è stata il Nord, e nello specifico la Lombardia. Qui infatti c’è  stato il primo focolaio del virus, nella cittadina di Lodi.

Come era prevedibile, la rapida propagazione del contagio ha coinvolto anche Piemonte, Veneto ed Emilia-Romagna. A Roma una coppia di cinesi è stata per giorni ricoverata allo Spallanzani in terapia intensiva, qui c’è stata una pronta risposta della ricerca per isolare lo sconosciuto virus.

Man mano che sono passati i giorni, ci sono stati diversi focolai in altre regioni e province italiane.
Il panico, la paura, l’incertezza, l’approssimazione sono stati alcuni degli elementi che hanno caratterizzato il comportamento della politica e degli amministratori locali.

Al momento la situazione sembra sia sotto controllo. I danni che si sono creati sono immani: oltre ai quattordici morti e alle centinaia di persone infette, il Paese risulta letteralmente piegato su se stesso. Sono state sospese manifestazioni, convegni, attività importanti con un ingente danno sia dell’immagine del nostro Paese che della nostra economia. A questo proposito in queste ore si parla di recessione tecnica.

I nostri lavoratori stanno vivendo momenti di incertezza e preoccupazione. Abbiamo rinviato per qualche settimana gli incontri per il rinnovo contrattuale, abbiamo voluto mandare messaggi ai lavoratori e alle loro famiglie di attenersi alle disposizioni e indicazioni fornite dal Ministero della Salute e da parte degli Enti sanitari ed ospedalieri presenti sul territorio nazionale.

Continueremo a verificare, azienda per azienda, se tutte le norme di sicurezza e di protezione siano state applicate e rispettate. Dobbiamo evitare sicuramente l’effetto panico ma non possiamo sottovalutare il grave problema. Dobbiamo riprendere la normale attività salvaguardando la salute dei nostri lavoratori, degli operatori che quotidianamente sono presenti nei luoghi di lavoro per tutelare l’interesse di tutti i cittadini.

Le ultime settimane sono state piene di impegno e lavoro. Abbiamo svolto un importante riunione del Coordinamento nazionale di Leonardo per fare un’analisi, a valle dell’incontro con l’Amministratore delegato e sul percorso del rinnovo del contratto integrativo. Anche la conclusione di questo importante contratto di secondo livello ha subìto uno slittamento, poiché era previsto per il 3 marzo la firma alla presenza dell’Ad ma siamo convinti che nei prossimi giorni ci sarà la conclusione del negoziato e la firma.

Abbiamo raggiunto un importante accordo con l’azienda che prevede che tutti i lavoratori riceveranno nelle buste paga di questo mese 360 euro di una tantum legata al rinnovo del contratto di secondo livello per l’anno 2019. Gli altri elementi retributivi saranno inseriti dal mese successivo alla firma dell’accordo.

Abbiamo svolto un incontro plenario della trattativa per il rinnovo contrattuale del Ccnl Federmeccanica-Assistal. È stata l’occasione per fare il punto, dopo le riunioni delle Commissioni tecniche delle settimane precedenti tra le nostre delegazioni e quelle di Federmeccanica, oltre a cercare di accelerare la trattativa in corso. Avevamo anche stabilito un calendario di incontri ma, a fronte dell’emergenza Coronavirus, questo ha subìto slittamenti. Il prossimo incontro in sede plenaria è stato fissato per il 17 marzo anziché l’11.

Sarà preceduto da incontri di Commissioni tecniche e delegazioni ristrette.

Nonostante le restrizioni di mobilità legate a questa fase emergenziale, c’è stato un importante evento nello stabilimento Fca di Pomigliano d’Arco. È stato presentato l’investimento su un nuovo modello a marchio Alfa Romeo che, a fronte di un investimento di un miliardo di euro, vedrà la costruzione di una nuova piattaforma che sarà realizzato un modello di eccellenza con un ritorno sempre più presente del marchio Alfa Romeo.

Il Tonale sarà prodotto nel secondo semestre del 2021. È stata anche l’occasione per visitare l’eccellente stabilimento partenopeo con la produzione della nuova Panda ibrida. Siamo soddisfatti per aver deciso, nonostante la contrarietà di una parte dei metalmeccanici, di sottoscrivere un accordo dieci anni fa. Un accordo lungimirante non solo per Pomigliano ma per tutto il settore automotive.

Ci sarà inoltre un importante evento di Leonardo nel sito delle aerostrutture di Pomigliano per l’avvio di un lusinghiero progetto che coinvolgerà migliaia di giovani, legato all’innovazione e sviluppo tecnologico. Un’ottima occasione di incontro a cui parteciperanno anche rappresentanti del governo.

La situazione dell’Ilva continua a essere ancora indefinita. Entro fine febbraio gli avvocati si erano impegnati a concludere un accordo. Allo stato non siamo in grado di valutare i tempi e se ci saranno le condizioni per sottoscriverlo. Intanto il 6 marzo scadono i termini previsti dal Tribunale di Milano.
Noi continuiamo a esprimere giudizio negativo, sia nel merito che nel metodo, sull’eventuale accordo che verrà realizzato. Lo facciamo a ragion veduta, in base agli elementi trapelati dalla stampa.

Non mancheranno le nostre iniziative e prese di posizioni per evitare oltre il danno la beffa.

 

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