L’Editoriale

Lo sciopero generale dei metalmeccanici organizzato da Fim Fiom e Uilm il 14 giugno scorso è stato senza dubbio l’appuntamento più importante degli ultimi decenni. In questi anni abbiamo collezionato purtroppo primati di divisioni all’interno della nostra categoria, per quanto ci riguarda sempre con il preciso intento di salvaguardare il futuro del contratto nazionale di lavoro (rinnovandolo) e per tutelare la produzione dell’auto in Italia (firmando il contratto con Fca). 

L’appuntamento del 14 giugno rappresentava per la nostra organizzazione un passaggio molto delicato, anche perché è coinciso con un momento particolare per il Paese: la crisi del sistema industriale, il nuovo governo, il crollo dei consumi, la costante crescita del debito pubblico.
Il rischio di strumentalizzazione sulla validità dello sciopero era palpabile e nonostante abbiamo intrapreso il percorso più difficile, alla fine è stato quello più efficace che ci ha ripagati dello sforzo messo in campo.

Realizzare tre grandi manifestazioni e, soprattutto, motivare i nostri delegati e lavoratori esclusivamente sui temi del lavoro non è stato semplice. Colgo l’occasione di questo numero di Fabbrica società per esprimere tutta la mia gratitudine e mandare un grazie speciale a tutti voi per l’impegno che avete dato per la piena riuscita dello sciopero. Dalle isole alle realtà più piccole fino a quelle più grandi la partecipazione è stata altissima. La Uilm ha dimostrato ancora una volta di non essere seconda a nessuno: i nostri colori, le nostre bandiere, i nostri cappellini hanno invaso pacificamente le piazze di Milano, Firenze e Napoli. 

La prova è quindi stata superata con successo. La nostra organizzazione, insieme a Fim e Fiom, è riuscita nel pieno intento di trasformare la nostra giornata di protesta in uno sciopero non contro qualcuno, ma a favore dello sviluppo, della ripresa industriale ed economica, della salvaguardia dei salari e dei diritti dei lavoratori. Da qui bisogna ripartire: il governo e Federmeccanica ne devono tener conto. 

In continuità con le nostre iniziative, parteciperemo convinti alla manifestazione di domani a Reggio Calabria, “Futuro al lavoro”, organizzata da Cgil Cisl e Uil. Siamo infatti convinti che senza la ripresa del Mezzogiorno non ci sarà alcun rilancio del Paese; l’appuntamento di Reggio Calabria è un’altra occasione per sollecitare governo e istituzioni a interessarsi ai temi del lavoro e dello sviluppo.

Nonostante gli innumerevoli impegni organizzativi, siamo sempre sul campo nella gestione di vertenze delicate. In modo particolare, negli ultimi giorni sono esplose con tutta la loro drammaticità quelle della Whirlpool di Napoli e dell’ex Ilva di Taranto. Giovedì 20 c’è stato un nuovo incontro sulla cassa integrazione richiesta da ArcelorMittal per motivi di mercato, finito con un nulla di fatto; mentre l’incontro Whirlpool previsto per venerdì 21, anche a fronte di nostre sollecitazioni per avere al tavolo gli americani, è stato rimandato al 25 giugno.

Il 27 giugno concluderemo con un’Assemblea nazionale a Roma l’impegnativo programma di incontri regionali iniziati a gennaio. Sarà ancora una volta l’occasione per fare un bilancio di questi primi sei mesi dell’anno e, soprattutto, per discutere insieme dei rinnovi contrattuali. Il consiglio elaborerà idee concrete per il prossimo rinnovo del CCNL con Federmeccanica. 

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