L’Editoriale

Cari lavoratori,

concludiamo questo numero di Fabbrica società prima della pausa estiva con una buona notizia: siamo riusciti dopo dodici anni a realizzare una piattaforma condivisa con Fim e Fiom per il rinnovo del contratto dei metalmeccanici di Federmeccanica-Assistal.
Dopo un lungo periodo di confronto in questi giorni siamo riusciti a centrare l’obiettivo. L’ipotesi di piattaforma parla molto di Uilm: la nostra richiesta di implementare i salari dell’8% è stata interamente recepita. È un grande risultato che premia l’impegno di tutti voi.
Come potrete verificare, l’ipotesi di piattaforma è composta da diversi punti: dalla formazione al diritto di studio, dalla riconferma del welfare integrativo alle norme più stringenti su ambiente, salute e sicurezza, dal mercato e orari del lavoro agli inquadramenti professionali. Questi sono solo alcuni titoli di una serie di punti che rappresentano la corposa piattaforma contrattuale. Inoltre, abbiamo concordato un percorso di consultazione molto impegnativo.

Il 3 settembre alle ore 14 abbiamo convocato presso la sede della Uil il nostro Consiglio nazionale e il giorno successivo si riuniranno presso la sala di via Frentani i tre consigli nazionali di Fim, Fiom e Uilm per la discussione e approvazione dell’ipotesi di piattaforma. Da quel momento in poi, durante i mesi di settembre e ottobre, ci saranno assemblee in tutti i luoghi di lavoro. Alla fine di questo percorso ci sarà un referendum da parte di tutti i lavoratori metalmeccanici per l’approvazione della piattaforma.

Dopo la votazione prevediamo di inviare la piattaforma a Federmeccanica e Assistal al fine di concordare la data per iniziare il confronto.
Siamo consapevoli delle difficoltà del momento e della grande crisi che imperversa sul nostro settore. Non sarà facile né sarà breve questa trattativa, ma siamo convinti di aver realizzato fin qui una buona piattaforma contrattuale e quindi faremo in modo che ci sia anche una buona conclusione.

Il primo agosto abbiamo siglato un capitolo importante del rinnovo contrattuale di Leonardo, quello sulle relazioni industriali. Non mi dilungherò sui contenuti, ma il dato importante è che abbiamo raggiunto questo risultato rispetto percorso avviato qualche mese fa. Infatti, dal 12 settembre si avvierà il confronto sui premi di risultato. Due eventi positivi prima della pausa feriale ci fanno ben sperare sulla ripresa autunnale.

Tuttavia, oltre alle notizie positive si aggiungono alcune situazioni di crisi aziendali che continuano a tenerci con il fiato sospeso. Purtroppo la situazione dell’Ilva sembra giunta al suo epilogo. In questi giorni si stanno susseguendo audizioni parlamentari. Il 31 luglio siamo stati ascoltati dalla X Commissione del Senato mentre il 6 settembre saremo a quella del Lavoro della camera dei Deputati.
Sembra un rituale inutile poiché i senatori, e molto probabilmente anche i deputati, non fanno altro che prendere atto di una situazione drammatica senza minimamente assumere impegni concreti per evitare la fermata dello stabilimento dell’Ilva.

Da pochi giorni il Tribunale di Taranto ha rigettato il ricorso promosso dai commissari straordinari di Ilva per dissequestrare l’altoforno Afo 2. Quindi è stata programmata la sua fermata in un periodo massimo di 120 giorni. A questa situazione si aggiungerebbe anche il sequestro di una parte degli impianti marittimi a causa della morte del giovane operaio caduto in mare insieme alla gru il 10 luglio scorso.
Una situazione appesantita dalle dichiarazioni rese dal Ceo di ArcelorMittal Geert Val Poolverde di chiudere l’Ilva il 6 settembre prossimo se il governo non ripristinerà la responsabilità penale abrogata dal Decreto Crescita approvato nel mese di giugno.

Le polemiche si susseguono e la situazione continua a rimanere nell’incertezza generale. È  veramente singolare vedere spegnersi uno dei stabilimenti siderurgici più importanti e grandi a livello europeo e un settore importante della nostra economia senza che ci sia una presa di posizione da parte del governo, delle istituzioni e della politica italiana.

Inoltre, siamo ancora con il fiato sospeso per quanto riguarda il destino dei lavoratori di Whirpool di Napoli.
La trattativa si è conclusa con un nulla di fatto. Ancora una volta la disponibilità economica messa dal governo, 17 milioni di euro, non è riuscita a far desistere l’azienda dalla sua scelta.
Noi continuiamo a sostenere che non ci sono alternative per il sito di Napoli all’attuale produzione di lavatrici. La trattativa riprenderà a settembre e speriamo che la pausa estiva possa portare migliori consigli.

Ho avuto modo di scrivervi una lettera di ringraziamento per quello che fate quotidianamente e per quello che continuerete a svolgere. Mi sembra doveroso in questo ultimo numero prima della pausa estiva rinnovare il ringraziamento a tutti voi, a tutti i militanti e alle vostre famiglie per il contributo che continuate a dare per la difesa dei diritti e dei valori.

Vorrei anche ringraziare tutti quelli che in questi mesi lavorano quotidianamente per continuare a far vivere Fabbrica società, questo stupendo strumento interattivo di informazione online. Ogni numero che pubblichiamo riscuote un grande consenso di tante migliaia di lettori.

Grazie al vostro contributo riusciamo a renderlo sempre più rispondente alle vostre necessità. Sospendiamo momentaneamente per alcune settimane, torneremo il 15 settembre.

Vi auguro di cuore buone vacanze e buon riposo a tutti.

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