Tutte le strade portano in Cina

“Affermare che la Cina rappresenti un’opportunità appare ormai riduttivo: è una realtà che non bisogna temere ma che, al contrario, va accompagnata perché è questo stesso grande Paese a chiedercelo, riconoscendo così la nostra leadership nel comparto”. Lo ha detto da Shanghai l’amministratore delegato di Fincantieri, Giuseppe Bono, commentando la firma dei contratti che suggellano le intese annunciate nel febbraio 2017, relativi alla costruzione di due navi da crociera per CSSC Carnival Cruise Shipping Limited. Si tratta, ricorda una nota di Fincantieri, delle prime unità di questo genere mai realizzate in Cina per il mercato cinese. “Questo ulteriore traguardo – ha aggiunto Bono – rappresenta la miglior conferma che il presidio di un mercato strategico e ad alto potenziale come quello cinese procede con grande determinazione e all’unisono con due campioni come il Gruppo Carnival e CSSC, a riprova dell’enorme portata dell’operazione”.

IL PROGETTO DI FINCANTIERI
Il progetto, che ha un valore complessivo di circa 1,5 miliardi di dollari, escluse le opzioni per ulteriori 4 navi, sarà realizzato da Shanghai Waigaoqiao Shipbuilding Co., Ltd (SWS), controllata da China State Shipbuilding Corporation (CSSC). La joint venture fornirà in licenza a SWS la piattaforma tecnologica e una serie di servizi tecnici, tra i quali attività di project management, gestione della catena di fornitura e vendita di sistemi e componenti fondamentali della nave. La prima consegna è prevista per il 2023. “Il lancio della nostra joint venture in Cina è una pietra miliare per lo sviluppo di un’industria crocieristica forte e sostenibile nel Paese”, ha commentato l’ad di Carnival Corporation, Arnold Donald. “Siamo entusiasti di lanciare, insieme ai nostri partner, una nuova compagnia che conterà sia navi già in esercizio che nuove unità costruite in Cina su misura per i viaggiatori cinesi”.
Dal canto suo, Michael Thamm, Group CEO, Costa Group e Carnival Asia, ha aggiunto: “La nuova joint venture integra la nostra presenza nel mercato e rafforza il nostro impegno per aiutare la Cina a diventare un mercato crocieristico di riferimento”.
“Entrare nel settore delle crociere in collaborazione con Carnival Corporation e Fincantieri – ha detto infine Lei Fanpei, Chairman di CSSC – è una decisione strategica per CSSC. Attraverso la partnership con le principali aziende della scena internazionale – ha proseguito – costruiremo un’intera catena industriale, che va dalla progettazione alla costruzione di navi da crociera, compresa la supply chain”.

LEONARDO

Ma Fincantieri non è la sola a spingersi nel mercato cinese. Leonardo, ad esempio, ha annunciato che il suo distributore elicotteristico cinese Sino-US Intercontinental Helicopter Investment (Sino-US) ha firmato contratti per 15 elicotteri AW139. L’annuncio è stato effettuato in occasione del China International Import Expo di Shanghai alla presenza di Luigi Di Maio. Gli elicotteri saranno consegnati tra il 2019 e il 2021 e impiegati da Kingwing General Aviation (Kingwing) per compiti di elisoccorso in Cina.
Leonardo e Sino-US hanno inoltre annunciato la firma di un Accordo Quadro per rafforzare ulteriormente la partnership nel lungo periodo. Con tale accordo Sino-US vede confermato il proprio ruolo di distributore esclusivo in Cina per gli elicotteri per impieghi civili e commerciali di Leonardo, con un piano di acquisto e consegna di ulteriori 160 macchine, di vari modelli, nel periodo 2019-2023. L’accordo prevede, inoltre, la realizzazione in Cina di un centro di addestramento autorizzato e la creazione di un centro per la personalizzazione e installazione di equipaggiamenti di missione sugli elicotteri di Leonardo consegnati nel Paese. “Attraverso la firma di questi contratti e dell’accordo quadro – ha detto l’ad, Alessandro Profumo – Leonardo conferma la sua leadership nel settore elicotteristico in Cina. Un mercato in rapida espansione e altamente competitivo, dove i nostri prodotti allo stato dell’arte svolgono ogni giorno complesse operazioni di soccorso a sostegno della popolazione cinese”.
Gli elicotteri di Leonardo venduti in Cina ad oggi sono 185, di vari modelli e categorie, per un’ampia gamma di impieghi commerciali e di pubblica utilità.

ANSALDO ENERGIA
Anche Ansaldo Energia fornirà una turbina a gas alla centrale di Minhang nel distretto di Shanghai. Il contratto con Shanghai Electric Gas vale 60 milioni di euro e riguarda la fornitura della prima turbina a gas di classe H GT36. Il cliente finale del progetto della centrale da 800 megawatt di Minhang, Shanghai Electric Power, è la maggiore utility nel campo dell’energia nell’area di Shanghai e controllata da SPIC (State Power Investment Company), una delle cinque più grandi utility elettriche in Cina. Si conferma quindi la presenza di Ansaldo Energia in Cina, con un totale di contratti firmati per circa 30 Turbine a Gas e un corrispondente valore della produzione in Italia superiore a 400 milioni di euro. A presenziare all’intesa, sempre in occasione del primo China International Import Expo, c’erano il vicepremier Luigi Di Maio, il sindaco di Genova, Marco Bucci, il presidente di Cassa Depositi e Prestiti, Massimo Tononi, e il vicepresidente di Shanghai Electric Grup, Chen Ganjin. Inoltre, il presidente di Shanghai Electric Gas Turbine, Yuan Jianhua, e il ceo di Ansaldo Energia, Giuseppe Zampini.

2 comments

  1. Sono Marco e lavoro per Fincantieri nel settore progettuale, a Trieste. Da pochi giorni alcuni colleghi sono partiti in “missione” in Cina per portare in loco le competenze e le pratiche lavorative del Palazzo della Marineria, sede progettuale della Direzione Mercantile di Fincantieri. Ho avuto modo di parlare con questi colleghi e vi posso dire che tra le righe si sente l’orgoglio di essere dei tecnici Fincantieri e la volontà di portare il loro contributo a questa joint venture che, a mio modesto avviso, segna in maniera ancor più evidente le ambizioni, giuste, di un ruolo sovranazionale e mondiale della nostra Azienda. Colleghi che saranno per almeno due anni, con possibilità di un ulteriore anno, lontani da casa in un paese molto diverso dall’Italia. Alcuni porteranno i porpri familiari, anche i figli che avranno possibilità di istruzione in scuole internazionali, per sentirsi più “a casa” e in questo modo garantire la qualità del proprio lavoro.
    A questi miei colleghi auguro un in bocca al lupo, sicuro che sapranno portar alto il nome della nostra Fincantieri anche nel celeste impero. Quando il cielo tocca il mare.

  2. Grazie della testimonianza Marco, ci uniamo anche noi al tuo in bocca al lupo a tutti i colleghi che porteranno alto il nome di Fincantieri in Cina e ovunque nel mondo!

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